Fino al 10 agosto
Gradisca ospita una mostra sulla nobile famiglia dei Formentini, protagonisti della storia e della diplomazia imperiale

Allestita nell’atrio del municipio, l’esposizione ripercorre il ruolo politico e religioso dei Formentini tra il XVI e il XVII secolo, tra la Corte Imperiale, l’Ordine Teutonico e il Patriarcato di Aquileia.
Inaugurata a Gradisca d’Isonzo la mostra sui nobili Formentini. L’esposizione è allestita nell'atrio del Municipio. È stata inaugurata alla presenza del sindaco Alessandro Pagotto, del vicesindaco Enzo Boscarol, del presidente dell’Associazione Culturale “Musei Formentini della Vita Rurale”, Michele Formentini e del curatore Stefano Cosma. Il ruolo politico e diplomatico che i Formentini ebbero con la Corte Imperiale, con il Patriarcato di Aquileia e con l’Ordine Teutonico, ma anche con la città di Gradisca. È quanto documenta la mostra che è stata inaugurata oggi alle ore 11.30, nell'atrio di Palazzo Torriani, sede del Comune di Gradisca.
L'esposizione, che rientra nel progetto “I Formentini tra XVI e XVII secolo: ruoli politici e religiosi nell’Ordine Teutonico e nel Patriarcato di Aquileia, fra Gorizia, Lubiana e la Corte viennese”, organizzato dall’Associazione Culturale Musei Formentini della Vita Rurale Onlus, sarà visitabile fino a domenica 10 agosto, con ingresso gratuito. Composta da dieci pannelli in italiano ed altrettanti in tedesco, con descrizioni e immagini che ripercorrono le vicende di una delle famiglie storiche della nobiltà friulana, l’esposizione rende omaggio ai personaggi più rilevanti - Leonardo, Francesco e Giuseppe Formentini -, in un percorso tra intriganti aspetti diplomatici e religiosi che racconta la presenza dell’aristocrazia locale a Corte e nell’Ordine Teutonico, la storia e le memorie dell'epoca.
Sia Leonardo che Francesco furono a capo di commende, fra cui Precenicco, e baliaggi dell'Ordine Teutonico ed ebbero relazioni e corrispondenze con Imperatori e arciduchi. Inoltre, Francesco Formentini, dal 1592 fino al 1613, fu proprio Capitano di Gradisca che amministrò con rigore, difendendone gli Statuti e le prerogative, spesso in contrasto con gli Stati Provinciali goriziani. I ritratti di Francesco e di Leonardo andarono distrutti durante la Grande Guerra, ma fortunatamente nel 1895 Giuseppe Caprin, per il suo libro "Alpi Giulie", fece fare delle copie ad acquerello dall'artista triestino Giulio De Franceschi. Il loro cugino Giuseppe Formentini fu, invece, arcidiacono di Gorizia (1594-1597) e Vicario imperiale presso il Patriarca di Aquileia. Un aspetto mai studiato in passato, a cui è dedicato un pannello, è il ruolo avuto dalle donne Formentini a Corte.
La prima di queste fu la baronessa Anna Maria Formentini, nata von Rohrbach, che fu maggiordoma maggiore dell’imperatrice Eleonora Gonzaga (1622-1625). Anche le figlie furono damigelle d'onore, mentre altre entrarono nell'Ordine delle Dame della Croce Stellata, istituito nel 1668 dall'imperatrice. Inquadrando il qrcode riprodotto sui pannelli è possibile ascoltare 10 podcast (www.topvoice.it/formentini/). Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, con i fondi per la divulgazione umanistica, e fra i partner annovera il Comune di Gorizia, il Comune di Gradisca, la Fondazione Aquileia e l’Accademia Jaufrè Rudel. I pannelli, già esposti a Gorizia e al Museo della Civiltà Contadina del Friuli Imperiale di Aiello, saranno prossimamente portati negli spazi della Fondazione Aquileia.
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