Leonardo Spa segue Fincantieri e aderisce al gruppo 'MARE Fvg', sostegno al sistema produttivo regionale

Leonardo Spa segue Fincantieri e aderisce al gruppo 'MARE Fvg', sostegno al sistema produttivo regionale

POLITICHE INDUSTRIALI

Leonardo Spa segue Fincantieri e aderisce al gruppo 'MARE Fvg', sostegno al sistema produttivo regionale

Di REDAZIONE • Pubblicato il 27 Dic 2025
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Il nuovo cluster multisettoriale integra le filiere del mare, dell'aerospazio e dell'aeronautica, delle energie rinnovabili.

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«Il percorso che porta alla nascita di M.A.R.E. FVG rappresenta una scelta di politica industriale chiara e coerente: mettere in relazione filiere che già oggi condividono tecnologie, competenze e traiettorie di sviluppo. La volontà di partecipazione al progetto di realtà come Leonardo e AcegasApsAmga - che segue quella di Fincantieri, Danieli ed Eurolls - conferma la solidità dell'impostazione adottata dalla Regione e rafforza l'idea di un cluster capace di lavorare in logica multidominio, integrando industria, ricerca e innovazione. In quest'ottica il valore di questa operazione non si misura solo nella presenza di grandi player, ma nella capacità di generare ricadute concrete sull'intero sistema produttivo regionale, a partire dalle piccole e medie imprese».

Così l'assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca e università Alessia Rosolen, a seguito della lettera pervenuta da Leonardo SpA, con la quale l'amministratore delegato Roberto Cingolani esprime l'interesse dell'azienda ad aderire al nuovo cluster M.A.R.E. FVG e a partecipare attivamente alla sua governance, riconoscendo nel modello promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia una piattaforma credibile per l'integrazione tra i domini aerospaziale, marittimo - navale, nautico e sottomarino - energetico e digitale.

Nel documento, il gruppo evidenzia come l'impostazione multisettoriale del cluster sia pienamente coerente con la propria strategia industriale, fondata sull'interconnessione delle tecnologie e sulla valorizzazione delle sinergie tra grandi imprese, sistemi della ricerca e il tessuto delle piccole e medie imprese. Come ha rimarcato l'assessore, questo è in linea con il percorso di trasformazione del Cluster Mare Friuli Venezia Giulia in M.A.R.E. FVG, il nuovo cluster multisettoriale che integra le filiere del mare, dell'aerospazio e dell'aeronautica, delle energie rinnovabili, con particolare attenzione all'idrogeno.Un'evoluzione strategica che risponde alla necessità di rafforzare la competitività del sistema produttivo regionale attraverso un modello di sviluppo capace di mettere a sistema competenze, tecnologie e filiere industriali avanzate.

«Questa trasformazione - ha affermato Rosolen - rappresenta una scelta politica precisa: costruire un ecosistema che tenga insieme settori diversi ma profondamente interconnessi, per dare al Friuli Venezia Giulia una traiettoria di sviluppo solida e di lungo periodo». Come ha ricordato l'assessore, il 2 luglio 2025 l'assemblea dei soci aveva approvato le modifiche allo statuto, passaggio fondamentale per accompagnare l'ampliamento del cluster e consentire l'ingresso di nuovi soggetti rappresentativi delle filiere emergenti. Contestualmente, i rappresentanti degli stakeholder hanno predisposto la proposta di Piano Strategico, che sarà sottoposta all'esame e all'approvazione dei nuovi organi di governo di M.A.R.E. FVG, di prossima nomina.

Un passaggio che diventa possibile proprio grazie all'ingresso nella compagine sociale di imprese appartenenti ai nuovi settori del cluster, come Leonardo, AcegasApsAmga, Danieli ed Eurolls. Entro i primissimi mesi del 2026 è prevista la convocazione dell'Assemblea dei soci per l'approvazione del nuovo Consiglio di Amministrazione. Seguiranno quindi l'approvazione del Piano Strategico e le nomine dei rappresentanti del Comitato Scientifico e del Comitato Industriale, completando l'assetto di governance del nuovo cluster.

«Il ruolo della Regione - ha concluso l'assessore, dopo aver ringraziato per il lavoro svolto il presidente del cluster Massimiliano Ciarrocchi e l'amministratore delegato Giuseppe Coronella - è quello di creare le condizioni perché le imprese lavorino insieme, sviluppino filiere e trasformino la ricerca in innovazione industriale. I cluster servono esattamente a questo: a fare sistema. La nostra azione è infatti orientata in particolare allo sviluppo di filiere integrate, nelle quali le Pmi possano rafforzare il proprio posizionamento competitivo, agganciandosi ai grandi player industriali e ai sistemi della ricerca».

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