Ronchi, sono 27 le realtà assistite dalla Caritas San Lorenzo. Monsignor Sudoso: «Sinergie fondamentali»

Ronchi, sono 27 le realtà assistite dalla Caritas San Lorenzo. Monsignor Sudoso: «Sinergie fondamentali»

IL BILANCIO

Ronchi, sono 27 le realtà assistite dalla Caritas San Lorenzo. Monsignor Sudoso: «Sinergie fondamentali»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 30 Dic 2025
Copertina per Ronchi, sono 27 le realtà assistite dalla Caritas San Lorenzo. Monsignor Sudoso: «Sinergie fondamentali»

Sono 19 i casi italiani assistiti e 5 quelli di origine straniera. Affrontati 6 casi urgenti con il Comune. Continuano i tesseramenti per l’Emporio della Solidarietà.

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Fare un bilancio dell’attività della Caritas San Lorenzo di Ronchi dei Legionari rappresenta un momento di riflessione e di trasparenza sul lavoro svolto nel corso dell’anno a favore delle persone e delle famiglie che vivono situazioni di difficoltà. Attraverso l’impegno costante delle volontarie, il sostegno della comunità e di vari altri soggetti, è stato possibile intercettare bisogni diversi e offrire risposte concrete, mettendo al centro l’ascolto, la dignità della persona e la collaborazione con i servizi del territorio. I dati del 2025 restituiscono il quadro di un’attività intensa e continuativa, che testimonia non solo numeri e interventi, ma soprattutto relazioni, prossimità e attenzione verso le fragilità presenti in città. Si tratta di dati che – come sempre – vanno contestualizzati e interpretati.

Nel corso dell’anno sono state 27 le realtà assistite dal punto di vista economico, attraverso interventi di sostegno che hanno riguardato il pagamento di affitti, utenze, mense scolastiche e trasporto scolastico, oltre all’acquisto di medicine, al pagamento dei libri scolastici e dei ticket sanitari. Di queste realtà, 19 sono italiane, suddivise tra 10 persone sole e 9 nuclei familiari composti da 2 a 4 componenti. A queste si aggiungono 5 realtà di origine straniera, con nuclei familiari dai 3 ai 7 componenti, e 3 realtà “miste”, formate da famiglie con 4-6 persone.

Rilevante il fatto che – almeno per quel che si presenta nella realtà ronchese – le persone straniere hanno probabilmente più lavoro degli italiani. Questo “in barba” a molte narrazioni troppo generalizzanti e fuorvianti.

Particolare attenzione è stata riservata ai casi urgenti, che sono stati 6, affrontati su richiesta e in collaborazione con gli assistenti sociali comunali, a conferma di un lavoro di rete sempre più necessario per rispondere alle situazioni di maggiore fragilità.

Per quanto riguarda l’Emporio della Solidarietà, sono state 36 le tessere emesse per consentire l’accesso al servizio. Di queste, 7 sono nuove, mentre 3 sono state rinnovate a distanza di tre anni, segno di un sostegno che nel tempo riesce a intercettare bisogni che cambiano e si rinnovano.

«Va rilevato che esistono alcune situazioni di persone che non vogliono o non riescono a rientrare nella disponibilità dei servizi sociali pubblici» commenta il parroco monsignor Ignazio Sudoso il quale pone in evidenza anche sulla crescita della tendenza a chiedere direttamente denaro più che generi di prima necessità. Un aiuto che – sia chiaro, spesso non viene negato – però non educa correttamente chi è nel bisogno.

Costante anche la richiesta di vestiario, che si è mantenuta su una media compresa tra 15 e 20 richieste alla settimana, evidenziando come il bisogno di beni essenziali resti una componente significativa dell’attività di aiuto.

Secondo quanto riferisce ancora il parroco, è necessario che le situazioni di marginalità che non riescono a rientrare nei canali istituzionali “preposti”, trovino conforto e riferimento in una più forte sinergia tra Comune e Caritas.

In occasione del Santo Natale, le volontarie del Centro di Ascolto di via San Lorenzo hanno infine voluto condividere un messaggio di augurio e riconoscenza: «Il Natale è condivisione, amore e incontro. Porgendo a tutti i nostri più cari auguri di buon Natale e sereno 2026, ringraziamo i benefattori piccoli e grandi che ci offrono il loro prezioso sostegno. In maniera particolare esprimiamo la nostra gratitudine al Gruppo Spontaneo Uliu Bisiac, al Circolo Acli, al Nuovo Bar Acli, al Gruppo Uncinettine di Ronchi, alla signora Paola Andreos del Mercatino Solidale e alla Cooperativa Città Solidale».

È evidentemente un ringraziamento che nasce dal lavoro quotidiano e silenzioso delle volontarie del Gruppo Caritas San Lorenzo, impegnate nel sostenere persone e famiglie in difficoltà, con attenzione, ascolto e spirito di comunità. 

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