Gorizia sale al 32° posto nell’Ecosistema Urbano 2025: bene i rifiuti ma restano criticità su aria e verde

Gorizia sale al 32° posto nell’Ecosistema Urbano 2025: bene i rifiuti ma restano criticità su aria e verde

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Gorizia sale al 32° posto nell’Ecosistema Urbano 2025: bene i rifiuti ma restano criticità su aria e verde

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 28 Ott 2025
Copertina per Gorizia sale al 32° posto nell’Ecosistema Urbano 2025: bene i rifiuti ma restano criticità su aria e verde

Il rapporto di Legambiente e Ambiente Italia premia la città per la raccolta differenziata e l’uso più efficiente del suolo. In calo le piste ciclabili e consumo d’acqua in aumento. Il commento del sodalizio locale.

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Gorizia guadagna sei posizioni nella classifica nazionale dell’Ecosistema Urbano 2025, passando dal 38° al 32° posto tra i 106 capoluoghi di provincia italiani. A pesare sul risultato positivo è stato soprattutto l’aumento della raccolta differenziata, che ha superato la soglia di legge del 65 per cento.

Il rapporto, giunto alla 32ª edizione, è realizzato da Legambiente e Ambiente Italia in collaborazione con Il Sole 24 Ore. Valuta sei macroaree – aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia – attraverso indicatori che misurano il livello di sostenibilità di una città reale rispetto a una ideale. Quest’anno la mobilità ha inciso per il 21 per cento sull’indice complessivo, seguita da aria (19), rifiuti e acque (entrambe 18), ambiente urbano (18) ed energia (6). A Gorizia, come a Udine, è stato inoltre attribuito un bonus del 2 per cento per il recupero delle acque. Sul fronte regionale, Pordenone scende dal quarto al quinto posto, Trieste sale dal trentaduesimo al ventiquattresimo e Udine arretra fino al cinquantesimo.

La situazione ambientale nel dettaglio

Per quanto riguarda la qualità dell’aria, Gorizia registra 17 microgrammi per metro cubo di biossido di azoto (NO₂), in leggero peggioramento ma comunque sotto il limite fissato dalla Direttiva europea 2024/2881, che prevede 20 microgrammi. Restano stabili i valori di PM10 e PM2,5, con quest’ultimo che conferma il miglioramento già segnalato nel 2023 (da 14 a 12 microgrammi), pur restando sopra l’obiettivo raccomandato dall’OMS di 5 microgrammi. Crescono invece i giorni di sforamento dell’ozono, saliti da 31 a 38 nell’ultimo anno. 

Sul versante delle acque, il consumo pro capite giornaliero è aumentato da 145 a 150 litri, mentre la dispersione resta stabile al 34,5 per cento, leggermente sopra la media regionale. I dati sui rifiuti evidenziano un aumento della produzione pro capite da 496 a 500 chili all’anno, ancora lontani dall’obiettivo ideale di un chilo al giorno, ma la raccolta differenziata cresce dal 61,8 al 67 per cento, superando la soglia di legge. Nel trasporto pubblico si registra un lieve incremento dei passeggeri, a fronte di un’offerta stabile. Il tasso di motorizzazione resta però elevato, con 69 veicoli ogni 100 abitanti.

Le piste ciclabili segnano un piccolo progresso: l’indice dei metri equivalenti per 100 abitanti passa da 8,95 a 9,02, sopra la media nazionale di 10,39 metri equivalenti, mentre i metri lineari complessivi – esclusi i percorsi nel verde – si attestano a 44,4 per 100 abitanti. Restano invariati i valori relativi a isole pedonali e ZTL, pari a 293,5 metri quadrati ogni 100 abitanti. Per il verde urbano, i dati Istat riferiti al 2023 indicano 138,2 metri quadrati per abitante, ma il numero di alberi per 100 abitanti è sceso da 60 a 25 a causa del passaggio da stime a conteggi effettivi, ritenuto comunque più realistico.In crescita la produzione di energia rinnovabile: la potenza installata è passata da 9,04 a 12,62 kilowatt ogni mille abitanti, avvicinandosi alla media regionale di 13,68. Migliora anche l’uso del suolo: la variazione di superficie urbanizzata nel quinquennio 2018-2023 è scesa da 8,6 a 3,6 metri quadrati per abitante.

Le osservazioni di Legambiente Gorizia

«Gorizia resta una città giardino, ma serve una gestione più attenta del suo patrimonio verde – osserva Legambiente Gorizia APS –. Nonostante i dati confortanti, pesa l’assenza di un Piano e di un Regolamento del Verde, che consente ancora comportamenti poco virtuosi nella manutenzione di alberi e spazi naturali, sia da parte dei privati che dell’amministrazione comunale». L’associazione sottolinea «gli episodi di abbattimenti e interventi invasivi su aree di valore ambientale», citando come esempi «i bagolari rimossi nel piazzale della stazione, le modifiche al Parco Basaglia, l’abbattimento di platani nei Giardini pubblici e il rischio di nuovi tagli nell’area dell’ex ospedale civile».

Sul fronte energetico, Legambiente guarda con attenzione al Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) in fase di elaborazione da parte del Comune con il supporto dell’Agenzia regionale per l’Energia. «Ci auguriamo che il PAESC riesca a sensibilizzare istituzioni e cittadini sull’importanza di potenziare il verde urbano, fondamentale per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e delle ondate di calore sempre più frequenti». Pur riconoscendo il miglioramento di Gorizia nella classifica nazionale, l’associazione evidenzia che «c’è ancora molto da fare, soprattutto nella riduzione delle emissioni climalteranti e nella promozione della mobilità sostenibile». 

Infine, Legambiente ricorda che «le nuove direttive europee sulla qualità dell’aria e le linee guida OMS fissano obiettivi più stringenti da raggiungere entro il 2030, che richiederanno uno sforzo congiunto anche con le autorità slovene per affrontare i problemi ambientali transfrontalieri». «Le sfide per migliorare la qualità e la resilienza urbana – conclude l’associazione – sono complesse, ma realizzabili se l’amministrazione e la comunità sapranno agire insieme per una Gorizia più verde, sostenibile e pronta al futuro».

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