LA POSIZIONE
Incentivi auto 2025, Bandelj punta il dito: «Provincia di Gorizia ignorata»

Il consigliere comunale in quota Ssk segnala l'esclusione dell'intero territorio dai nuovi incentivi per veicoli a basso impatto ambientale. Urgenza su criteri più equi per le aree meno urbanizzate.
Con l’inizio del 2025, il governo italiano ha annunciato nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, con l’obiettivo di promuovere la mobilità sostenibile e ridurre le emissioni di CO₂. Tuttavia, queste agevolazioni non saranno accessibili per molti territori, tra cui l’intera provincia di Gorizia.
A sollevare il problema è il consigliere comunale di Gorizia di Slovenska skupnost, Walter Bandelj, che ha diffuso un comunicato nel quale sottolinea: «Sembra come se non esistessero pendolari nella provincia di Gorizia».
Il principale motivo dell’esclusione riguarda la collocazione geografica all’interno delle Aree Funzionali Urbane (FUA), definite nel 2011 per favorire interventi nelle aree con maggiore concentrazione di traffico e di esigenze di mobilità sostenibile. Le FUA comprendono città e territori circostanti, considerando le relazioni economiche e funzionali che li legano, andando oltre i confini amministrativi dei singoli comuni. Questo approccio permette di comprendere meglio l’organizzazione e l’interazione delle aree urbane, ma lascia fuori molti comuni più piccoli o meno densamente popolati.
Nella provincia di Gorizia, nessun comune rientra in questa categoria, rendendo praticamente impossibile per residenti e microimprese locali beneficiare degli incentivi previsti. Secondo Bandelj: «L’assenza di accesso a questi incentivi potrebbe rappresentare un ostacolo per la transizione ecologica della provincia, impedendo a cittadini e aziende di adottare veicoli più sostenibili senza un sostegno economico adeguato».
Tra le motivazioni dell’esclusione si evidenzia che molte aree della provincia presentano traffico e infrastrutture minori rispetto alle grandi città o alle zone urbane più densamente popolate. Tuttavia, Bandelj ricorda che questa disparità penalizza realtà territoriali significative: «Sarebbe auspicabile che future revisioni dei parametri tengano conto delle peculiarità territoriali, offrendo strumenti di incentivazione più equi e inclusivi anche per le aree meno urbanizzate».
La denuncia del consigliere evidenzia come le agevolazioni statali, pur progettate per favorire la mobilità sostenibile, rischiano di diventare privilegio esclusivo delle grandi città, lasciando ai comuni più piccoli l’onere di una transizione ecologica senza sostegno concreto.
Foto SSO
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