La Privata Cosolo a Fogliano in demolizione, al suo posto un giardino coi tre tigli storici

La Privata Cosolo a Fogliano in demolizione, al suo posto un giardino coi tre tigli storici

I lavori

La Privata Cosolo a Fogliano in demolizione, al suo posto un giardino coi tre tigli storici

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 14 Mag 2025
Copertina per La Privata Cosolo a Fogliano in demolizione, al suo posto un giardino coi tre tigli storici

L'Ente ha ricevuto un contributo per salvaguardare le alberature. Salvato lo storico portale ma sarà distrutto il murales esterno. Domani, 15 maggio, prevista la chiusura di via Bersaglieri.

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Dopo l’acquisto da parte del Comune di Fogliano, a novembre 2023, della storica Privata Vinzi o Privata Cosolo, con un atto inizialmente mirato alla salvaguardia del bene storico, ora le notizie per il futuro del manufatto sono meno confortanti. Accurate analisi hanno portato alla decisione da parte dell’amministrazione comunale di procedere con una demolizione “selettiva”, vale a dire a piccoli lotti per evitare che l’edificio possa collassare su se stesso durante le operazioni.

Una scelta che, come spiega l’assessore ai lavori pubblici, Daniele Dreossi, «è stata necessaria. Stiamo proseguendo con fondi propri dell’ente salvaguardando quanto possibile». Nei giorni scorsi è stato asportato manualmente lo storico ingresso in pietra mentre altro materiale è stato depositato poco lontano all’interno del giardino. «Sono pietre che non hanno alcun valore», spiega ancora Dreossi.

La muratura non è né stabile né in salute e ora, per procedere, la ditta, la Str di Fiumicello, già nota in paese per aver proceduto con la demolizione del sovrappasso ferroviario Redipuglia-Cormons, deve attendere un’operazione dell’Enel per rimuovere un cavo elettrico che si appoggia proprio sull’edificio. Il materiale di risulta, invece, è già stato diviso nella zona verde. Sono salvi, invece, i tre tigli storici che sono stati iscritti nel registro regionale come “notevoli” e per la cui salvaguardia la Regione ha stanziato 48mila 450 euro.

Nel frattempo, domani, 15 maggio, via Bersaglieri sarà chiusa nel primo tratto dalle 8 alle 12 per consentire la demolizione dell’edificio adiacente l’ex privata. La demolizione delle varie strutture, invece, costerà all’ente 22mila euro.

«C’è poco da salvare – dichiara laconico Dreossi – e dopo l’intervento Enel procederemo dal tetto scendendo, cercando di non far collassare la struttura su se stessa. Per questi interventi sarà necessario chiudere per un tratto una delle due corsie di via San Michele».

Non è stato trovato amianto, e questo rassicura gli amministratori, ma le tempistiche per il completamento dell’operazione non ci sono ancora. Sul futuro il sindaco, Cristiana Pisano, fa sapere di voler realizzare, nella stessa area, una piccolo parco pubblico recuperando il pietrame di scarto e anche lo storico portale, «che potrebbe fungere da uno dei tre ingressi, mentre gli altri due vorrei fossero verso il parcheggio e verso il murales che, per la poca stabilità del muro, dovrà essere ugualmente demolito».

In questo momento la direzione lavori è affidata all’architetto Beatrice Pecoraro il cui studio si trova a Monfalcone e che, per l’Ente, ha già seguito le tre nuove piazze come direzione lavori. «Non costruiremo nulla – così Pisano – ma una zona verde che valorizzerà i tre storici tigli. Chiaramente con un po’ di arredo urbano».

L’edificio era stato acquistato a fine 2023 con un accordo tra Comune e proprietà per 28mila euro. Va ricordato che nel 2004 il consiglio comunale si era diviso per il Piano particolareggiato d'iniziativa privata per il recupero dello stabile di piazza Roma. Un piano che prevedeva l’obbligo di seguire le caratteristiche architettoniche originarie di uno degli stabili più datati del paese e sul quale la proprietà voleva lottizzare l’area per ricavare circa una quindicina di appartamenti. Sul progetto si era schierato contrariamente il consigliere di minoranza, Antonio Calligaris, poi divenuto sindaco e oggi consigliere regionale. Dieci anni più tardi l’edificio fu transennato ed è dal 2014, appunto, che attende nuova vita che non vedrà mai.

La struttura è di inizio Ottocento ed è stata luogo di ritrovo per tanti anni. La famiglia Cosolo, va ricordato, ha dato alla comunità di Fogliano Redipuglia cinque tra sindaci e podestà, oltre il lavoro e la sicurezza per molte famiglie e non saranno mai dimenticati nella storia del paese. Esso ha ospitato, dal 1871 e fin al 1971, l’osteria gestita dalla famiglia Vinzi. Dopo tale data vi trovò posto una “privata”, dove venivano venduti i prodotti agricoli della stessa famiglia Cosolo, in modo particolare il vino.

Nel locale, conosciuto dalla comunità come “Osteria da Vinzi”, nel 1955, ricordava lo storico Sergio Vittori, venne installato il primo televisore a Fogliano. Un evento che fece sì che l’osteria divenne ben presto un punto di aggregazione per tutta la cittadinanza, che si recava per assistere ai primi programmi televisivi e sportivi. Sempre negli stessi anni, nel cortile piantumato con numerosi tigli, scorreva la “roia”, la roggia cittadina, utilizzata anche per mantenere il vino e le bibite al fresco quando ancora i frigoriferi erano una chimera. Agli inizi degli anni Sessanta la “roia” scomparve dell’abitato di Fogliano, in quanto, purtroppo, essa fu canalizzata attraverso delle condotte sotterranee. 

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