Ronchi, le opposizioni al sindaco Benvenuto: «Città senza ufficio postale, ormai un anno di disservizi e rinvii»

Chiesto al sindaco un intervento urgente per ottenere risposte da Poste Italiane.

È trascorso ormai un anno dalla chiusura degli uffici postali di Ronchi dei Legionari e, nonostante le ripetute segnalazioni e promesse di riapertura, la situazione è restata invariata. I cittadini continuano a fare i conti con disagi quotidiani, costretti a recarsi nei comuni limitrofi per svolgere operazioni essenziali come il pagamento delle bollette, il ritiro delle pensioni o l’invio di raccomandate.

La mancanza di un presidio postale sul territorio pesa in modo particolare sugli anziani e sulle persone con disabilità, che spesso non dispongono di mezzi propri per raggiungere le località più vicine. La chiusura, inizialmente annunciata come temporanea, si è trasformata in un disservizio protratto nel tempo, alimentando la frustrazione della popolazione e il malcontento generale.

Di fronte a questa situazione, i consiglieri comunali di opposizione – Massimo Di Bert, Sara Bragato, Vincenzo Borgia, Paola Conte, Alessandra Marocco e Livio Vecchiet – hanno deciso di intervenire pubblicamente, chiedendo al sindaco Mauro Benvenuto di attivarsi con urgenza nei confronti di Poste Italiane per ottenere una data certa di riapertura degli uffici.

Nel caso in cui i lavori dovessero protrarsi oltre il mese di novembre, gli esponenti della minoranza chiedono inoltre che venga garantito un presidio provvisorio sul territorio comunale, così da restituire almeno in parte ai cittadini un servizio fondamentale per la vita quotidiana.

«Non è più tollerabile che un’intera comunità resti senza un punto postale per un periodo tanto lungo – dichiarano i consiglieri – è necessario che l’amministrazione comunale si faccia portavoce delle esigenze dei cittadini e pretenda risposte concrete».

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