Gorizia, la Sagra di San Rocco taglia il nastro per la 525esima edizione: «Momento importante per la città»

Gorizia, la Sagra di San Rocco taglia il nastro per la 525esima edizione: «Momento importante per la città»

La festa

Gorizia, la Sagra di San Rocco taglia il nastro per la 525esima edizione: «Momento importante per la città»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 08 Ago 2025
Copertina per Gorizia, la Sagra di San Rocco taglia il nastro per la 525esima edizione: «Momento importante per la città»

Festa per l'apertura che ritorna con il calesse, i danzerini e la banda. Il presidente Feresin, «lavoro instancabile dei volontari».

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Una festa di paese, in piazza, anche se in uno dei punti nevralgici di quella che, in tandem con Nova Gorica, è per questo 2025 Capitale Europea della Cultura: Gorizia ha dato avvio, dunque, alla 525esima Sagra di San Rocco nel cuore del ‘borc dai ufiei’.

Le donne in tabin, il vestito tradizionale del Borgo, hanno assistito assieme al Gruppo Folcloristico Santa Gorizia che ha aperto i festeggiamenti prima del taglio del nastro con le danze popolari al momento dell’avvio della Sagra. Così, tra le note della Banda della Società Filarmonica Giuseppe Verdi di Ronchi dei Legionari, il presidente del Centro per la Conservazione e Valorizzazione delle tradizioni popolari di Borgo San Rocco, Vanni Feresin, ha ricordato il valore fondamentale del gesto tradizionale dell’assaggio del vino ma anche del ripristino del giro in calesse in città per annunciare l’avvio della festa. A stappare le bottiglie per il brindisi l’ex presidente Laura Madriz che ha anche festeggiato il proprio compleanno nella stessa giornata.

«Sono più di cento i volontari che animano la nostra sagra praticamente tutto il giorno – così Feresin – e questa è la nostra forza, a loro il nostro grazie. Il nostro è un appuntamento che ormai è oltre che tradizionale anche richiamo da fuori comune, dall’intero territorio». «Siamo tornati a qualcosa che sembrava scontata, al rapporto umano», gli ha fatto eco il sindaco, Rodolfo Ziberna. «Questa è una bellissima festa, oltre a essere la più antica della regione, che sa riunire le persone attorno alla tradizione». Accanto a lui l’assessore al decentramento, Maurizio Negro, e il consigliere comunale Andrea Tomasella. Fondamentale il sostegno economico della Cassa Rurale Fvg, presente con il vicedirettore generale Loris Bernardis e il direttore delle filiali di Gorizia (San Rocco e Straccis), Marco Persig.

«Qui nel 1500 c’era una Contea Autonoma, ma da quell’anno la sagra è stata sospesa solo per l’arrivo di Napoleone a Gorizia e durante le dure guerre mondiali», ha sottolineato monsignor Arnaldo Greco che ha impartito la benedizione rappresentando l’unità pastorale Porta Aperta. «Il giorno di San Rocco era tradizionalmente giornata di preghiera ma il 17 e il 18 c’era la grande festa. La Sagra è motivo di incontro, di servizio, di volontariato, di vita insieme», così monsignor Greco che ha scherzosamente ripreso il modo di dire tipico della partenza del Perdon di Barbana a Grado: «San Rocco, Avanti!». Così, oggi pomeriggio, 8 agosto, ha preso avvio la 525esima edizione della Sagra di San Rocco.

Il cuore della sagra pulsa ogni sera con gruppi musicali diversi: sabato 9 agosto saliranno sul palco gli “Oasi”, domenica 10 si ballerà con l’orchestra “Fantasy” nella magica notte di San Lorenzo, mentre lunedì 11 toccherà ai “Mediterranea Music Group”, protagonisti anche giovedì 14. Martedì 12 sarà la volta di “DJ Zippo”, mercoledì 13 torneranno i “Fantasy”, venerdì 15 per Ferragosto spazio al rock dei “Crazy Uncle”, mentre domenica 17 la chiusura sarà affidata a “Renè e la sua orchestra”.

Domenica 10, alle 16, si svolgerà uno dei momenti più attesi: la 50ª edizione della “Gara dai Scampanotadôrs”, competizione tra squadre provenienti dal Goriziano, dal Friuli e dalla Slovenia, che si sfideranno sulla torre campanaria di San Rocco a colpi di tecnica e tradizione. Dopo la gara ci sarà anche spazio per la tradizionale rassegna libera.

Non mancheranno anche quest’anno gli “Incontri sotto l’albero”, con tre appuntamenti culturali in programma alle 18. Lunedì 11 Antonella Gallarotti e Benedetto Kosič presenteranno il libro “111 luoghi da scoprire”, martedì 12 Marco Plesnicar e Ivan Portelli racconteranno la storia della profuganza a Wagna durante la Grande Guerra, mentre giovedì 14 Roberto Zottar interverrà sul tema “Gorizia Capitale Europea della Cucina”. Per i più piccoli, mercoledì 13 alle 16 ci sarà il laboratorio di pasticceria creativa “Manine in pasta”, a cura de “L’Oca Golosa”, su prenotazione. Immancabile il tradizionale appuntamento con la beneficenza: sono previste tre tombole da 3mila euro ciascuna, in programma lunedì 11, giovedì 14 e sabato 16 agosto.

Proprio sabato 16 si celebrerà la festa patronale di San Rocco, con la messa cantata delle 10.30 concelebrata dai parroci della città, la consegna del premio “Mattone su Mattone” e il pranzo comunitario su prenotazione. La serata sarà impreziosita dalla degustazione del celebre “strucolo” in strazza”, dolce tipico della sagra.

La giornata conclusiva di domenica 17 proporrà alle 17.30, nella Sala Incontro, lo spettacolo multilingue “Suns di peraulis”, dedicato alla poesia friulana, con la partecipazione del gruppo “Dramsan”, Matej Tratnik, Jani Kovačič, Antonella Gallarotti e Vanni Feresin.

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