Riapre la chiesa di Santa Maria in Monte. A Fogliano festa il 15 novembre

Riapre la chiesa di Santa Maria in Monte. A Fogliano festa il 15 novembre

CINQUE SECOLI DI STORIA

Riapre la chiesa di Santa Maria in Monte. A Fogliano festa il 15 novembre

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 13 Nov 2025
Copertina per Riapre la chiesa di Santa Maria in Monte. A Fogliano festa il 15 novembre

Dopo mesi di lavori tra restauro e rifacimento degli impianti, l’edificio riapre le porte con un concerto dedicato alla Madonna.

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La storica chiesa cinquecentesca di Santa Maria in Monte a Fogliano si appresta a riaprire le proprie porte alla comunità in occasione di un evento celebrativo che segna la conclusione di un lungo e accurato restauro degli affreschi e delle strutture interne. La cerimonia si terrà sabato 15 novembre alle 20.30 e prevede un concerto inaugurale aperto a tutti, offerto dalla BCC Venezia Giulia, con la partecipazione del maestro Manuel Tomadin alle tastiere e del soprano Giulia Della Peruta.

La chiesetta fu eretta nel 1521 per volontà del capitano Teodorico Trivulzio da Borgomanero (o secondo alcune fonti «Teodoro del Borgo di Longonica») ed è caratterizzata da una volumetria a pianta rettangolare (navata) affiancata da presbiterio e abside poligonale. La data del 1521 compare in epigrafe sulla porta d’ingresso. L’edificio sorgeva al centro di una cinta muraria a forma di stella, parte della linea difensiva veneziana eretta in questo territorio. All’interno conserva una serie di affreschi di grande pregio: i primi risalgono al 1526, con tre pannelli nella parte inferiore dell’abside raffiguranti santi, la Madonna con il Bambino e apostoli. Una seconda fase decorativa, datata 1572, è attribuita all’artista friulano Giacomo Secante, che operò nell’arco santo e nella navata con raffigurazioni di sante, della Madonna col Bambino, della Crocifissione e della Salita al Calvario.

Il parroco don Giorgio Longo – che ha seguito personalmente i mesi di intervento – esprime «alte speranze che l’intera comunità possa sentire orgoglio e bellezza nell’aver conservato intatta la prima chiesa del paese». Grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e al contributo delle restauratrici coordinate da Paola Venuti, è stato possibile riportare alla luce decorazioni e fregi originari, oltre a ricostruire elementi che nel corso del tempo erano andati perduti. Durante il concerto sarà inoltre possibile visitare le due piccole sacrestie che, dopo quattro secoli, sono tornate alla loro composizione originaria, con fregi e decorazioni riaffiorati. Al termine, i presenti potranno apprezzare anche il nuovo impianto di illuminazione progettato per far risaltare di sera la nitidezza dei colori e delle varie sezioni degli affreschi.

Il concerto – dedicato alle più celebri Ave Maria composte per la Madonna – offrirà uno sfondo musicale suggestivo alla chiesa, che in passato – com’è testimoniato – fu coinvolta nei rifacimenti e ricostruzioni successive, in particolare dopo i danni subiti durante la Grande Guerra. La facciata a timpano, semplice e misurata, nasconde la ricchezza pittorica degli interni e la tensione storica del luogo: costruita su una fortezza veneziana, è mancante della torre campanaria che non fu ricostruita dopo la distruzione bellica del 1915.

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