L'ESPOSIZIONE
Tra Ravenna e Capodistria arriva la mostra ‘La Pietra di Aurisina’: un viaggio tra architettura, arte e storia dal Carso al mondo
L’inaugurazione nella città romagnola l’8 novembre, il 15 a Palazzo Gravisi-Buttorai a Capodistria. Sezioni dedicate alla storia delle Cave, all’architettura di Trieste e Lubiana, a scalpellini e aziende del marmo.
È pronta ad aprire al pubblico, nella prima delle sue due tappe gemelle tra Italia e Slovenia, la mostra “La Pietra di Aurisina, del Carso e dell’Istria, in Italia e nel mondo”. Si inaugurerà infatti domani, sabato 8 novembre, a Palazzo Rasponi di Ravenna, dove resterà visitabile fino al 23 novembre; seguita, a una settimana di distanza, dall’apertura a Capodistria a Palazzo Gravisi-Buttorai (15-30 novembre).
La mostra, ideata da Massimo Romita e promossa dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis in collaborazione con il comune di Capodistria, propone un itinerario unico dove arte, architettura, artigianato e territorio si incontrano per raccontare un’identità comune che attraversa confini e secoli attraverso l’elemento della pietra carsica.
La storia delle cave di Aurisina, delle aziende e delle maestranze a esse legate è raccontata da oltre 500 fotografie, suddivise in pannelli e diorami. Una sezione è dedicata alla saga di Gustav Tönnies, imprenditore svedese-austro-ungarico che nel XIX secolo contribuì alla rinascita architettonica di Lubiana; anche le immagini, firmate da Milanka Jakopič, Edo Šega, Miran Kambič, Museo Revoltella e Marmor Sežana d.d., compongono un connubio tra arte e industria.
Dalla capitale slovena, il percorso si sposta poi a Trieste attraverso l’obiettivo di Lorenzo Parenzan, che immortala i palazzi storici del capoluogo realizzati in pietra di Aurisina con uno sguardo che fonde poesia e architettura. Non manca infine una sezione per illustrare le architetture italiane e mondiali realizzate con il marmo carsico, fra cui il celebre Mausoleo di Teodorico a Ravenna e diversi palazzi tra Vienna, Budapest, Sydney e le città statunitensi.
A corollario, una preziosa esposizione dei modellini di palazzi realizzati in pietra del compianto Umberto Radivo, che con le sole mani riprodusse fedelmente i palazzi di Trieste e dell’Istria. Chiude infine il percorso un’ampia sezione dedicata alle aziende del marmo e agli scalpellini, veri custodi del sapere lapideo: Cava Romana, Gramar Marmi, Caharija, Zenith Natural Stones, Cortese e Figli, Zidaric Marmi, Andrea Mervic, Tecnomarmi, Marmor Sežana, Marmi Repen.
La presentazione dell’esposizione alla stampa è prevista mercoledì 12 novembre alle ore 11 a Capodistria, sempre a Palazzo Gravisi-Buttorai. All’incontro seguirà una degustazione di vini affinati in pietra: una sperimentazione che unisce ricerca e tradizione nel cuore del Carso, ancora una volta nel segno del cuore roccioso dell’altipiano.
Foto duinobookfestivaldelibro.blogspot.com
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione
Occhiello
Notizia 2 sezione

















