Ronchi, in 300 al corteo giunto alla Leonardo per chiedere la liberazione della Palestina e lo stop alle armi

Ronchi, in 300 al corteo giunto alla Leonardo per chiedere la liberazione della Palestina e lo stop alle armi

LA MANIFESTAZIONE

Ronchi, in 300 al corteo giunto alla Leonardo per chiedere la liberazione della Palestina e lo stop alle armi

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 13 Set 2025
Copertina per Ronchi, in 300 al corteo giunto alla Leonardo per chiedere la liberazione della Palestina e lo stop alle armi

Manifestazione pacifica promossa dal comitato “Contro l’industria delle armi, dalla parte del popolo palestinese”. Tanti gli appelli e le richieste di pace.

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Nella tarda mattinata di oggi, sabato 13 settembre, da piazza dell’Unità d’Italia a Ronchi, è partito il corteo per dire no alla fornitura di armi italiane nei Paesi devastati dalla guerra. L’iniziativa, è stata proposta dal comitato “Contro l’industria delle armi, dalla parte del popolo palestinese”.

I manifestanti, almeno 300 persone, hanno percorso le vie del centro cittadino fino a raggiungere l’area attigua allo Stabilimento della Leonardo nella zona industriale di Soleschiano dove sono arrivati poco prima delle ore 13. In linea generale, l’iniziativa è stata pacifica e i tratti interessati dalla manifestazione sono stati presidiati dalle Forze dell’Ordine. Un unico momento di tensione – interrottosi in breve - è stato registrato durante l’avvicinamento di alcuni attivisti ai nuclei antisommossa di Polizia e Carabinieri che sorvegliavano la zona dove ha sede l’azienda.

Quanto sta accadendo in Palestina e in altri teatri di guerra ha spinto il collettivo a mobilitarsi puntando il dito contro armamenti come il Falco Xplorer e il Mirach 40, realizzati proprio a Ronchi dei Legionari. Sono considerati «sistemi di assassinio mimetizzato». Gli attivisti hanno chiesto la liberazione della Palestina al grido di «resistenza vincerà». Si è levato un appello volto a richiedere l’interruzione dei comportamenti disumanizzanti che puntano all’annientamento del popolo palestinese. «Basta sangue su Gaza» è stato un altro grido pronunciato dagli aderenti al Collettivo. E ancora il messaggio comparso su uno striscione: «Leonardo Spa produce morte! Sabotiamo la guerra». Rispetto all’analoga iniziativa di due anni fa le presenze sono notevolmente aumentate. Oltre a quelle locali, corposa è stata la partecipazione di persone provenienti da Venezia e Udine. Dopo aver sostato nei pressi di Leonardo, i manifestanti hanno fatto rientro in piazza Unità dove sono continuati interventi e appelli.

Buona la risposta organizzativa da parte della Polizia Locale che assieme alle altre autorità ha gestito il transito del corteo. Dalle 10 fino al termine della manifestazione, è stato istituito il divieto di transito veicolare su via dei Raparoni, eccetto residenti, frontisti e clienti dell’azienda agricola “Flavio Tomasin”. Il divieto è stato esteso, per motivi di ordine pubblico, a tutte le categorie durante il transito del corteo. Le interdizioni hanno riguardato le intersezioni con via Mazzini, via delle Loare, via dell’Aeroporto, via delle Roche e via Turati.

Foto di P.G.M

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