Porti, Serracchiani interroga il Ministero su Cisint nel Comitato di gestione. L’eurodeputata: «Pretestuosa, mi impegno per la crescita»

Porti, Serracchiani interroga il Ministero su Cisint nel Comitato di gestione. L’eurodeputata: «Pretestuosa, mi impegno per la crescita»

LE REAZIONI

Porti, Serracchiani interroga il Ministero su Cisint nel Comitato di gestione. L’eurodeputata: «Pretestuosa, mi impegno per la crescita»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 05 Ago 2025
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L’ex sindaco si pone a difesa degli interessi italiani in sede europea. Critico anche il dem Moretti: «Cisint in cerca di scontro, non di risultati».

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Continua il botta e risposta politico sul futuro della gestione dei porti di Trieste e Monfalcone. La deputata del Pd Debora Serracchiani presenta un’interrogazione al Ministero dei Trasporti che mette in discussione la presenta dell’eurodeputata della Lega, Anna Maria Cisint alle riunioni del comitato di gestione. «L’europarlamentare Cisint non chiarisce i dubbi sulla correttezza della sua partecipazione al Comitato di Gestione del porto di Trieste-Monfalcone, e in specie a una riunione delicata come quella dello scorso 29 luglio in cui il Commissario straordinario si dimetteva. Qui non c’è nulla di personale e dunque ho depositato un’interrogazione al Ministro dei Trasporti, per aiutare a sgombrare ogni dubbio e confidando nel prevalere dei ruoli istituzionali. È una questione di regole» afferma la deputata dem replicando all’ex sindaco.

Inoltre, per quanto riguarda la riforma Delrio, Serracchiani intende precisare che «Monfalcone non avrebbe avuto futuro senza l’ingresso nel Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale istituito con la riforma del 2016. Proprio in quell’anno il sindaco di Monfalcone ha iniziato a far parte del Comitato portuale di Trieste». Pronta la risposta di Cisint che ribatte: «L’onorevole Serracchiani, sollevando una polemica pretestuosa riguardo la mia partecipazione ai momenti e alle sedi decisionali delle strategie portuali, dimostra di essere preoccupata non tanto della crescita di questo comparto, quanto di chi si sta impegnando costantemente nella difesa degli interessi del territorio. I porti del Friuli Venezia Giulia in questi anni hanno visto crescere il proprio ruolo e sono stati oggetto di un rilevante piano di investimenti logistici e infrastrutturali per il loro sviluppo».

Cisint richiama quindi «un impegno di sistema» attraverso il quale, già da sindaco, ha contribuito a «sbloccare annose questioni come il piano regolatore portuale e l’escavo, sia partecipando alle scelte strategiche dell’autorità che hanno rilanciato i traffici portuali». «Ignorando questi risultati e le prospettive che si stanno creando – riprende l’europarlamentare - l’onorevole Serracchiani alimenta una inaccettabile battaglia di carattere puramente personale per cercare di limitare la mia azione, dopo che, quando era presidente della Regione, aveva avallato la riforma dei porti del ministro Del Rio che escludeva il sindaco di Monfalcone dalla partecipazione all’autorità di Sistema, con il solo risultato di rafforzare la mia volontà di impegno anche nel mio ruolo di europarlamentare».

«A Bruxelles si decidono scelte importanti per i nostri porti e i traffici marittimi e come membro della Commissione Trasporti sono impegnata a difendere gli interessi della nostra portualità penalizzata da misure come l’ETS e a fare in modo che progetti strategici come il Corridoio IMEC non restino bloccati a memorandum e dichiarazioni di principio. Per questo dico a Serracchiani che continuerò a dare tutto il mio contributo alla crescita dei porti di Trieste e Monfalcone e nello stesso tempo a difendere i nostri interessi a livello europeo». Sul tema interviene anche il consigliere comunale di minoranza e capogruppo del Pd in Regione, Diego Moretti. «Cisint dimostra ancora una volta di essere attenta più agli scontri politici che ai risultati – afferma - Se vuole che il suo lavoro a Bruxelles sia utile per la portualità italiana, si impegni a tempo pieno. Se il suo problema è partecipare al Comitato esecutivo dell'Autorità di Trieste e Monfalcone, allora avrà sicuramente tempo per inutili polemiche».

«Non faccia la vittima ed eviti polemiche inutili – ancora Moretti - se voleva continuare a fare il sindaco di nome e di fatto, poteva evitare di candidarsi per Bruxelles. Adesso che di fatto svolge il ruolo di sindaca “ombra” dell'attuale primo cittadino, ci risparmi le solite lezioncine da maestrina dalla penna rossa». Quanto alla «gratuita e reiterata polemica» sul decreto Delrio del 2016 -che secondo Moretti ha permesso il rilancio dei Porti Trieste e Monfalcone sotto la guida del duo D'Agostino-Sommariva, il consigliere aggiunge: «Se nei tre anni di governo, tra il 2018 e il 2022, nei quali la Lega aveva la responsabilità della politica portuale, ai tempi dei Governi Conte 1 e Draghi - e la norma non è stata cambiata, allora non era un problema della Delrio: la questione era molto più complessa». «Se ne faccia una ragione: se e quando la norma cambierà per tutta Italia, con l'inserimento a pieno titolo di Monfalcone nell'Adsp, sarà sanato un vulnus, che anche noi come Pd facemmo subito notare e ricordo le battaglie condotte dall'onorevole Brandolin. Diversamente, è solo gratuita polemica» conclude il dem.

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