Rubano il drone che serve per salvare i cuccioli di capriolo, delusione per un'associazione di Cormons

Rubano il drone che serve per salvare i cuccioli di capriolo, delusione per un'associazione di Cormons

Il fatto

Rubano il drone che serve per salvare i cuccioli di capriolo, delusione per un'associazione di Cormons

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 08 Ago 2025
Copertina per Rubano il drone che serve per salvare i cuccioli di capriolo, delusione per un'associazione di Cormons

A farne le spese è stata l'Associazione Amatori Cavallo Lipizzano, dal 2022 con sede nella città del Collio. Furto per quasi 3mila euro.

Condividi
Tempo di lettura

Aveva uno scopo ben preciso, utile agli agricoltori, alla fauna locale e di interesse per l’intera società. Si tratta di un drone Unic in grado di rilevare, grazie ad alcuni sorvoli mirati, la presenza di piccoli animali, spesso cuccioli, che si nascondono nella radura e tra l’erba. Un sorvolo che può salvare la vita a cuccioli di capriolo, cinghiale e altri animali ed evitare agli agricoltori proprietari o responsabili dei campi di incorrere in danni anche ingenti ai macchinari causati dallo scontro con l’animale.

Incontri poco piacevoli, dovuti alla mancanza di visuale da parte dell’autista dei trattori, che possono risultare in una mutilazione grave dell’animale e, spesso, nella morte stessa. Nonostante vi siano contemporanei dispositivi già montati sulle attrezzature e in grado, tramite appositi sensori, di bloccare il macchinario, l’utilizzo congiunto di queste apparecchiature aeree può migliorare la situazione. «Bastano alcuni sorvoli, tempo un’ora, soprattutto di prima mattina, e la soluzione è già pronta», spiega Walter Fortuna, presidente dell’Associazione Amatori Cavallo Lipizzano Odv, realtà nata qualche anno fa nel Carso Triestino per valorizzare la particolare razza equina e ora con sede a Cormons, che si occupa della valorizzazione e del mantenimento della fauna selvatica grazie a questi progetti.

Ma uno spiacevole inconveniente è accaduto per il sodalizio: dopo aver acquistato, tramite appositi finanziamenti, un drone marca Unic, ed averlo spedito in un centro apposito – uno dei tre in Italia – ad Agropoli, lo stesso è stato oggetto di un furto. Una sparizione in un contesto poco chiaro: «La spedizione fino ad Agropoli è andata a buon fine tanto che il drone è stato oggetto di manutenzione regolare come richiesto. Una volta terminato il lavoro, la ditta incaricata era pronta per spedirlo nuovamente a casa».

Qui iniziano i problemi, con l’acquisto di una spedizione tramite il servizio online di Poste Italiane, postedeliveryweb, «con il quale alcuni tentativi vanno a vuoto. La terza volta ci riproviamo e un corriere si presenta dalla ditta ad Agropoli per ritirare il pacco. Ma solo mezz’ora dopo si presenta un nuovo corriere. Sia stato un disguido con due ordini e il pacco perso o un furto vero e proprio non è dato sapersi. Di fatto i due corrieri si sono presentati al punto di ritiro in orari diversi ma con la medesima lettera di vettura. «Noi abbiamo sporto denuncia ai carabinieri», prosegue Fortuna.

Ora la situazione proseguirà a livello legale. Il drone, del valore di mercato stimato a circa 3mila euro, era comunque assicurato. In ogni caso, il campo nel quale il sodalizio si è inserito è ancora in crescita. «Ci sono stati alcuni progetti ma non qualcosa di sistematico. «È un’idea nuova a livello regionale – ribadisce Walter Fortuna – e il Collio è il punto perfetto dal quale iniziare, sia per la conformazione che per la biodiversità. Il drone, purtroppo, soprattutto durante il periodo Covid con il suo utilizzo per i controlli, è ancora mal visto e dà un senso di controllo e violazione della privacy. Invece può e deve essere utilizzato anche per questi progetti, dalla prevenzione incendi fino all’aiuto della fauna per arrivare alle calamità naturali».

L’attuale sperimentazione dell’Associazione Amatori Cavallo Lipizzano Odv avviene tramite fondi pubblici e privati ed è incentrata sul capriolo. «È necessario che chi lo fa utilizzi attrezzature adeguate e ci vuole una scelta politica forte e non di poco conto». Il capriolo ha una popolazione in diminuzione «a causa dell’aumento degli ungulati e cervi ma anche perché spesso i cuccioli si trovano in campi che vengono falciati con l’alto rischio di essere falciati essi stessi». Se in questo momento il sodalizio ha quattro operatori attivi, ora l’attività è ferma senza il drone. «Un atto vile, anche perché chi l’ha rubato non saprebbe e non potrebbe usarlo» non solo per la necessità di un patentino ma perché il transponder si collegherebbe subito con Enac, rivelandone la posizione. «Ora siamo con le mani legate», conclude Fortuna. Non resta che sperare nella giustizia e in un pizzico di fortuna, con la effe minuscola.  

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione

×