GLI EVENTI
Michelstaedter protagonista dell’autunno monfalconese: la mostra ‘L’Anima ignuda nell’Isola dei beati’ arriva alla Galleria comunale

L’esposizione sarà inaugurata domenica 14 settembre e resterà visitabile fino al 2 novembre. A corredo numerosi eventi e visite guidate improntati sulla cultura ebraica nel Goriziano
Comincerà da Carlo Michelstaedter, prima di approdare a fine novembre a De Chirico, la ripresa delle attività espositive nella Galleria Comunale d’Arte Contemporanea a Monfalcone. Dopo la mostra “Da Boccioni a Martini” conclusasi a maggio, ora è “L’Anima ignuda nell’Isola dei beati” ad arrivare nelle sale dell’edificio di piazza Cavour con un ricco corredo di disegni, caricature, grafiche, taccuini e album del giovane ma prolifico artista e filosofo vissuto a Gorizia agli inizi del secolo scorso.
La mostra sarà inaugurata alle ore 11 di domenica 14 settembre, in concomitanza con la Giornata europea della cultura ebraica (corrispondenza, si apprenderà più avanti, non casuale) e resterà visitabile fino al 2 novembre. È stata presentata questa mattina al palazzo municipale di piazza della Repubblica dal sindaco di Monfalcone Luca Fasan, affiancato da Lucio Gregoretti – ideatore del progetto -, dal direttore della Biblioteca Statale Isontina Luca Caburlotto e da Ferruccio Massa, collezionista delle opere del filosofo tra i prestatori privati per la mostra. All'incontro ha preso parte anche Silvana Corbatto che, insieme a Gregoretti, ha coordinato il progetto espositivo. Presente anche Anna Dandin in rappresentanza dell'Accademia delle Belle Arti di Udine.
Ha esordito Fasan, sottolineando come questo nuovo evento espositivo si inserisca in entrambi i filoni concettuali che hanno guidato la scelta delle mostre in Galleria comunale dal 2017 a oggi: nell’«omaggio ai grandi maestri del passato che hanno dettato le basi della cultura del Novecento», ma anche nell’ambito della «valorizzazione di grandi artisti e pensatori del nostro territorio». «La finalità è quella di diffondere ai giovani la conoscenza di Michelstaedter quale personaggio di rilievo– ha proseguito Fasan – attraverso un insieme di appunti, taccuini e opere che serve ad evidenziare il suo pensiero».
I materiali in mostra vanno infatti a comporre una sorta di ideale “diario intimo” dell’autore e del suo rapporto con la vita e con l’arte. «Michelstaedter girava sempre con taccuini e pezzi di carta e disegnava persone, situazioni, momenti della giornata o tappe della sua vita – ha spiegato Gregoretti – appunti e disegni sono dunque paralleli al suo pensiero filosofico, espressioni di un animo tormentato e della sua continua necessità di rappresentarlo». Ciò che si vedrà in mostra da domenica, dunque, sarà «l’emblema della “traboccante sovrabbondanza” per cui egli, Michelstaedter, si spense»: così il collezionista Massa, citando una significativa frase del filosofo morto suicida a 23 anni, a suo giudizio un «genio», soprattutto se si pensa alla sua giovane età «poco tempo in cui si è concentrata la sua produzione».
Tra i partner del progetto figurano Ponti d’Europa, Biblioteca Statale Isontina, Fondazione dei Beni Culturali Ebraici in Italia, Fondazione Carigo, Regione Fvg, Accademia Belle Arti di Udine e Triennale Europea Grafica. Molti sono i suoi disegni ed appunti conservati nel Fondo Michelstaedter della Biblioteca Statale Isontina, non visibili pubblicamente e necessari di molta cura e cautele in fase di esposizione: ha riferito i dettagli in merito Caburlotto, confermando «l’ampiezza di vedute del Comune di Monfalcone nel proporre una simile iniziativa» e cogliendo l’occasione per porre l’accento sul lavoro svolto in questo contesto e non solo dalla Biblioteca.
Ma il mondo interiore di Michelstaedter non sarà il solo focus de “L’Anima ignuda nell’Isola dei Beati”, né Monfalcone il solo centro legato al progetto. L’esposizione comprenderà infatti una sezione dedicata alla storia e alla cultura della Comunità ebraica nel goriziano, incentrata sulla famiglia gradiscana dei Morpurgo e sul restauro del cimitero di Valdirose (dove l’autore è sepolto) ed arricchita da alcune opere di importanti artisti ebraici triestini del primo Novecento quali Vittorio Bolaffio e Arturo Nathan.
Questo in virtù dell’appartenenza di Michelstaedter a una famiglia ebraica di rilievo nella comunità goriziana: radici che saranno fatte vivere in prima persona nelle quattro domeniche di ottobre grazie a visite guidate gratuite che dalla mostra si sposteranno, con trasferimento in pullman, nei luoghi ebraici di Gorizia, dalle 14.30 alle 18.30 e su prenotazione. Tutto ciò fa sì che l’evento espositivo rientri nel calendario ufficiale della Giornata Europea della Cultura Ebraica 2025.
Parallelamente alle iniziative monfalconesi, il progetto avrà corrispondenza anche a Bruxelles: dal 16 settembre fino al 15 dicembre, nelle sale della sede di rappresentanza della Regione Fvg, saranno infatti esposti dei pannelli di approfondimento su Michelstaedter, le sue opere, la storia e la cultura della comunità ebraica. Nel 2026, invece, “L’Anima ignuda nell’Isola dei Beati” sarà visitabile a New York, presso l’Istituto Italiano di Cultura.
Infine, sempre a ottobre, sono previsti ulteriori eventi correlati e sempre incentrati su Michelstaedter e cultura ebraica nel Goriziano: sabato 11 una lettura scenica con Massimiliano Finazzer Flory e accompagnamento musicale di Simone d’Eusanio, venerdì 17 una serata in collaborazione con Teche Rai per l’anniversario della morte del giovane filosofo; sabato 18 ottobre le letture sceniche su Graziadio Isaia Ascoli con il Teatro Incerto, mentre domenica 19 l’incontro d’approfondimento sull’opera “La Persuasione e la Rettorica” con Laura Sanò. In fase di programmazione anche un incontro con lo scrittore Paolo Mieli, non ancora definito.
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