Monfalcone, 'Il bar sotto il mare' porta in scena memoria collettiva e libertà di pensiero generati dai libri

Monfalcone, 'Il bar sotto il mare' porta in scena memoria collettiva e libertà di pensiero generati dai libri

AL TEATRO BONEZZI

Monfalcone, 'Il bar sotto il mare' porta in scena memoria collettiva e libertà di pensiero generati dai libri

Di Redazione • Pubblicato il 06 Mag 2025
Copertina per Monfalcone, 'Il bar sotto il mare' porta in scena memoria collettiva e libertà di pensiero generati dai libri

Gli studenti del Buonarroti sul palco con un prologo e quattro brevi racconti apparentemente surreali ma capaci di far riflettere gli spettatori sul valore della lettura

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Le studentesse e gli studenti del Laboratorio teatrale del Liceo Buonarroti danno appuntamento mercoledì 7 maggio , alle ore 20.30, al Teatro Comunale “Marlena Bonezzi” di Monfalcone. In scena uno spettacolo dimostrativo ispirato a “Il bar sotto il mare” di Stefano Benni, con l’inserto di altri brani tratti da “Gnosi delle fanfole” di Fosco Maraini, “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury, “Mezzo pane” e un libro di Federico Garcia Lorca.

Trovarsi per uno strano incantesimo in un insolito “bar rifugio” dove i misteriosi avventori si incontrano, soltanto per raccontare e ascoltare storie. Un prologo e quattro brevi racconti apparentemente surreali, capaci anche di far riflettere sul nostro presente, ribaltando i punti di vista, sono legati da un filo conduttore che si svela lentamente, arrivando all’importanza ancora insostituibile dei libri nel mantenere viva la memoria collettiva e la libertà di pensiero.

Il racconto, la forma di rappresentazione più antica ed essenziale del mondo, tuttavia, qui non utilizza solo la parola, ma anche azioni collettive e suggestioni che possano evidenziare la potenza evocativa e permettere alle ragazze e ai ragazzi di mettersi in relazione tra loro, intrecciando ai racconti alcuni “giochi” della pratica teatrale esercitata durante il laboratorio.

Gli studenti del Buonarroti hanno poi seguito tutti i percorsi di creazione della messa in scena, anche quelli dello spazio di azione, dell’ambiente sonoro, dell’illuminazione, con uno studio del teatro dall’interno, per poter poi esprimere, davanti ad un pubblico, anche i propri pensieri e le proprie emozioni. Il percorso poi si conclude vivendo un’intera giornata negli spazi del teatro comunale, rimboccandosi le maniche e mettendo in atto, insieme e concretamente, le idee suggerite dai racconti. Tutto questo per permettere loro di comprendere meglio la potenza del gioco teatrale, ma anche di comprendere di essere gli autori delle loro vite.
Il coordinamento drammaturgico e la regia dello spettacolo sono di Luisa Vermiglio, nota attrice e autrice teatrale, l’insegnante tutor e referente del progetto è invece la professoressa Marialuisa Nappi.  

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