Le storie
Perde il nonno nella sua 'Notte prima degli esami' e gli dedica il 100 e lode. Le storie dei dodici centini del Duca degli Abruzzi

Lo scientifico fa incetta di 'bravissimi' e guadagna una dozzina di massimi voti tra cui quattro lodi. Ora la scelta per il futuro, tra chi continuerà nel mondo scientifico e chi cambierà totalmente strada.
C’è chi la notte prima degli esami la passa spensierato a festeggiare e chi ripete ancora per non perdere alcuna nozione. I momenti che antecedono la prima prova dell’esame di Maturità, in un misto ormai tra tradizione e spirito da rito di iniziazione, sono passati alla storia tra le parole di Venditti e i racconti che, tra classi di nascita diverse, fanno capire come questo momento nel corso degli anni sia cambiato. C’è chi, infine, per le oscure leggi che muovono il ‘sol e l’altre stelle’, perde una persona cara. Come Valentino Wenzlich, uno dei dodici centini del Liceo Scientifico Duca degli Abruzzi di Gorizia, che proprio in quella notte ha perso il nonno: a lui, in special modo, il futuro studente di intelligenza artificiale o ingegneria industriale – non ha ancora definitivamente preso una decisione – dedica l’ottimo risultato, quel 100 e lode per il quale «sono sicuro ne sarebbe stato felice».
Wenzlich è una delle quattro lodi assieme a Nina Tomasi, Giorgia Visin e Clarissa Interbartolo: assieme loro otto che hanno raggiunto i 100/100 alla Maturità 2025, ovvero Maya Del Negro, Enrico Deiana, Giulia Tomasi, Chiara Lipanje, Savario Zalateu, Arianna Bugna, Veronica Gatti ed Edith Tercic.
«È andata molto bene, sono felice», prosegue Wenzlich. «Sono contento perché l’ho vissuta con leggerezza e senza ansie, anche grazie alla mia famiglia che non ha mai preteso nulla. Questo clima mi ha aiutato molto». L’ambiente sereno è stato anche quello della classe: «Siamo cresciuti insieme, ci siamo sempre sostenuti e questo spirito ci ha aiutati anche alla Maturità, quasi con leggerezza». Poi la dedica, che arriva quasi in punta di piedi: «Vorrei aggiungere una persona, mio nonno, che è venuto a mancare proprio nella mia notte prima degli esami. Mi ha visto crescere e sono sicuro che sarebbe stato felice di questo risultato».
Tra le lodi spicca anche Nina Tomasi, reduce da un anno all’estero in Missouri durante la quarta superiore: «Un’esperienza che mi ha fatta crescere e che ho voluto inserire anche nel tema, ho scelto la traccia sul rispetto perché mi permetteva di portare il discorso dove volevo». Proseguirà con Scienze internazionali e diplomatiche a Gorizia, «non tanto per diventare diplomatica, quanto per le possibilità che offre: viaggiare e conoscere il mondo. Lo sentivo il percorso più mio, e anche il fatto di averlo vicino è una fortuna». La dedica è alla famiglia, in particolare a genitori e nonni: «Ho avuto tanti insegnanti in famiglia e questo mi ha aiutata a vedere la scuola anche dall’altra parte».
Il 100 era inaspettato per Edith Tercic che ammette di non essersi aspettata il risultato pieno. «L’idea del cento è arrivata solo dopo gli scritti», racconta. «Al biennio avevo qualche dubbio, ma col tempo mi sono convinta: sono contenta della scelta fatta, delle persone che ho conosciuto». Ora la aspetta Trieste, con Chimica e tecnologie farmaceutiche. La dedica è alla famiglia, genitori, sorelle e amici.
Maya Del Negro, invece, punta dritta a ingegneria dei materiali, per voler poi proseguire con biomedica, sempre a Trieste: «La prima prova è andata meglio del previsto, anche matematica è filata liscia. Il liceo scientifico era la scuola giusta per me». Il pensiero va soprattutto a se stessa: «Per una volta, dedico questo traguardo a me, per l’impegno che ci ho messo».
Anche Giulia Tomasi è rimasta sorpresa dal proprio risultato: «Scritto perfetto, orale tranquillo, mi è capitata un’immagine collegabile ad Averroè e Fromm, molti spunti di filosofia e storia. Forse andrò a lettere, tra Udine e Trieste». Anche lei dedica il risultato a se stessa, «ma sono tante le persone che hanno gioito con me».
Arianna Bugna, che ora studierà ingegneria gestionale a Udine, ricorda un mese di giugno impegnativo, ma affrontato con equilibrio. «La prima prova mi ha messo più in difficoltà nella scelta della traccia, ma il resto è andato bene. Sono contenta di aver soddisfatto la mia famiglia», racconta. Anche Enrico Deiana non ha vissuto male l’esame, se non per un po’ d’ansia all’orale: «Gli scritti sono andati molto bene, mi hanno dato sicurezza. Lo scientifico completo è stata una scelta vincente, perché prepara in generale». Ora continuerà a Trieste con ingegneria industriale mentre la dedica va ai compagni: «Una classe molto unita e bella, soprattutto alla fine».
Per Veronica Gatti, che si iscriverà a Padova a Psicologia del lavoro, giugno è stato il momento più impegnativo: «Quando sono iniziati gli scritti è arrivata anche un po’ d’ansia, ma poi fila tutto. La mia famiglia mi ha lasciato lo spazio per studiare al meglio, ma lo dedico anche a me stessa: ce l’ho messa tutta». Anche Chiara Lipanje, da sempre decisa sul liceo, proseguir gli studi a Padova, ma in Fisica. «Sono contenta di aver confermato col tempo entrambe le scelte. Gli scritti e l’orale sono andati molto bene». Il pensiero va ai genitori, «più sicuri di me che ce l’avrei fatta».
Clarissa Interbartolo, che ha già superato la selezione per la Bocconi e studierà economia e finanza in inglese, vede nel suo risultato «una ricompensa per tutti gli sforzi». Ancora da chiarire la strada precisa per il proprio futuro, ma non esclude il mondo bancario. La dedica è per genitori e fratelli: «Mi hanno sempre supportata in questi anni».
Saverio Zalateu ha capito solo col tempo che la filosofia era la sua strada, e a Venezia troverà il proprio percorso. «Mi sono concentrato molto sulla seconda prova, ho fatto anche lezioni private. All’inizio sembrava troppo, poi ho trovato il mio equilibrio. Il Gattopardo mi ha messo a mio agio. Lo scientifico mi ha dato una visione ampia», ribadisce soddisfatto. Nessuna dedica in particolare: «Il risultato è importante, ma non fondamentale».
Infine, Giorgia Visin, pronta per ingegneria biomedica a Trieste: «È stato un bel traguardo dopo cinque anni. Tema e seconda prova di matematica sono andati bene e sono soddisfatta della scelta fatta. Il risultato? Lo dedico agli sforzi di questi anni e alla mia classe».
In foto i centini del Duca degli Abruzzi. In ordine da sinistra a destra: nella prima fila Edith Tercic, Saverio Zalateu, Maya Del Negro e Giorgia Visin; nella seconda fila Clarissa Interbartolo, Chiara Lipanje, Veronica Gatti ed Enrico Deiana; nella terza fila Valentino Wenzlich, Arianna Burgna, Giulia Tomasi e Nina Tomasi.
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