Ronchi, maltrattamento e frode al nido privato: il Comune si costituisce parte civile

Ronchi, maltrattamento e frode al nido privato: il Comune si costituisce parte civile

IL PROCEDIMENTO PENALE

Ronchi, maltrattamento e frode al nido privato: il Comune si costituisce parte civile

Di REDAZIONE • Pubblicato il 18 Nov 2025
Copertina per Ronchi, maltrattamento e frode al nido privato: il Comune si costituisce parte civile

Il sindaco Benvenuto, «un dovere tutelare la collettività e l’Ente». I tre imputati compariranno davanti al Gip-Gup del Tribunale di Gorizia il prossimo 10 dicembre.

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La vicenda, venuta allo scoperto nel luglio del 2024, aveva fatto scalpore nella comunità. Anche incredulità, sgomento e rabbia non sono mancati. Dopo delle lunghe e delicate indagini, una maestra di un asilo nido privato di Ronchi dei Legionari, era stata arrestata con l’accusa di maltrattamenti e di frode. La donna, ma anche i responsabili della struttura, compariranno davanti al Gip-Gup del Tribunale di Gorizia, in funzione di giudice monocratico, il prossimo 10 dicembre. L’amministrazione comunale, individuata quale parte offesa, ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento penale.

«Questa scelta – sottolinea il sindaco, Mauro Benvenuto - nasce dal nostro preciso dovere e dal diritto di tutelare fino in fondo l’Ente e la collettività che rappresentiamo. Costituirci parte civile, infatti, significa esercitare un diritto previsto dalla legge, ma è anche un atto di responsabilità verso la comunità. Vogliamo garantire che, qualora venissero accertate condotte dannose, il Comune possa ottenere il ristoro dei danni subiti, anche sotto il profilo dell’immagine istituzionale. Ribadiamo piena fiducia nell’operato dell’autorità giudiziaria e confermiamo l’impegno dell’amministrazione comunale per la massima trasparenza e la tutela dell’interesse pubblico».

I fatti

Nel luglio del 2024 i Carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità di Udine, coadiuvati in fase esecutiva dai militari del comando provinciale, avevano dato esecuzione ad una misura cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di una persona. La decisione è stata emessa dal Gip del Tribunale di Gorizia su richiesta della Procura della Repubblica. L’indagine, avviata dal Nas qualche mese prima, era nata da alcune segnalazioni di maltrattamenti subiti dai bambini ospiti di un asilo nido privato e di frodi ai danni di più enti pubblici convenzionati con lo stesso. Le successive attività investigative svolte dai militari dell’Arma, anche con l’ausilio di varie modalità tecniche, avevano permesso di documentare numerosi episodi di maltrattamenti ai danni dei bambini, di un’età compresa tra uno e tre anni. Accanto a ciò, l’attività di indagine aveva permesso di appurare l’entità della frode commessa ai danni degli enti pubblici, perpetrata facendo figurare la fornitura di pasti in quantità superiore rispetto a quelli realmente somministrati ai bambini.

Nella delibera emanata dal Servizio Affari Giuridici dell’Ente, si sottolinea come sussista la possibilità per il Comune di costituirsi parte civile. Ciò, come detto, al fine di intraprendere un’iniziativa idonea a ottenere il risarcimento, almeno parziale, dei danni patrimoniali e non patrimoniali, ivi incluso il danno all’immagine. Nel documento si sottolinea anche come i fatti oggetto di contestazione presentino profili di particolare gravità, anche per le modalità esecutive e per le condotte poste in essere in concorso tra più persone, con offesa ai beni giuridici, dell’integrità psico-fisica e la dignità della persona e della correttezza e lealtà nell’esecuzione dei contratti pubblici. Il sindaco Benvenuto è stato autorizzato alla sottoscrizione della procura speciale al legale che sarà individuato con successivo provvedimento dirigenziale, sia ai fini della costituzione di parte civile, sia per effettuare l’eventuale richiesta di citazione del responsabile civile.

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