Gradisca ospita la 60esima edizione del Gran Premio Noè e rilancia l’Enoteca Serenissima

Gradisca ospita la 60esima edizione del Gran Premio Noè e rilancia l’Enoteca Serenissima

LA RASSEGNA DEL VINO

Gradisca ospita la 60esima edizione del Gran Premio Noè e rilancia l’Enoteca Serenissima

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 27 Nov 2025
Copertina per Gradisca ospita la 60esima edizione del Gran Premio Noè e rilancia l’Enoteca Serenissima

Sarà un'edizione speciale che prevede interessanti degustazioni e conferenze a tema. Le opere degli artisti di Go! 2025 resteranno esposte fino a sabato 29 novembre.

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La metafora cristiana della vite che simboleggia Gesù e dei tralci che rappresentano i credenti non poteva che rinviare al Patriarca Noè, che dopo il Diluvio Universale piantò una vigna e iniziò a produrre vino. Come i viticoltori della nostra terra, che nel vino affondano le proprie radici. È stata inaugurata nella serata di ieri – 26 novembre – la 60esima edizione del Gran Premio Noè di Gradisca d’Isonzo, che in quest’edizione speciale si svolgerà fino a sabato 29 interamente negli ambienti del Palazzo dei Provveditori Veneti. Presente alla cerimonia d’apertura lo stesso assessore regionale alle risorse agroalimentari Stefano Zannier: «Iniziative come quella di oggi devono guardare 'oltre' – rimarca -continuando a rinnovarsi e a trovare nuove modalità per proporre contenuti, senza però perdere il legame con le proprie radici. È fondamentale mantenere saldo il solco tracciato in questi decenni di attività, che ha dato valore al territorio e ai suoi prodotti e che continua a rappresentare un riferimento per chi opera nel settore».

A esprimere la sua soddisfazione lo stesso sindaco di Gradisca Alessandro Pagotto, che ha evidenziato l’importanza di dare impulso ai prodotti del territorio attraverso spazi polifunzionali, intima vocazione del quattrocentesco palazzo. «Questa manifestazione appartiene alla storia di Gradisca – ribadisce - e promuovendo i prodotti vitivinicoli consente la crescita produttiva e tutela la nostra identità, oltre che quella dell’intera regione». A portare i suoi saluti è stato poi il primo cittadino di Gorizia Rodolfo Ziberna, che ha sottolineato il legame fra radici storiche e produttività: «Se l’omaggio alle autorità in visita a Gorizia è rappresentato da una bottiglia di vino di Gorizia e una di Nova Gorica, appare chiaro come il vino non solo rappresenti un prodotto tipico, ma una peculiarità che da secoli - de facto e de iure - affonda le radici nella storia del nostro territorio. Valorizzare ciò che appartiene alla Capitale Europea della Cultura non poteva che suscitare la vivace collaborazione da parte del Gect e del nostro comune».

Una struttura rinascimentale un tempo sede dell’Enoteca Serenissima, quella fondata dall’intuizione di Bruno Patuna, Marino Di Bert e Giulio Portelli negli anni Sessanta. Che portò a rilanciare il Palazzo trasformandolo in sede dell’Enoteca regionale, la seconda in Italia dopo quella fondata qualche anno prima a Siena. «Grazie all’allora Azienda autonoma di turismo e soggiorno presieduta da Portelli e diretta da Patuna – interviene il giornalista Stefano Cosma - con il supporto dell’allora sindaco Di Bert, l’Enoteca rimase attiva per anni come un locale in cui degustare vini regionali». A gestirla negli anni Settanta fu anche il giovane Silvio Jermann, oggi rinomato vignaiolo “visionario”. «Sono lieto che quest’edizione si svolga nel cuore di Gradisca – riprende Pagotto – una città, la nostra, che è punto d’incontro fra Collio, Carso e Isonzo: crocevia di tradizioni, culture e prodotti del territorio. Per questo intendiamo rilanciare lo spazio dell’Enoteca, così che torni a essere un punto di riferimento per il mondo vinicolo e la promozione dei nostri prodotti e al contempo spazio culturale in grado di calamitare la comunità».

Di qui il coinvolgimento delle istituzioni e il dialogo con Go! 2025 con una mostra di artisti in sintonia con il Gect, inaugurata dopo i saluti istituzionali. «Ringrazio il comune di Gradisca per averci concesso questo spazio – prende la parola la direttrice del Gect Go Romina Kocina – con cui concediamo una vetrina anche agli artisti dell’area “borderless”». A esporre non sono solo autori di Gorizia e Nova Gorica, ma anche firme di cittadine come Grado, dove lavora la pittrice di origine coreana Sun Hi Moon. «La scelta di sfruttare questo palazzo in disuso per valorizzarlo - riflette - è l’idea stessa sviluppata dalla Capitale Europea, e il comune di Gradisca ha colto pienamente il senso di questo dialogo». Uno spazio per anni gestito anche da Cosma, che nel raccontare la storia del Premio ha ricordato con nostalgia i fasti di un tempo: «C’erano cene, abbinamenti di vini con prodotti tipici come il prosciutto San Daniele e montasio, come accadrà per quest’edizione. Una formula andata avanti fino ai primi anni del 2000. Poi – prosegue - l’enoteca non ebbe più una gestione comunale e le aziende autonome di soggiorno e turismo vennero soppresse». Affidate ad A.I.S. e Uni.Doc Fvg le degustazioni “alla cieca” di vini alcolici e dealcolati in programma per giovedì 27, con intervento del presidente di Uni.Doc Marco Rabino e di quello regionale A.I.S. Fvg Renzo Zorzi.

«L’obiettivo – spiega l’assessore al Commercio e attività produttive Paola Coccolo - è ricordare la nascita del premio e la figura del suo promotore, Bruno Patuna, che diede vita a una struttura organizzativa simile a quella dei concorsi di vini. Cercando i giurati in Italia e andando a fare personalmente le campionature». Sua fu anche l’iniziativa di fondare la Galleria Spazzapan, oggi di proprietà Erpac. «L’ente ci ha organizzato la mostra di Zigaina – precisa - ma una mostra su quest’autore venne promossa e organizzata da Patuna già nel 1973». Fra gli ospiti che vennero in visita ci furono anche lo scrittore e regista Pierpaolo Pasolini e l’attrice Alida Valli. Dopo la storia della statuetta del Noè realizzata dallo scultore di Sagrado Adriano Visintin, Cosma approfondirà i sessant’anni di Premio nella mattina di sabato 29 novembre, mentre la giornata di venerdì vedrà la partecipazione dell’Istituto agrario “Brignoli”. «Dedicheremo una giornata alla realtà gradiscana incentrata sul vino – prosegue l’assessore - e in particolare all’Istituto agrario “Brignoli”, che ha anche un’azienda agricola vitivinicola. Saranno gli stessi ragazzi e i loro docenti a presentarsi». Una straordinaria kermesse con la quale l’amministrazione auspica che l’Enoteca possa nuovamente «rialzarsi dalle ceneri come la fenice». 

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