Lettere – Vicenda Fincantieri, Criscitiello: «Mercato senza vincoli, ma si chiede alle aziende di risolvere i problemi sociali»

Lettere – Vicenda Fincantieri, Criscitiello: «Mercato senza vincoli, ma si chiede alle aziende di risolvere i problemi sociali»

LA LETTERA

Lettere – Vicenda Fincantieri, Criscitiello: «Mercato senza vincoli, ma si chiede alle aziende di risolvere i problemi sociali»

Di ROBERTO CRISCITIELLO • Pubblicato il 10 Nov 2025
Copertina per Lettere – Vicenda Fincantieri, Criscitiello: «Mercato senza vincoli, ma si chiede alle aziende di risolvere i problemi sociali»

Ci scrive il segretario regionale di Rifondazione Comunista, richiamando nello specifico la responsabilità e il quadro d’azione definiti dalla politica italiana in cui opera anche l’Azienda.

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E se la responsabilità primaria del "modello produttivo" e delle ricadute sociali della grande Azienda al centro del dibattito politico locale in questi giorni fosse da ricercare altrove, al di fuori dei suoi cantieri? Questa è la questione posta da Roberto Criscitiello, segretario regionale di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, nel contributo che ci propone. L'autore invita a portare l'attenzione non solo su Fincantieri, ma anche sul «quadro legislativo dato e costruito» dai soggetti politici del nostro Paese. Con uno sguardo al modello su cui si fonda una superpotenza ormai affermata a livello globale come la Cina, sottolineandone le differenze rispetto ai rapporti tra politica e mercato nel mondo occidentale. [F.D.G.]

Quando, circa quindici anni fa, incontrai con una delegazione del mio partito il segretario provinciale della Cgil di Gorizia, la cosa che mi colpì di più fu l’affermazione, appresa negli incontri periodici che gli organi di polizia tenevano con le parti sociali, che nella galassia dei lavoratori dei cantieri di Monfalcone si sapeva che esistevano anche 6 o 7 livelli di subappalto e che naturalmente i lavoratori dei livelli più bassi fossero pagati anche 3 euro l’ora.

È ovvio che una situazione del genere abbia ricadute sociali. Ma credo che non si possa attribuire la responsabilità di questa situazione a Fincantieri. L’azienda opera per il profitto, all’interno di un quadro legislativo dato, costruito dai soggetti politici. Questi soggetti politici sono tutti quelli che hanno governato negli ultimi 40 anni e che governano tuttora, compresa la Lega di Cisint e di Fedriga.

Il direttore esecutivo della Ford, Jim Farley, secondo un articolo pubblicato dal quotidiano britannico The Telegraph, ha affermato dopo il suo recente viaggio in Cina che il livello tecnologico raggiunto dalle case automobilistiche del gigante asiatico “è la cosa più umiliante” che abbia mai visto.

Tutti sappiamo che la Cina è il principale competitore nel mondo economico. Lo sanno Cisint e Fedriga, e lo sa anche Trump, e molti analisti concordano sulla lettura degli eventi internazionali secondo la quale le guerre che oggi gli Usa esportano nel mondo sono azioni prima di tutto contro l’espansione dell’economia cinese.

Vorrei ricordare che in quel Paese non è il mondo economico che detta le regole alla politica, ma è la politica che controlla e programma il futuro del Paese, delle persone e forse anche del mondo. In Italia, come in tutto l’Occidente, si tolgono i vincoli al mercato e si confida nelle aziende per la soluzione dei problemi sociali: viene quasi voglia di parlare di “buonismo” … 

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