Grado, Legambiente e La Rosa dei Venti scoprono una discarica a cielo aperto a Portobuso

Grado, Legambiente e La Rosa dei Venti scoprono una discarica a cielo aperto a Portobuso

L’INIZIATIVA

Grado, Legambiente e La Rosa dei Venti scoprono una discarica a cielo aperto a Portobuso

Di Redazione • Pubblicato il 07 Ott 2025
Copertina per Grado, Legambiente e La Rosa dei Venti scoprono una discarica a cielo aperto a Portobuso

Oltre 30 i sacchi di rifiuti raccolti, da una batteria d’auto e decine di bottiglie. Scatta l’allarme microplastiche nella laguna.

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Una spiacevole sorpresa ha atteso i volontari di Legambiente e i numerosi soci della associazione nautica “La Rosa dei venti” nella mattinata di sabato 4 ottobre a Portobuso: una grande quantità di rifiuti, in buona parte portati dalle correnti e restituiti dal mare agli esseri umani, ma anche molti rifiuti, in genere ingombranti, abbandonati in una vera e propria discarica a cielo aperto.

Quel che è peggio, gli infiniti oggetti di plastica, accumulati evidentemente da molti anni, si sbriciolano molto facilmente, diffondendo in numero esponenziale frammenti di microplastiche che, attraverso la catena alimentare, entrano nell’organismo umano - come ampiamente dimostrato dagli studi scientifici - causando danni, in particolare all’apparato cardiovascolare e neurologico.

Tra le rocce della massicciata che costituisce l’arginatura del cordone litoraneo, i volontari hanno trovato ogni sorta di rifiuto plastico: taniche, bottiglie, sacchetti di ogni tipo, cassette di polistirolo, accendini, imbottiture di mobilio, calze per la coltivazione dei mitili, penne, boccette di farmaci.

A fine mattina, tutti i rifiuti raccolti, oltre 30 sacchi, una batteria di automobile, due contenitori da 20 litri di bottiglie di vetro sono stati caricati a bordo delle imbarcazioni dei soci della Rosa dei venti e depositati poi a Grado in un luogo concordato con Isambiente. La società collabora con Legambiente per lo smaltimento dei rifiuti raccolti negli otto eventi “Puliamo il Mondo” organizzati dal circolo “Ignazio Zanutto” di Legambiente in vari Comuni del Goriziano.

Nei prossimi giorni Legambiente segnalerà la situazione di degrado al Sindaco di Grado, con l’invito ad affrontare il problema, organizzando e coordinando, insieme a Legambiente, una “task force” di volontari per restituire dignità a questo ambiente lagunare, che ricordiamo, fa parte della Rete “Natura 2000”, ovvero la Rete di aree dell’Unione Europea prioritarie per valore naturalistico e per la tutela della biodiversità. 

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