Otto giovani artisti espongono a Gorizia, dopo Go! 2025 un nuovo fulcro per l'arte contemporanea racconta la transizione ecologica

Otto giovani artisti espongono a Gorizia, dopo Go! 2025 un nuovo fulcro per l'arte contemporanea racconta la transizione ecologica

IL PROGETTO

Otto giovani artisti espongono a Gorizia, dopo Go! 2025 un nuovo fulcro per l'arte contemporanea racconta la transizione ecologica

Di REDAZIONE • Pubblicato il 12 Dic 2025
Copertina per Otto giovani artisti espongono a Gorizia, dopo Go! 2025 un nuovo fulcro per l'arte contemporanea racconta la transizione ecologica

La residenza artistica è stata curata da QuiAltrove assieme all’Accademia di Belle Arti. La mostra collettiva in via Rastello 91 fino al 18 gennaio. Vetrofanie e poster portano le opere nelle vie del centro.

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Sono stati presentati oggi venerdì 12 dicembre gli esiti della residenza artistica Open Academy 2025, curata dall’associazione goriziana QuiAltrove assieme all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Sono stati otto i giovani artisti e creativi provenienti dall'Accademia e dal territorio regionale ad avervi partecipato, dando vita a una campagna di sensibilizzazione artistica sui temi della sostenibilità ambientale e della rigenerazione.

L’esito è una mostra collettiva con le tavole originali allestita nella sede di The Circle in via Rastello 91 ma allo stesso tempo diffusa: alcune delle opere sono visibili nelle vetrine della via in formato vetrofania, altre nelle altre principali vie centrali del centro di Gorizia grazie all’affissione tabellare di grandi poster; infine, a promuoverla virtualmente i canali social di QuiAltrove e degli altri partner dell’iniziativa.

Sono stati Simona Lazzaroni, Giulia Sarpedo, Martina Vittoria Ragozzino, Sonia Cumerlato, Marta Mancuso, Francesca Guerrini, Lucia Floreani e Andrea Patrizio gli otto giovani artisti riuniti a Gorizia dalla Open Academy e invitati ad interrogare il ruolo dell’arte nella transizione ecologica. Tre sono stati i momenti del progetto: la residenza-laboratorio immersiva e condivisa, la fase di produzione e infine la “disseminazione” delle opere nei vari luoghi di Gorizia con la collaborazione di enti, realtà commerciali, istituzioni e cittadini.

La mostra collettiva al 91 di via Rastello sarà visitabile fino al 18 gennaio dal martedì al giovedì, nella fascia oraria 16-18. A completare la campagna è stato realizzato anche il volume “Da qui”, che raccoglie tutte le storie illustrate, accompagnato da merchandising dedicato per diffondere ulteriormente i messaggi del progetto. Il linguaggio scelto dagli artisti è poetico ma diretto, accessibile a tutti. Ogni storia nasce da un’immagine del presente – la plastica nei mari, gli incendi boschivi, lo spreco d’acqua, l’inquinamento visivo e acustico nelle città – e si chiude con un invito, ricordando che la trasformazione comincia sempre da un gesto, un pensiero, una narrazione che tutti possono compiere.

Nel corso della presentazione stampa, cui hanno preso parte Riccardo Caldura (Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia), Luigi Di Marco (membro della Segreteria generale ASviS) e Fabiana Corami (Senior Researcher del CNR – Istituto di Scienze Polari), è intervenuto anche l’assessore alla cultura del Comune di Gorizia Fabrizio Oreti; il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia con delega alla Cultura Mario Anzil ha invece inviato un intervento scritto per sottolineare il valore pubblico e strategico dell’iniziativa.

Durante l’evento è stata infine presentata la Carta d’Intenti “ARTE_Infrastruttura immateriale per il futuro”, un documento aperto alla sottoscrizione di chi riconosce all’arte un ruolo pubblico e trasformativo che invita istituzioni, comunità, imprese, artisti e ricercatori a generare insieme nuove possibilità, trasformando il patrimonio culturale di Gorizia e del territorio transfrontaliero in una piattaforma permanente di collaborazione e immaginazione. 

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