IL PROGETTO
Mare Superum, al via il progetto che unisce l’Alto Adriatico. Cisint: «Valorizzare il patrimonio marittimo»

Presentato a Monfalcone il piano transfrontaliero da 1,1 milioni di euro per valorizzare il patrimonio marittimo e promuovere il turismo tra Italia e Slovenia.
Mare Superum, questo l’acronimo del progetto co-finanziato e approvato da Interreg Italia-Slovenia e da fondi dell’Unione Europa, presentato stamane, lunedì 14 luglio, in sala consiliare del municipio di Monfalcone.
Ad introdurlo è stato il consigliere incaricato all’Economia Blu, Anna Maria Cisint, descrivendolo come «un progetto in grado di valorizzare il patrimonio marittimo dell’Alto Adriatico, con un risvolto transfrontaliero».
Con un budget totale di 1milione e centomila euro, divisi fra i sei partner che hanno aderito all’iniziativa, il progetto si pone l’obiettivo di dare il via allo sviluppo di un turismo transfrontaliero sostenibile ed inclusivo, con un coinvolgimento progressivo delle comunità locali e con il fine di accrescere la valorizzazione e la conservazione del patrimonio marittimo e culturale del territorio.
A sottolineare l’importanza transfrontaliera è stato il dottor Alvise Canniello, direttore di Confesercenti Metropolitana Venezia-Rovigo, che da subito ha definito questo piano come «un progetto che “corre” da Venezia alla Slovenia, garantendo un coinvolgimento sostenibile a tutte le professioni e alle piccole realtà commerciali».
A proseguire il tema di un turismo più inclusivo è stato invece il direttore del Confartigianato Venezia, Matteo Masat, che ha introdotto la creazione ex novo di una barca lignea costruita con metodi tradizionali e con proiezione alla modernità: «Abbiamo pensato di far costruire un’imbarcazione che possa far visitare la nostra bellissima città a persone con disabilità o problemi di deambulazione – racconta il direttore – con una serie di tour meno impattanti su una città sempre più fragile e spopolata».
Essenziale, in questo programma, il ruolo del Museo del Mare di Pirano, rappresentato da Vros’ Hribar, che può contare da più di 15 anni su una vasta collezione di imbarcazioni di ogni tipo, di cui tre saranno interessate da un restauro: «Impiegheremo circa 30 mesi per ristrutturare queste barche – racconta Hribar – Terminato il revamp, potremo offrire ai nostri visitatori uno sguardo più concreto ed interessante sulla nostra grande collezione».
Anche l’Università di Lubiana, con la presenza al tavolo di stamane di Peter Vidmar, che stringe da tempo una collaborazione con il museo di Pirano, ridarà lustro e vita ad un’ulteriore imbarcazione, nella fattispecie una barca veneziana di 14 metri.
In più, grazie anche alla collaborazione dei suoi studenti, verrà mappato e monitorato parte del Mare Adriatico, per poter seguire più da vicino tutti i relitti presenti sul fondale, che «rappresentano anch’essi parte della storia del nostro territorio, andando dalla Seconda Guerra Mondiale a scheletri di imbarcazioni molto più antiche» conclude Vidmar.
Importante anche l’appoggio di Heidi Olenik, del Centro dell’Agenzia di Sviluppo Regionale di Capodistria, che rappresenta anch’essa un altro punto internazionale in questo grande progetto.
A completare il piano, è prevista anche la creazione di un grande catalogo online del patrimonio della marineria tradizionale, accessibile a tutti, con l’obiettivo di raccogliere, documentare e condividere conoscenze, fatti passati e tecniche costruttive legate alla storia del mare. Parallelamente, verranno avviati interventi di restauro e modellazione 3D di antichi manufatti marittimi, per conservarne memoria digitale e facilitarne la fruizione anche da parte delle nuove generazioni e degli studiosi internazionali.
Per quanto riguarda la ripartizione dei fondi, 214.508 euro sono stati assegnati a Confesercenti Metropolitana Venezia – Rovigo, 146.457 euro all’Agenzia di Sviluppo Regionale di Capodistria, 149.404 euro al Museo del Mare di Pirano, 252.606 euro all’Università di Lubiana, 158.166 euro a Confartigianato Venezia e 179.510 euro al Comune di Monfalcone.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
