Il Playback Theatre di La Fa Bu arriva a Staranzano, così storie ed emozioni del pubblico diventano performance

Il Playback Theatre di La Fa Bu arriva a Staranzano, così storie ed emozioni del pubblico diventano performance

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Il Playback Theatre di La Fa Bu arriva a Staranzano, così storie ed emozioni del pubblico diventano performance

Di Federico De Giovannini • Pubblicato il 13 Dic 2025
Copertina per Il Playback Theatre di La Fa Bu arriva a Staranzano, così storie ed emozioni del pubblico diventano performance

Lo spettacolo arriva sabato 20 dicembre alla sala Delbianco e si concentra sul tema del viaggio. L’iniziativa fa parte del progetto di teatro di comunità ‘Un viaggio tra emozioni e memoria storica’.

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Uno spettacolo non propriamente canonico, dove invece di assistere a un copione messo in scena dagli attori è proprio il pubblico a fornire loro le storie su cui va a costruirsi la performance. Si può introdurre così il Playback Theatre, una formula teatrale particolare che Staranzano conoscerà sabato 20 dicembre grazie alla Compagnia La Fa Bù.

L’appuntamento è alle ore 18.30 alla Sala Delbianco di via Fratelli Zambon e rientra nel calendario di oltre quaranta eventi natalizi organizzato nel comune bisiaco. In scena vi saranno quattro/cinque attori, affiancati da un “conduttore” e da un musicista – ma, come anticipato, il vero protagonista della performance sarà il pubblico. A spiegare meglio cosa accadrà sono Monica Falcomer e Andrea Neami, membri storici e fondatori di La Fa Bù, compagnia teatrale con sede a Trieste ma attiva a più riprese da 23 anni anche a Staranzano fra laboratori invernali rivolti a bimbi e ragazzi, centri estivi, spettacoli nelle realtà territoriali e attività nelle scuole.

«Abbiamo cominciato a lavorare sul playback theatre da quasi nove anni collaborando con varie altre associazioni» raccontano i due attori. Si tratta di un «teatro di comunità che mira a creare rete tra le persone e restituire storie»: storie che è il pubblico stesso a raccontare per primo, partecipando attivamente. Con l’agevolazione del conduttore, infatti, chi se la sente “rompe il ghiaccio” e condivide per primo un aneddoto, un’emozione o un ricordo che gli attori in scena, accompagnati dalla musica improvvisata live, trasformeranno in performance «secondo strutture e forme teatrali e poetiche che è il conduttore stesso a scegliere», suscitando risposte emotive o simili ricordi negli altri spettatori in una reazione a catena.

Ogni singolo spettacolo si basa su un tema specifico; il 20 dicembre, a Staranzano, il filo conduttore sarà quello del viaggio: viaggi nella propria interiorità o in luoghi da sogno, epici oppure disastrosi, il primo viaggio da soli o un viaggio in famiglia. Ogni storia è ben accetta e verrà accolta e rappresentata in scena «senza alcun tipo di giudizio», specificano Falcomer e Neami. Attualmente, compongono la compagnia - oltre a Monica Falcomer e Andrea Neami - gli attori Isabella Peghin (nel ruolo di conduttrice), Massimo Serli, Federico, Lilia De Mattia, Claudia Spagnuolo e Bruno Rosset. Si deve a Peghin, che oltre a conduttrice è pure regista dello spettacolo, l'introduzione di questo genere teatrale in regione. 

Una formula che crea dunque senso di comunità unendo le persone attraverso le loro sensazioni ed esperienze e che, da poco, è protagonista di un più ampio progetto finanziato attraverso due bandi della Regione Friuli Venezia Giulia. “Playback Theatre: Un viaggio tra emozioni e memoria storica” è realizzato da La Fa Bù in collaborazione con la compagnia Playback Theater Fvg ed opera in tre diversi contesti – scuole e mondo adolescenziale, strutture per anziani e vita pubblica – con la missione di creare rete sociale tra le persone attraverso il potenziale inclusivo dell’arte e della narrazione.

I primi due contesti rientrano in un laboratorio intergenerazionale già sperimentato a Trieste negli anni scorsi; questa volta saranno coinvolti gli studenti dell’istituto superiore “Sandrinelli” e gli ospiti delle strutture di Casa Gregoretti e Casa Bartoli, con l’obiettivo di guidarli entrambi verso l’ascolto, lo sviluppo e la riscoperta della propria espressività; adolescenti e anziani si incontreranno infine, raccogliendo i primi i ricordi e i vissuti dei secondi e condividendo le esperienze; il tutto culminerà in uno spettacolo di Playback Theatre a maggio 2026.

La produzione non solo di spettacoli, ma anche di conferenze aperte e seminari è il terzo obiettivo di “Un viaggio tra emozioni e memoria storica”. Rispetto all’ambito triestino, La Fa Bù e Playback Theatre Fvg proporranno eventi anche nelle province di Gorizia e Udine, andando sempre alla ricerca di fil rouge specifici su cui dare vita a situazioni di condivisione e sviluppo di comunità. 

Foto Facebook Playback Theatre Fvg

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