Monfalcone, i Progressisti puntano il dito contro maggioranza e opposizione: «Dibattito anestetizzato e senza risposte»

Monfalcone, i Progressisti puntano il dito contro maggioranza e opposizione: «Dibattito anestetizzato e senza risposte»

IL COMMENTO

Monfalcone, i Progressisti puntano il dito contro maggioranza e opposizione: «Dibattito anestetizzato e senza risposte»

Di REDAZIONE • Pubblicato il 04 Nov 2025
Copertina per Monfalcone, i Progressisti puntano il dito contro maggioranza e opposizione: «Dibattito anestetizzato e senza risposte»

Il presidente Strukelj, «scelto l’aborto politico preventivo». Consiglio definito «una resa preventiva» che non ha favorito trasparenza e dialogo.

Condividi
Tempo di lettura

«L’elefante pur di non partorire un topolino ha deciso di abortire». È il tagliente commento, divulgato attraverso una nota, dei Progressisti per Monfalcone dopo la seduta del Consiglio Comunale di ieri al centro della quale – per gran parte dei lavori - c’è stata Fincantieri. Un Consiglio che, emerge sempre dal comunicato, «si è chiuso come da copione». Una grande montagna di retorica costruita sul vuoto dei contenuti – sono le parole del presidente Davide Strukelj - un effetto a sorpresa con annessa videoproiezione, non annunciato, ma che fa tanto Hollywood».

Per Strukelj non si è rischiato di «partorire qualcosa di vivo» e «la maggioranza, con la semitacita accondiscendenza dell’opposizione, ha scelto l’aborto politico preventivo». «Doveva essere il giorno della verità e invece è diventato il giorno della resa preventiva: la maggioranza, la stessa che governa a Roma e che controlla Fincantieri tramite Cassa Depositi e Prestiti, ha preferito anestetizzare il dibattito, svuotando entrambe le mozioni sul tavolo per arrivare a un testo di “sintesi” che non disturba nessuno, e soprattutto non imbarazza il Governo amico».

«L’opposizione, che aveva chiesto l’audizione pubblica di Fincantieri in Aula, è stata dolcemente addormentata con la promessa di “trovare una quadra”, fino a risvegliarsi in un Consiglio dove il dibattito è stato ridotto a formalità, e la mozione finale è servita solo a togliere le castagne dal fuoco alla Lega. Un capolavoro di autocensura istituzionale: evitare di discutere di Fincantieri… proprio nella seduta dedicata a Fincantieri».

Secondo Strukelj il risultato è una mozione «che non impegna nessuno, non cambia nulla e, soprattutto, lascia alla Giunta la piena libertà di gestire i rapporti con l’azienda “a porte chiuse”, lontano dagli occhi e dalle orecchie del Consiglio e dei cittadini».Trasparenza e dialogo con il territorio sono stati i grandi assenti della seduta, si è spenta «la luce prima ancora che cominciasse lo spettacolo».

È stata quindi «salvata la faccia alla maggioranza, che ha così evitato l’imbarazzo di dover chiamare Fincantieri a rispondere in aula». Una maggioranza «che ama anestetizzare il dibattito ogni volta che bisogna arrivare al dunque». La conclusione è quindi amara: «il topolino, questa volta, non nascerà neppure nelle note a margine. Con buona pace della città e dei cittadini».

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione