Monfalcone, spunta la diffida del Comune alla Polizia Locale. Moretti: «Fatto molto grave»

Monfalcone, spunta la diffida del Comune alla Polizia Locale. Moretti: «Fatto molto grave»

IL CASO

Monfalcone, spunta la diffida del Comune alla Polizia Locale. Moretti: «Fatto molto grave»

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 17 Set 2025
Copertina per Monfalcone, spunta la diffida del Comune alla Polizia Locale. Moretti: «Fatto molto grave»

Il documento non riporterebbe la firma del sindaco ma quella del segretario generale. «Limita un diritto garantito dalla Costituzione».

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Lunedì scorso, il Comune di Monfalcone ha annunciato l’avvio del bando indice il primo Corso Concorso per assumere nuovi agenti di Polizia Locale e “ha fatto il punto” sulla situazione del Corpo trattando anche alcuni riferimenti sui temi del servizio notturno sperimentale, mobilità del personale, Taser e formazione per il suo utilizzo e vertenza sindacale con il Sapol. Ma secondo il consigliere comunale del Pd, Diego Moretti “non fila tutto liscio”.

«Lunedì abbiamo assistito a qualcosa di davvero interessante – commenta il dem – al mattino il sindaco Fasan e l’ex sindaca Cisint, sua consulente in materia di Polizia Locale, in conferenza stampa annunciano un corso concorso per cinque posti a copertura dei precari in scadenza, e probabilmente anche di una parte degli agenti che se ne stanno andando in altri Comuni. Peccato che, in tale sede, né Fasan né la sua consulente abbiano fatto alcun cenno alla stampa, e non credo che il sindaco ne fosse all’oscuro, sennò sarebbe molto grave, alla diffida che di lì a qualche ora sarebbe partita nei confronti del sindacato Sapol Fvg».

A quanto riferisce l’esponente dem, il documento non porterebbe la firma del sindaco – che per legge è il responsabile della Polizia Locale – ma del Segretario Generale. «La diffida ad un sindacato, qualunque esso sia, con la contestuale minaccia di adire le vie legali, non una novità per Fasan e Cisint, nei confronti di chi dissente o contesta, da parte di un’Istituzione locale rappresenta in sé un fatto molto grave, perché limita un diritto garantito dalla Costituzione e francamente non se ne sentiva alcun bisogno, se non per aggravare il clima interno della Polizia Locale e dell’intera macchina amministrativa» sostiene Moretti.

«Un avvertimento – continua - che in questo caso riguarda il Corpo municipale, ma domani potrebbe riguardare anche altri settori dell’Amministrazione. D’altronde, basta vedere le reazioni del sindaco e della ex, alla nostra segnalazione a Prefettura, Corte d’Appello e Regione in merito alla delega consiliare: un mix di isteria, arroganza, insofferenza al normale confronto democratico».

«L’arroganza e la prepotenza dei vertici politico amministrativi della città, per fortuna non tutti in maggioranza sono così, non abituati al confronto, al dissenso e al rispetto della minoranza, sono davvero insopportabili e al tempo stesso pericolosi. Sono sicuro che, al pari nostro ed in ruoli diversi, il Sapol in questo caso, ma il sindacato in generale, saprà difendere le proprie prerogative».

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