Monfalcone piange Franco Anastasio, una vita spesa tra pane e dolci

Monfalcone piange Franco Anastasio, una vita spesa tra pane e dolci

Il personaggio

Monfalcone piange Franco Anastasio, una vita spesa tra pane e dolci

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 18 Ago 2025
Copertina per Monfalcone piange Franco Anastasio, una vita spesa tra pane e dolci

Nonostante la malattia - e la meritata pensione raggiunta a 70 anni - ha continuato a dare consigli e una mano in azienda. «Persona disponibile, quando poteva aiutava sempre».

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Subito dopo Domenico ‘Uccio’ Tamburin, Monfalcone e il Mandamento piangono la scomparsa di un altro volto noto nell’ambiente della panetteria e della pasticceria: si è infatti spento mercoledì 13 agosto, all’età di 82 anni, lo storico panificatore Francescantonio Anastasio.

Una vita dedicata all’imprenditoria nel settore, a partire da quando, quattordicenne, cominciò ad apprendere il mestiere in un panificio a Panzano. A soli diciott’anni l’apertura, assieme alla moglie Anita, della sua prima attività in proprio, nel cuore di Monfalcone in via Sant’Ambrogio; qualche anno dopo, a metà anni ’80, il forno si sposta in località Bistrigna, a Staranzano, dedicandosi sia al pane che ai dolci e cominciando ad attrarre un numero sempre maggiore di clienti. È degli anni ’90 la scelta di aprire la storica sede, tuttora aperta e gestita dal nipote Davide, di Marina Julia diventando un punto di riferimento per i frequentatori della località balneare.

Ma la crescita dell’impresa, una passione trasmessa anche a figli e nipoti, non si è fermata qui e nel 2020 Francantonio, conosciuto da tutti semplicemente come Franco, ha aperto un ulteriore punto vendita a Selz di Ronchi dei Legionari, in questo caso un vero e proprio bar pasticceria: la passione per i dolci si è così riaccesa con forza nella storia della famiglia Anastasio, vincendo “la scommessa” di dedicarsi non solo al salato ma anche al perfezionamento e alla produzione artigianale di dolci tipici e colazioni.

Nel 2022 gli fu diagnosticata una malattia, che comunque non gli impedì di seguire – nei limiti del possibile – l’attività dei negozi e del forno, fino a qualche mese fa. È dello stesso anno la festa per i 60 anni dall’apertura del primo punto vendita.

«Era una persona altruista e le persone gli volevano bene – così il nipote Davide – e se poteva dare una mano a qualcuno lo faceva. Ho avuto la fortuna di lavorare assieme a lui per anni, da quando ho iniziato, quindici anni fa. Lui in laboratorio manteneva un ambiente familiare e divertente, cantando e tenendo alto il morale». L’azienda si è mantenuta per anni familiare, con Franco, la moglie, i tre figli e i nipoti. Nell’ultimo periodo ha voluto lasciare la gestione al figlio Andrea e al nipote Davide che continuano tutt’ora.

Lascia la moglie Anita, i tre figli Andrea, Monica e Cristina, il nipote Davide con Ivana e la pronipote Virginia. La data delle esequie non è stata stabilita.  

Ha collaborato Federico de Giovannini.

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