L'emergenza aviaria
Moria di cigni tra Grado e Lignano, interviene il Corpo forestale regionale
Si moltiplicano le segnalazioni di cigni morti lungo le coste di Grado e Lignano. Il Corpo forestale regionale è intervenuto per il recupero degli animali, in stretto coordinamento con i servizi veterinari e gli istituti di ricerca.
Il primo allarme è scattato giovedì 6 novembre, quando alcuni escursionisti hanno segnalato la presenza di diversi esemplari senza vita nella zona del litorale di Fossalon di Grado. Il personale delle stazioni forestali di Monfalcone e Gorizia ha effettuato un sopralluogo, ma non è stato possibile recuperare subito tutti i corpi, poiché alcuni si trovavano ancora in acqua.
Nella mattinata di ieri, verificata la possibilità di operare in sicurezza, una squadra composta da tre forestali di Monfalcone e due di Gorizia è tornata sul posto, riuscendo a raccogliere undici cigni, in gran parte concentrati nella zona del Lido delle Conchiglie.
L’operazione è stata eseguita con tempestività e attenzione. Da tempo, infatti, il Servizio veterinario della Regione Friuli Venezia Giulia ha diffuso comunicazioni riguardanti possibili focolai di influenza aviaria. Una parte degli esemplari è stata consegnata all’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie per gli accertamenti sanitari, mentre gli altri sono stati affidati all’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina. Nel pomeriggio altri due cigni sono stati recuperati lungo il litorale gradese dalla ditta incaricata del recupero della fauna selvatica, in collaborazione con il personale forestale.
La moria non riguarda solo Grado. In settimana, la stazione forestale di Cervignano ha ricevuto la segnalazione di tre cigni morti anche lungo la spiaggia di Lignano.
Tutte le operazioni si sono svolte sotto il coordinamento del personale veterinario di Asugi e dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie. Il Corpo forestale avverte che potrebbero esserci altri esemplari morti nella zona e raccomanda ai frequentatori del litorale di non toccare gli animali. Le stazioni competenti continueranno a sorvegliare il territorio e interverranno in caso di ulteriori ritrovamenti, in attesa delle determinazioni del Servizio veterinario regionale.
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