LA LETTERA
Lettere - Sicurezza stradale, «un impegno condiviso per salvare le vite»
«La sicurezza deve unire tutte le forze politiche regionali e tutelare l’incolumità dei cittadini». Lo sottolinea il consigliere staranzanese Panarito, commentando la mozione dei colleghi dell'opposizione consiliare di Ronchi.
Il tema della sicurezza stradale è diventato una questione di rilevanza nazionale, che riguarda direttamente la vita dei cittadini e la responsabilità delle Istituzioni. La riflessione proposta dalla lettera del consigliere comunale Angelo Raffaele Panarito di Staranzano, nasce dopo la pubblicazione della nostra testata che ha riportato la notizia della mozione depositata dai consiglieri comunali di minoranza di Ronchi i quali propongono l’adozione del programma svedese "Vision Zero" come strumento per ridurre gli incidenti e aumentare la sicurezza sulle nostre strade. S.F.
In riferimento all'articolo pubblicato dalla vostra testata qualche giorno fa, relativamente alla mozione sulla sicurezza stradale promossa dai consiglieri comunali di minoranza di Ronchi dei Legionari, nel quale si invita il sindaco di quel comune ad attivare le procedure di "Vision Zero" per garantire maggiore sicurezza alla circolazione stradale e ai cittadini, attuando un criterio già in uso in Svezia, vorrei aggiungere alcune riflessioni.
La sicurezza stradale è diventata un problema nazionale e, come tale, dovrebbe essere gestita e regolamentata a livello centrale. Non credo che l'intervento di un solo comune possa risolvere questa lacuna; la questione andrebbe invece condivisa e regolamentata dal governo centrale, in particolare dal ministero dei trasporti, che dovrebbe impartire regole chiare valide su tutto il territorio nazionale.
Attivare il sistema adottato in Svezia, "Vision Zero", già dal 1997, potrebbe rappresentare l'ennesimo tentativo di contrastare il nostro modo improprio di guidare auto e moto in maniera approssimativa ed errata, spesso bypassando le norme più elementari di sicurezza.
In Svezia si è sviluppata una volontà popolare che ha coinvolto tutte le parti politiche e legislative, e, guidati da una forte visione etica e da un approccio sistematico e progettuale, continuano nel loro tentativo di azzerare le morti sulle strade.
La mozione dei consiglieri di Ronchi è certamente nobile, ma dovrebbe essere supportata da molti comuni del Goriziano e, ancora meglio, estesa a tutto il territorio regionale, in modo da permettere la creazione di un disegno di legge che segua questa direzione.
Numerose iniziative potrebbero essere adottate per incrementare la sicurezza stradale. Tra queste, si potrebbero prevedere sistemi che impongono alle vetture di rispettare automaticamente i limiti di velocità nei centri abitati senza possibilità di intervento o manomissione da parte del conducente; visite mediche periodiche e prove pratiche di guida alla scadenza della validità del documento, con aggiornamenti sulle segnaletiche e sulle nuove norme del codice della strada da parte delle scuole guida; relazioni dei medici indirizzate alla Prefettura per cittadini con documentata inabilità alla guida; incentivi all'uso dei mezzi pubblici; e la promozione di incontri e campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale e sulla consapevolezza del rischio.
Confido in un intervento condiviso da tutte le parti politiche, affinché si lavori su questa idea e la si possa trasformare in un progetto di legge concreto. La sicurezza dovrebbe unire tutte le forze politiche regionali e dimostrare attenzione reale all'incolumità dei cittadini di questo territorio.
Buon Natale a tutti… che Babbo Natale ci porti questo importante dono!
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