A Villa Vicentini Miniussi di Ronchi
Presentato “Connessioni culturali”: il territorio e la sua storia raccontati sui social dai volontari del Servizio Civile del CCM

Un progetto che intreccia formazione, creatività e memoria collettiva. Il presidente Iannis: «Un format multidisciplinare».
Si chiama “Connessioni culturali” il progetto di comunicazione sperimentale coordinato dal Consorzio Culturale del Monfalconese che ha visto come protagonisti i ragazzi e le ragazze del Servizio Civile Solidale. Il percorso e i risultati sono stati presentati a Villa Vicentini Miniussi a Ronchi dei Legionari, alla presenza dei vertici del CCM - il presidente Davide Iannis e il direttore, Roberto Del Grande – e dei rappresentanti di alcuni Comuni che partecipano all’iniziativa: il sindaco di Ronchi, Mauro Benvenuto, Flavia Moimas, vicesindaco di San Canzian d'Isonzo e Chiara Aglialoro, assessore alla Cultura di Sagrado. Hanno preso parte all’incontro anche i volontari e le volontarie del Servizio Civile Solidale - Gioel Miola, Ester Josephine Weeks, Diana Hajosevic, Emilio Baldassini, Laura Benvenuto e Silvia Milocco - assieme al coordinatore del gruppo di lavoro, Joshua Cesa. L’attività di comunicazione e promozione culturale “Connessioni culturali” organizzata a Villa Vicentini Miniussi dal CCM ha permesso ai sei ragazzi e ragazze di entrare in contatto diretto con il patrimonio culturale del territorio, dalla scoperta di luoghi significativi per la storia e la memoria alla collaborazione con il personale e gli uffici del CCM, fino all’esplorazione degli estesi archivi del Consorzio Culturale del Monfalconese.
Da questo incontro è nato un progetto di comunicazione dal forte carattere sperimentale che consiste nella realizzazione di una serie di reel per i social che raccontano episodi, persone e luoghi utilizzando un linguaggio pensato specificamente per le giovani generazioni. L'importanza del percorso, che persegue le finalità formative e di coinvolgimento in prima persona del Servizio Civile, sta nella capacità dei partecipanti – tutti ragazze e ragazzi tra i 16 e i 17 anni – di aver sviluppato un prodotto vero e proprio, che mostra il valore di un patrimonio ricco e alla base delle identità delle persone e dei luoghi. I reel realizzati dai ragazzi saranno pubblicati sui social del CCM Ecomuseo Territori nei prossimi mesi. Durante i due mesi di attività, i partecipanti del Servizio Civile Solidale hanno seguito una serie di percorsi di formazione specifici, anche tecnici, che li hanno supportati nell'elaborazione e nella concreta realizzazione delle idee, lasciando grande autonomia e favorendo il lavoro di gruppo.
«Ciò che vediamo è stato per intero ideato e realizzato dai giovani che hanno scelto di partecipare al Servizio civile solidale: dalla sceneggiatura al montaggio, dai disegni dei personaggi fino al doppiaggio – commenta Davide Iannis, presidente del CCM –abbiamo creduto nell'attivazione di questo percorso sperimentale, con l'idea di metterci anzitutto in ascolto». «Sappiamo che il nostro territorio, con la sua geografia e la sua storia, ha moltissimo da raccontare, ma cosa cattura l'attenzione di un adolescente? Con quali mezzi entra in contatto con questo patrimonio? E con quali linguaggi? Penso che il percorso di quest'anno del Servizio civile abbia provato a rispondere a queste domande e, guardando anche più in là, abbia anche elaborato un format che racchiude molti elementi interessanti» conclude Iannis. Il Servizio civile solidale proposto dal CCM ha ricevuto ben 63 domande di partecipazione, a fronte di 22 posti disponibili in totale, dei quali 18 incentrati su progetti estivi da 240 ore da svolgere a luglio e agosto, e quattro su progetti annuali da 360 ore da svolgere in 12 mesi, da inizio luglio 2025 a fine giugno 2026. Si tratta di un'opportunità di volontariato per giovani residenti in Friuli Venezia Giulia che abbiano compiuto 16 anni e non superato i 17 anni al momento della scadenza del bando.
«Un progetto come questo è una chiara dimostrazione che le Istituzioni del Friuli Venezia Giulia vogliono ascoltare e coinvolgere concretamente i giovani nella vita delle nostre comunità – sottolinea il consigliere regionale Antonio Calligaris – si tratta di una prospettiva nuova di impegno per i ragazzi. Così si offre loro la possibilità di esprimersi attraverso progetti concreti. In questo senso il lavoro svolto dal Consorzio Culturale del Monfalconese e dai Comuni che hanno aderito alle iniziative merita un grande apprezzamento: in pochi mesi quello che è partito come un percorso sperimentale ha dato frutti visibili a tutti». Nell’ambito del Servizio Civile Solidale il CCM ha attivato progetti anche in altri Comuni: “GenerAzioni in biblioteca” a Romans d’Isonzo e a San Canzian d’Isonzo sono quelli di durata annuale. Inoltre, accanto alla proposta “Connessioni culturali”, nell’estate 2025 l’attività “Biblioteca dinamica” si è tenuta a Ronchi, a Turriaco e a Villesse, mentre “Tra libri e idee”, a Romans d’Isonzo e a Fogliano Redipuglia, ha coinvolto i centri estivi. Infine, a Grado, la Biblioteca civica “Falco Marin” ha proposto “Estate da leggere”.
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