LA NOVITÀ
Gorizia, ritorna la guida per scoprire la città e il territorio in sette lingue

Presentata la ristampa dell’opera del 2017 curata da Vanni Feresin. A corollario una serie di passeggiate e un gioco da tavolo sulla Contea che uscirà a novembre.
Sarà disponibile negli infopoint, nei musei e a breve anche nelle librerie: è la ristampa della guida in sette lingue realizzata nel 2017 dal Centro per la Conservazione e Valorizzazione delle tradizioni popolari di Borgo San Rocco, a Gorizia, e resa nuovamente disponibile al pubblico nell’anno della Capitale Europea della Cultura grazie a un importante contributo regionale in preparazione a Go! 2025. Il Centro Tradizioni, dunque, grazie al progetto “La Contea di Gorizia: crocevia e cerniera tra i popoli. Percorsi culturali”, finanziato dalla Regione nell’ambito delle iniziative per Go! 2025, ha avviato una serie di iniziative, tra cui la ristampa della guida che propone alcuni itinerari per la città e per il territorio del Goriziano in italiano, inglese, sloveno, tedesco, francese, spagnolo e friulano.
Contestualmente, il Centro ha lanciato una serie di passeggiate tematiche che saranno fruibili, grazie alla collaborazione del professor Giulio Zanette, anche in inglese, tedesco, francese, spagnolo, portoghese e rumeno a richiesta. La prima passeggiata è prevista il 15 luglio.
Le iniziative, che si concluderanno a novembre con la presentazione del nuovo e originale gioco da tavolo in italiano, sloveno e friulano, sono state presentate questa mattina, 14 luglio, nella Sala Bianca del Municipio di Gorizia alla presenza dell’assessore alla cultura, Fabrizio Oreti, e del presidente della V commissione regionale alla cultura, Diego Bernardis.
«Va dato merito al Centro Tradizioni e a Vanni perché la guida in sette lingue esisteva già nel 2017. Siete stati precursori per far conoscere i vari gioielli che Gorizia e il suo territorio possono esprimere e proporre. Questo dimostra che esiste un orgoglio goriziano che sta uscendo con Go! 2025», ha ribadito l’assessore. «Gorizia negli otto anni è cambiata molto in meglio e non è la stessa Gorizia di prima. Il feedback che ricevo per le proposte del centro ci dimostra amore per la città e per il territorio. Questi – ha concluso indicando la nuova ristampa – sono volumi che resteranno come eredità della capitale europea della cultura e lasceranno una città turistica e culturale».
Per il presidente del Centro, Vanni Feresin, si tratta di un prosieguo «con una serie di lavori tra cui Gustâ Gurizan, perché cibo è anche cultura, ma anche il concorso Balconi Fioriti in collaborazione con Nova Gorica e le varie passeggiate serali». La guida, che è stata aggiornata a marzo 2025, contiene anche indicazioni per ristorazione e pernottamento in loco, toccando alcune località come il Preval a Mossa e arrivando fino a Gradisca d’Isonzo.
Presenti anche alcuni partner, come la Pro Loco Fogliano Redipuglia che “da 19 anni propone a luglio Luci & Ombre sul Carso della Grande Guerra di cui dieci con il sostegno della Regione», così la presidente, Marta Lollis, che ha sottolineato come nell’edizione 2025 una serata sia stata organizzata in collaborazione con il Centro Tradizioni e finanziata proprio dal progetto inserito in Go! 2025. «Avremo ancora due appuntamenti il 17 luglio e il 24 luglio».
Fabiana Vidoz ha ricordato per l’associazione Qui Altrove come la «cospicua collaborazione con il Centro Tradizioni ha portato alla realizzazione di un’opera diffusa con i ragazzi delle residenze artistiche, “Il mostro di Cocevia”» e altre ottime iniziative. «È necessario fare rete tra le varie associazioni perché solo così si può creare qualcosa id nuovo per il nostro territorio». Tra i partner figurano anche il Centro studi politici economici e sociali “sen. Antonio Rizzatti” con la rivista Nuova Iniziativa Isontina e Il Goriziano.
Il presidente della V commissione regionale, Diego Bernardis, si è detto soddisfatto ritenendo che «è doveroso che la Regione sostenga questo tipo di iniziative. Ricordo sette anni fa quando venne presentata questa guida e un plauso a chi l’ha creata perché continua a essere qualcosa di pratico e agevole. Scelta azzeccata, tra l’altro, il non utilizzare fotografie bensì i disegni di Aretha Battistutta. Era grande allora e lo è ancor più azzeccata adesso», ha concluso.
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