L’INAUGURAZIONE
Monfalcone, rinasce la palazzina di via Rossetti. Stanziati 2,5 milioni per gli otto nuovi alloggi
Completata la riqualificazione dell’edificio comunale grazie a fondi regionali e del comune. Spazio per 8 famiglie. Dal primo novembre aperto il bando per l’assegnazione degli appartamenti a canone calmierato.
Taglio del nastro stamane, sabato 25 ottobre, per la rinnovata palazzina di via Rossetti nel rione di Panzano, da tempo di proprietà del Comune e per moltissimi anni rimasta sfitta ed abbandonata. Un’opera frutto di un intervento edilizio pari a 2,5 milioni di euro, dei quali 1 milione proveniente da fondi comunali e i restanti 1 milione e 500mila stanziati dalla Regione, che hanno permesso la riqualificazione completa delle aree esterne ed interne dell’edificio, databile intorno ai primi anni del Novecento, ora rientrante nella classe energetica A2 dopo l’opportuno adeguamento energetico e sismico.
«Un intervento – sottolinea il sindaco di Monfalcone, Luca Fasan – che consente di offrire nuova vita a un immobile di Panzano rimasto per anni in stato di degrado, offrendo una risposta concreta a chi è alla ricerca di una soluzione abitativa a costi sostenibili. Monfalcone è una città a forte tensione abitativa e, in questi anni, abbiamo scelto di investire con decisione nelle politiche per la casa, collaborando con Ater per ridurre il numero di alloggi sfitti attraverso interventi di ristrutturazione e operazioni di alienazione».
Dal recupero della struttura sono stati ricavati otto alloggi che si sviluppano su due livelli, tra i quali uno, ubicato al piano terra, dedicato esclusivamente ad inquilini portatori di handicap ai quali è pensato anche il montascale per poter accedere dal parcheggio privato alla palazzina. La capienza massima prevista è di 27 persone, che andranno a occupare appartamenti con una metratura lorda compresa tra i 71 e gli 83 metri quadrati, dotati di riscaldamento a pavimento e aria condizionata in tutte le stanze, regolata dai pannelli fotovoltaici e solari presenti sul tetto dell’immobile. All’ultimo piano, sotto le travi di legno della soffitta, sono stati ricavati invece otto spazi singoli utilizzabili dai condomini come magazzino privato o cantina.
Gli appartamenti saranno destinati a persone che possono sostenere un canone calmierato, come famiglie, giovani coppie e anziani.
«Questo edificio è oggi restituito alla città grazie alla nostra determinazione e alla capacità di superare ostacoli complessi, come il fallimento della prima ditta incaricata dei lavori e la necessità di reperire nuovi fondi a causa del relativo aumento dei costi – ha sottolineato l’onorevole Anna Maria Cisint – in collaborazione con la Regione siamo riusciti a completare l’intervento e a ridare valore a un bene simbolico per la comunità, anche per quelle persone che da questo quartiere sono andate via».
Parole positive anche da parte dell’assessore ai lavori pubblici Tiziana Maioretto: «Il bando partirà il primo novembre e segue la stessa linea del progetto di Casa Mazzoli – ha evidenziato – anche in questo caso abbiamo riservato alloggi a determinate categorie di persone, in modo da poter dare concretamente una risposta ai bisogni reali del territorio».
A partire dalle ore 10 del primo novembre 2025 e fino alle 23.59 del 30 giugno 2026 sarà infatti possibile presentare domanda per l’assegnazione degli alloggi, seguendo le indicazioni contenute nel bando che sarà pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Monfalcone. Un alloggio sarà riservato, in via prioritaria, alle giovani coppie con età non superiore ai 35 anni; un altro sarà destinato, in via preferenziale, a persone singole con figli minori a carico; due alloggi saranno assegnati, in via prioritaria, a persone di almeno 65 anni; altri due alloggi saranno destinati a nuclei familiari composti da non più di tre persone; un alloggio sarà riservato a una persona con disabilità e uno a figure professionali apicali non residenti nel territorio comunale, chiamate a svolgere servizi essenziali per la comunità.
I canoni mensili variano da 379 a 441 euro, in base alla metratura dell’alloggio. Tra i requisiti richiesti per partecipare al bando figurano: la residenza anagrafica in regione da almeno cinque anni, un reddito familiare annuo complessivo non inferiore a 23mila euro e il non essere proprietari, nudi proprietari o usufruttuari di altri alloggi, anche per quote, sul territorio nazionale o all’estero.
«È un bel momento per la città – ha concluso il consigliere regionale Antonio Calligaris – con le nostre amministrazioni abbiamo lavorato in modo coordinato per valorizzare i rioni e, anche quest’anno, in Concertazione abbiamo inserito fondi per il recupero di Panzano e del Carso, con un’attenzione costante alla qualità dell’abitare e al miglioramento del patrimonio edilizio pubblico».
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