Portorosega, Moretti: «I giochi di potere del centrodestra sono inaccettabili»

Portorosega, Moretti: «I giochi di potere del centrodestra sono inaccettabili»

L’OSSERVAZIONE

Portorosega, Moretti: «I giochi di potere del centrodestra sono inaccettabili»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 31 Lug 2025
Copertina per Portorosega, Moretti: «I giochi di potere del centrodestra sono inaccettabili»

Il capogruppo del Pd in Regione denuncia lo stallo sulla governance e le criticità che gravano sui lavoratori, «investimenti fermi e sicurezza a rischio, la Regione non può restare in silenzio».

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«Gli importanti investimenti annunciati per il porto di Monfalcone che premiano la bontà della scelta di puntare sull'aggregazione Trieste-Monfalcone risalente al 2016, resa possibile dalla Riforma dei Porti varata dagli allora Governi di centrosinistra insediati a Palazzo Chigi e in Regione, sono certamente positivi. Peccato che su questo, pesino i tempi lunghi per la loro realizzazione, e pesi enormemente la lotta di potere nel centrodestra, ormai non più sostenibile». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti commentando la notizia sui lavori alle infrastrutture del porto di Monfalcone.

Tempi lunghi, continua l'esponente dem, che «si sommano a una situazione della governance dell'Autorità portuale, dopo le dimissioni del presidente Gurrieri, in assoluto stallo». Moretti definisce poi «allucinante» la vicenda riguardante il segretario generale dello scalo, Torbianelli «prima nominato e poi giubilato per ordine per ordine di Fratelli d’Italia, in una riunione svoltasi alla presenza di un Fedriga silente e complice». Per il dem, il presidente della Regione «continua a stare zitto, salvo per esternare scontate dichiarazioni di principio».

«È chiaro che se i tempi per la designazione e la votazione da parte della Commissione parlamentare sulla proposta del nuovo presidente dell'Autorità saranno di almeno due mesi, stando anche alle dichiarazioni del sottosegretario Rixi – continua Moretti - la vicenda, allora, si dilata ulteriormente. Ma la situazione non può attendere, perché le scelte strategiche non possono attendere. La situazione a Portorosega è sempre più difficile, in primis per chi ci lavora: i gridi di allarme del sindacato sulla carenza del personale, ritmi di lavoro altissimi, turni intensi, mezzi e macchinari in alcuni casi vetusti, rischi quotidiani per la sicurezza degli operatori a causa di mancati interventi manutentivi, sono oramai una costante che non può più starci».

«Ecco perché - conclude il capogruppo dem - la lotta di potere all'interno del centrodestra sul Porto di Trieste e Monfalcone non può essere accettata in silenzio. Se anche Cisint arriva a dire che tale situazione di stallo non può andare oltre, evidentemente la misura è colma. Il Porto è di tutto il territorio, e i lavoratori e gli operatori non meritano questo trattamento».

«Il sindaco Fasan inviti subito a Monfalcone il commissario straordinario Liguori. Anche se pare rimarrà per un tempo limitato, può dare un input forte ai lavori ormai non più rinviabili di efficientamento energetico, elettrificazione delle banchine e soprattutto della nuova infrastruttura ferroviaria retroportuale» a chiederlo è la consigliera comunale e vicesegretaria regionale del Pd Fvg Lucia Giurissa.

«Nonostante i molti annunci degli ultimi cinque anni – segnala Giurissa - la gara per la banchina è ancora al palo e i 40 milioni stanziati non risolveranno prima del 2027 i problemi sostanziali che pesano come macigni sulle spalle dei lavoratori. I limitati ormeggi e i carichi di lavoro esponenzialmente più rilevanti rispetto a cinque anni fa non sono sostenibili nel medio periodo e – aggiunge la vicesegretaria dem - le inevitabili soste in rada così prolungate sono uno smacco per chi investe sul nostro territorio».

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