Gorizia, Legambiente accende i riflettori sull’inquinamento acustico della città

Gorizia, Legambiente accende i riflettori sull’inquinamento acustico della città

L’APPROFONDIMENTO

Gorizia, Legambiente accende i riflettori sull’inquinamento acustico della città

Di Redazione • Pubblicato il 05 Nov 2025
Copertina per Gorizia, Legambiente accende i riflettori sull’inquinamento acustico della città

Durante l’incontro organizzato per conoscere meglio il fenomeno, esperti e cittadini hanno discusso di normative, criticità locali e impatti del rumore sulla salute.

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Lo scorso venerdì 21 Ottobre Legambiente Gorizia APS ha organizzato un incontro rivolto a tutta la cittadinanza per discutere sul tema dell’inquinamento acustico. Si ritiene infatti che si tratti di un problema che tocca gran parte della popolazione, anche se non tutti sono consapevoli della sua gravità. Obiettivi dell’incontro sono stati quelli di fornire informazioni sulla normativa, sulle sue applicazioni a livello locale per la sua possibile riduzione, su come aumentare la consapevolezza della cittadinanza in merito, sull’impatto del rumore in ambiente abitativo e delle conseguenze sulla salute umana.

Dopo un breve saluto della Presidente del circolo di Gorizia, Anna Maria Tomasich, Claudio Macrini membro del consiglio direttivo di Legambiente ha introdotto l’argomento, ed ha ribadito la rilevanza del problema, testimoniata anche dalla presenza di un numeroso e interessato pubblico costituito sia da abitanti di Gorizia, sia di persone proveniente dall’hinterland goriziano che dal resto della Regione, ciò ad ulteriore riprova di come la problematica sia pervasiva e presente ovunque, a volte anche con aspetti molto impattanti sulla salute di chi è esposto.

Successivamente, è stata la volta dell’architetto Giovanni Farolfi, tecnico specializzato in acustica ed autore di numerosi PCCA nel territorio regionale, che ha illustrato il vigente Piano Comunale di Classificazione Acustica di Gorizia, sottolineando come a distanza di 5 anni dall’adozione, siano tuttora mancanti dei documenti fondamentali che devono obbligatoriamente accompagnare ed integrare il PCCA stesso come il Regolamento per lo svolgimento per le attività rumorose in deroga, la mappatura delle aree di possibile svolgimento di tali attività derogate, ed ancora le previste Relazioni biennali sullo stato acustico della città per finire con il Piano di Risanamento Acustico da promulgare per risolvere questioni annose quale ad esempio quella al confine dell’area industriale di Gorizia con l’area abitativa del Comune di Savogna d’Isonzo, o ancora l’area golenale del fiume Isonzo, classificata industriale o ancora l’edificio ospitante il presente incontro, la Biblioteca della Comunità Slovena limitrofa ai Giardini Pubblici, entrambi da inserire a norma di legge almeno nella classe acustica seconda, mentre, come tutto il centro cittadino è stato inserito nella classe quarta, con rilevanti effetti deleteri sulla popolazione come testimoniato da parte di una abitante di Piazza della Vittoria.

Ma a fronte di tale stato di fatto di inadempienze a livello locale, ha quindi preso la parola l’avvocato Francesco Casarella del Centro di Azione Giuridica di Legambiente FVG, il quale ha presentato una panoramica delle norme in materia di inquinamento acustico vigenti a livello nazionale, regionale e comunale con accenni a quelle europee. Ha suggerito, facendo riferimento sia al Codice Penale, articolo Articolo 659 relativo al “Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone”, sia al Codice Civile articolo 844 inerente “le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, la normale tollerabilità” tenendo comunque ben presente l’articolo 9 ma soprattutto all’articolo 41, oggetto di recenti modifiche, per favorire i temi della protezione dell’ambiente e della salute pubblica.

Le criticità emerse sono state commentate dal pubblico presente ed hanno stimolato i rappresentanti di Legambiente, forti anche dei diversi punti di vista esposti nel corso della serata, ad impegnarsi a tutti i livelli dell’Associazione per continuare a tenere viva l’attenzione sulla problematica al fine di un’auspicabile riduzione dell’impatto negativo sulla salute umana di questo subdolo tipo di inquinamento. Per tale motivo, di volta in volta, verranno suggeriti ai vari livelli decisionali della politica, adeguamenti del Piano Regolatore Urbanistico Generale, del Piano del Traffico, del PUMS e di tutti gli altri strumenti urbanistici che migliorino l’abitabilità e vivibilità delle città e conseguentemente la salute della cittadinanza.

Inoltre, verranno ricercate sinergie sia a livello locale che regionale e con i referenti medici dell’ISDE per pretendere una più stretta osservanza delle leggi in vigore da parte delle autorità competenti nei confronti dell’Amministrazione locale, interessando l’Assessorato ambiente e quello alla Sanità regionali ma anche nazionale facendo intervenire la struttura Nazionale di Legambiente sul MASE , sull’ISPRA ed il SNPA

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