L'INIZIATIVA
L’Internet of Things arriva in Biblioteca a Staranzano: progetto pilota per monitorare quadro energetico e strutturale dell’edificio

La realizzazione non prevede oneri finanziari e operativi per il Comune. Nel ruolo di interlocuzione politica l'assessore Russi e il Gruppo territoriale di Gorizia del M5s.
Sarà la Biblioteca Comunale di Staranzano l’edificio scelto per un progetto pilota – sembrerebbe il secondo del genere in tutta Italia – legato al monitoraggio in tempo reale del quadro energetico e strutturale attraverso l’Internet of Things.
La notizia giunge a seguito dell’approvazione in giunta, il giorno 4 settembre, della proposta – presentata dall’assessore all’ambiente Roberta Russi - di collaborazione con Dpea (Dynamic Predictive Engineering Analytics) Srl, startup friulana inserita nel contesto del "Polo Tecnologico" di Pordenone. Il progetto della società prevede l’installazione gratuita all’interno dell’edifico di sensori in grado di rilevare costantemente i consumi energetici, il comfort interno dell’edificio, le dispersioni e le condizioni dei suoi impianti.
I dati così raccolti, spiega il sindaco di Staranzano Marco Fragiacomo, «verranno immessi online grazie allo strumento gateway e, utilizzando sofisticati software di simulazione che coinvolgono anche meccanismi d’intelligenza artificiale, si potrà a ere una valutazione dinamica nel tempo della situazione dal punto di vista energetico dell’immobile».
Si giungerà così, si legge nella delibera di giunta, alla «creazione del primo gemello digitale di un edificio pubblico comunale», con l’obiettivo – prosegue Fragiacomo - di «studiare e capire come intervenire con progetti di riqualificazione e manutenzione predittiva in futuro sull’edificio della Biblioteca, uno stabile abbastanza datato che sarà da ristrutturare in futuro in funzione di un efficientamento energetico».
Niente oneri finanziari e operativi, inoltre, per il Comune: «Installazione, configurazione e manutenzione dei sensori e del gateway dati saranno a completo carico di Dpea srl», specifica la delibera. L’Ente riceverà le credenziali per l’accesso diretto alla piattaforma di gestione e monitoraggio, affinché i responsabili tecnici abbiano piena autonomia nella consultazione delle informazioni. La partenza del progetto pilota è prevista per fine ottobre, la durata sarà compresa indicativamente fra gli 8 e i 12 mesi.
Parte attiva a livello di interlocuzione con l’amministrazione staranzanese è stato il Gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle di Gorizia. A riferirne è Marco Piemonte, attivatosi come “mediatore” tra i soggetti per portare l’assessore Russi e successivamente l’Ente a conoscenza della proposta: «Il progetto anticipa di fatto gli obblighi europei legati ai Passaporti di Ristrutturazione e alla normativa europea Epbd per la riduzione delle emissioni climalteranti e prepara il territorio a una gestione più sostenibile e trasparente degli edifici pubblici. Staranzano si propone così come modello di innovazione digitale a servizio dei cittadini, dimostrando che tradizione e futuro possono camminare insieme».
Il progetto fin qui presentato «corrisponde agli interessi delle politiche comunali anche per quanto concerne il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (Paesc)», aggiunge Fragiacomo: ciò è riportato anche nella delibera del 4 settembre, dove si apprende che il Piano, «approvato nel 2023, prevede la valorizzazione e la sostenibilità del patrimonio edilizio pubblico» nell'ottica di un'evoluzione futura verso il risparmio energetico.
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