LA MANIFESTAZIONE
Romans d’Isonzo si prepara alla 192esima Fiera di Santa Elisabetta, pronte giostre e bancarelle
Dal 13 al 17 novembre il paese si veste a festa per la storica kermesse asburgica. In programma musica, sport, mercatini e l’attesissimo concorso del ‘Tacchino gigante’. L’assessore Tortolo, «Una comunità che si unisce per valorizzare il territorio».
Dal 13 al 17 novembre Romans d’Isonzo si vestirà a festa per accogliere la 192esima edizione della Fiera di Santa Elisabetta, meglio conosciuta come la Sagra dal dindiat, uno degli appuntamenti popolari più antichi e sentiti dell’Alto Isontino. L’arrivo dello stand di frittelle e dolciumi in piazza Giovanni Candussi ha già dato il via ai preparativi per una manifestazione che, anche quest’anno, promette di richiamare un grande pubblico da tutta la regione e oltre.
La fiera, organizzata dal Comune e dalla Pro Loco in collaborazione con le numerose associazioni del territorio, unirà momenti di festa e convivialità a iniziative culturali, sportive e musicali. Oltre alle giostre e ai mercatini, il programma proporrà una serie di eventi che raccontano l’anima di una comunità profondamente legata alle proprie tradizioni e alle sue radici contadine.
Il momento più atteso sarà quello di domenica 16 novembre, giornata centrale della manifestazione, quando davanti alla chiesa parrocchiale verrà ricordata la concessione imperiale del 1834 con cui Francesco I d’Austria autorizzò gli abitanti di Romans a tenere due fiere annuali. A seguire, spazio al celebre concorso del Tacchino gigante, simbolo della festa e orgoglio del paese, che in passato ha persino guadagnato un posto nel libro dei Guinness dei primati grazie all’esemplare di 32,4 chili presentato nel 2008 da Alberto Scapicchio. Lo scorso anno il titolo è andato all’allevatore locale Renato Cecotti con un tacchino di 25,8 chili, ma la sfida è già aperta per chi proverà a superare quel record storico.
Anche il mondo della scuola avrà un ruolo da protagonista. Gli studenti delle medie saranno coinvolti nella realizzazione del tradizionale Piatto ricordo in ceramica, giunto alla trentottesima edizione, mentre i bambini delle elementari porteranno in fiera i loro piccoli animali da cortile per la mostra “L’animale più bello”, uno degli appuntamenti più affettuosi e partecipati.
Come da tradizione, la Fiera di Santa Elisabetta sarà anche un’occasione per valorizzare le peculiarità gastronomiche locali. Nei ristoranti e nelle osterie del paese non mancheranno i piatti a base di tacchino e le ricette della tradizione contadina, mentre le vie del centro accoglieranno mostre d’artigianato, esposizioni artistiche ed esibizioni musicali e sportive.
«E’ una grande soddisfazione vedere che in questo periodo il paese è particolarmente vivace grazie alla preziosa collaborazione fornita dalle associazioni locali ed in particolare dalla Pro Loco - ha commentato l'assessore alla Cultura di Romans d'Isonzo Alessia Tortolo - ma anche dalle attività commerciali sempre più presenti con iniziative a tema, in particolare i locali che ripropongono menù con pietanze tipiche della tradizione e legate alla nostra terra».
«In questi giorni - conclude - è proprio la Comunità che si riunisce con la volontà di portare avanti la tradizione e di promuovere il territorio con tutte le sue offerte che spaziano dal buon cibo alle numerose attività culturali e sportive che il nostro paese è in grado di offrire a tutti coloro che vorranno farci visita».
Con quasi due secoli di storia alle spalle, la Fiera di Santa Elisabetta continua a essere molto più di una semplice sagra: è il momento in cui Romans d’Isonzo si ritrova, si riconosce e rinnova ogni anno un legame profondo con la propria identità.
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