Il Kit della stazione Transalpina festeggia 7 anni, «servono nuovi infopoint»

Il Kit della stazione Transalpina festeggia 7 anni, «servono nuovi infopoint»

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Il Kit della stazione Transalpina festeggia 7 anni, «servono nuovi infopoint»

Di Daniele Tibaldi • Pubblicato il 08 Giu 2023
Copertina per Il Kit della stazione Transalpina festeggia 7 anni, «servono nuovi infopoint»

Oggi la celebrazione dell'anniversario di apertura, allestito anche un negozio di souvenir. Appello ai due sindaci per nuovi infopoint nelle città.

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Era l’8 giugno del 2016, quando venne aperto il primo Info point alla Stazione della Transalpina. Un’iniziativa del Kulturni dom di Nova Gorica che trovò immediatamente la convinta collaborazione della controparte italiana, il Kulturni dom di Gorizia. Nel corso degli anni, il Kit – acronimo di Kulturno-informacjska točka (Punto informativo culturale) – è continuato a crescere, divenendo un vero e proprio presidio culturale per i turisti approdati nella piazza transfrontaliera in cerca di informazioni.

Per celebrare oggi l’anniversario della fondazione, nella storica stazione si sono ritrovati i sindaci delle due Gorizie, Samo Turel e Rodolfo Ziberna, insieme ai direttori dei due Kulturni dom, quello sloveno e quello italiano: rispettivamente Pavla Jarc e Igor Komel. «La nostra associazione – spiega Jarc – da anni promuove progetti transfrontalieri cercando collaborazioni oltreconfine. È da questo proposito che emerse l’idea di creare un centro culturale formativo che non fosse solo sloveno e scegliemmo, quindi, la piazza che più rappresenta il confine tra le nostre due città».

Con il passare del tempo, però, era diventato sempre più evidente che il luogo – sempre più frequentato da visitatori provenienti da ben oltre l’Isontino – si prestava a ospitare un vero e proprio info point turistico. Aggiunge infatti Jarc: «Per questo abbiamo deciso di attrezzare il centro per l’accoglienza dei viaggiatori, allestendo anche un negozio per l’acquisto di souvenir». La responsabile del Kit, Kristina Markova, racconta che «se prima era tutto abbandonato, oggi il locale che ospita il centro è diventato qualcosa di molto bello».

E prosegue: «Stiamo accogliendo turisti da tutto il mondo – personalmente ho parlato con persone provenienti da circa settanta paesi diversi – e il nostro lavoro è quello di far conoscere loro entrambe le realtà confinarie». Un merito riconosciuto anche da Ziberna, che plaude all’iniziativa dei due Kulturni dom, «grazie alla quale le persone che arrivano in questo posto hanno gli strumenti per sapere che è accaduto qualcosa». Per il sindaco di Gorizia, infatti, «il nostro territorio vince se riusciamo a emozionare fornendo la giusta narrazione».

Spiega sempre Ziberna: «Anche senza opere come la Gioconda, possiamo comunque suscitare emozioni raccontando storie che altri non possono aver vissuto. Siete riusciti a fare in modo che anche una pietra abbia una propria narrazione e per questo le nostre amministrazioni, quella di Gorizia e quella di Nova Gorica, continueranno a sostenervi, anche attraverso il Gect». Gli fa eco Turel, che sembra quasi affidarsi alla cabala ritenendo il sette un numero magico: «In sette anni sono giunti qui turisti da settanta paesi, ed è proprio partendo da questo centro culturale, in piazza della Transalpina, che si sta per arrivare alla Capitale europea della cultura del 2025».

Il primo cittadino di Nova Gorica afferma che «proprio questa piazza sarà il luogo principale degli eventi di Go! 2025, che rappresenterà un ulteriore passo avanti per una collaborazione più stretta ed efficace per il futuro». Komel coglie l’occasione per lanciare un appello ai due sindaci presenti: «Si sviluppino due ulteriori infopoint in vista del 2025, perché anche i centri di Gorizia e di Nova Gorica ne avranno bisogno». Per il direttore del centro culturale goriziano, infatti, «il 2025, ormai alle porte, costituirà un capitale che non dovrà essere disperso».

Un capitale culturale il cui patrimonio viene messo in vetrina proprio da luoghi come il centro gestito dal Kit. A dimostrazione di ciò, per festeggiare il proprio compleanno il centro ha organizzato anche due visite guidate alla mostra permanente sulla Ferrovia Transalpina (Bohinjska proga): una in lingua slovena e curata da Matjaž Marušič, l’altra in italiano, a cura di Alessandro Puhali.

Foto Daniele Tibaldi

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