LA LETTERA
Lettere - «Italia, il mio Paese mi ha deluso»
Ci scrive un cittadino monfalconese evidenziando i fattori che l'hanno spinto a trasferirsi. Lentezza burocratica, ingiustizie e mancanza di rispetto per chi lavora, «ho deciso di lasciare la mia terra natale»
Ci scrive un cittadino monfalconese, che desidera restare anonimo, per raccontare le difficoltà della vita quotidiana tra inefficienze burocratiche, ingiustizie e mancanze di rispetto nei confronti di figure istituzionali come medici, insegnanti e poliziotti. Episodi che lo hanno spinto a decidere di lasciare il Paese, non riconoscendosi più cittadino di quella bella Italia un tempo rispettata e ammirata in tutto il mondo. (F. D.)
Caro direttore,
viviamo in un mondo dove si apprendono informazioni in tempo reale, si ordinano oggetti che il giorno dopo arrivano, si consultano siti dall'altra parte del pianeta ma la realtà quotidiana a volte fa cadere le braccia. Vi voglio elencare alcuni casi che mi sono capitati in questi ultimi mesi: Rinnovo carta d'identità, attesa di 22 giorni e nel frattempo non potevo espatriare (Comune di Monfalcone); richiesta di documentazione all'Ufficio Tecnico Edilizia Privata, (non rispondono nemmeno al telefono), dopo 28 giorni che ho consegnato la richiesta mi telefonano chiedendomi cosa mi serve... (Comune di Monfalcone); Tari di un Ristorante, pagate le relative rate e dopo tre mesi i bidoni non sono mai stati portati, chiusa l'attività e continuano ad arrivare le rate da pagare a saldo di un servizio mai dato, vendo casa e mi si chiede un certificato del Notaio del giorno che ho Rogitato per fare i conteggi, ovviamente da spedire via mail (per non disturbare suppongo). Mi chiedo se il COVID ci ha tutti rammolliti o si sta andando in una direzione che non mi piace.
Ho venduto casa e mi accingo a lasciare il paese che mi ha dato i natali, non riconoscendomi più cittadino di quella bella Italia rispettata e ammirata da tutto il mondo. Mi sono (ahimè) arreso dopo anni di lotta con un sistema che vessa chi cerca di fare qualcosa e tutela ed aiuta (anche economicamente) chi è fuori dalle regole di civile convivenza.
Sono stufo di vedere trattato come un delinquente chi dimentica di pagare il canone Rai o il bollo auto, e i veri criminali arrestati con il rischio della vita da parte delle Forze dell'Ordine uscire a piede libero il giorno stesso (in attesa di un giudizio che avverrà sine die).
Sono stufo nel vedere la mancanza di rispetto in figure istituzionali come medici, insegnanti, poliziotti o più semplicemente autisti di mezzi pubblici che giornalmente vengono maltrattati, aggrediti impunemente, certi che le conseguenze saranno minime o addirittura nulle.
Sono stufo di vedere occultati fatti gravi solo per non diffondere acredine nella popolazione, la parola d'ordine che viene dai piani alti è: va tutto bene.
Sono stufo di questa mentalità perbenista che si è diffusa nel voler giustificare a tutti i costi gesti efferati compiuti da persone normali fino a ieri, tirando in ballo la psicologia, i maltrattamenti giovanili, il fatto che sono disadattati ecc., ma allora i cattivi non esistono più?
I giornali sono pieni di notizie di ladri colti sul fatto, a cui i derubati sparano, risultato? Il derubato condannato per eccesso di difesa ed il ladro risarcito.
Ormai ho capito che l'Italia da settima potenza (capitalista) mondiale che era, è diventata un paese assistenzialista, persone che hanno lavorato una vita vanno in pensione con 800 euro mensili, altri che sono giunti ieri, tra aiuti, bonus, assegni familiari, agevolazioni ecc. vivono meglio e senza pensieri.
Voglio emigrare in un paese dove chi si comporta bene e produce viene premiato e chi delinque viene punito, mi sembra logico no? Da noi non funziona così, se hai qualcosa, fatto con sacrifici, rischi che te lo portino via, se non hai niente, non hai nulla da rimettere e fai quello che vuoi.
Già assaporo le grasse risate che mi farò una volta trasferito nel guardare la televisione italiana, colma di notizie contrastanti: Auto elettriche sì o no? Ponte sullo stretto? Tassa sui pacchi extra UE? Accise della Guerra d'Abissinia? Targhe Polacche a Napoli? Ovovia a Trieste? ... dal Paese con la cultura e la storia più vasta del mondo siamo diventati il paese delle barzellette.
Foto d'archivio Il Goriziano
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