L’ATTESA INAUGURAZIONE
Gorizia, conto alla rovescia per GO! Pharus, l’obelisco della cultura transfrontaliera

L’opera, progettata da Celia Stefania Centonze, alta 10 metri e con una pianta quadrata di 2,50 x 2,50 metri, sarà inaugurata sabato 18 ottobre per celebrare la Capitale europea della cultura transfrontaliera e la riqualificazione del piazzale di Casa Rossa.
È scattato il conto alla rovescia per l’inaugurazione di GO! Pharus, l’Obelisco della Cultura, opera d’arte unica, creata in esclusiva per il Comune di Gorizia, volta a suggellare l'importanza della prima Capitale europea della cultura transfrontaliera nell’ambito del progetto di riqualificazione urbana del piazzale di Casa Rossa. Ideato e progettato dalla designer Celia Stefania Centonze, fondatrice dello studio di architettura e interior design Plateam di Milano, e dall'artista Mario Nereo Rotelli, quello che sarà un inno alla vita e alla pace si svelerà al pubblico sabato 18 ottobre alle 18 con una cerimonia che unirà arte, musica e riflessione.
La data scelta è tutt’altro che casuale, visto che l’iniziativa si svolgerà a 50 anni esatti dal giorno di fondazione del FAI Fondo per l’Ambiente Italiano. Data la sua importanza sovranazionale, la presentazione sarà sponsorizzata da Enel e sarà arricchita dalla lectio magistralis del filosofo e scrittore Stefano Zecchi e dal suggestivo concerto del celebre pianista e compositore Roberto Cacciapaglia.
«GO! Pharus sarà uno dei lasciti concreti di GO! 2025, in quanto impreziosirà il piazzale della Casa Rossa, luogo che ha un significato storico per la città e che abbiamo sottoposto a un accurato restyiling. Per questo abbiamo voluto un’opera con una chiara identità e un esplicito messaggio: l’Obelisco della cultura intende essere un invito a superare tutte le divisioni e a guardare al futuro con speranza, puntando sulla forza della collaborazione» spiega il sindaco, Rodolfo Ziberna.
Il profondo valore dell’opera, che ha riscosso anche il convinto apprezzamento del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, è illustrato dalla stessa designer Centonze «Ho voluto creare qualcosa non solo da guardare e ammirare, ma capace di accendere riflessioni sulla cultura come via per il dialogo. GO! Pharus è nato dal desiderio profondo di creare un simbolo di speranza, che parli al cuore delle persone. Un’opera che guarda in alto, ma che affonda le sue radici nel vissuto di una comunità. In un tempo frammentato, ho voluto costruire un faro: non per indicare una sola direzione, ma per illuminare tutte le possibilità di incontro, di ascolto e di pace» conclude.
Tanti i rappresentanti istituzionali la cui presenza è prevista alla cerimonia di inaugurazione sabato 18. Oltre al Sindaco, Rodolfo Ziberna, interverranno l’assessore regionale Sebastiano Callari, il Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone, il Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Sandra Savino, il sindaco di Nova Gorica, Samo Turel, il Ministro e Vice Premier del governo sloveno Matej Arčon, l’ambasciatore italiano in Slovenia, Giuseppe Cavagna, l’ambasciatore sloveno in Italia, Matiaž Longar, la Presidente del FAI regionale, Beatrice Duranti, il Presidente della Fondazione Bambini e Autismo, Davide Del Duca, il Responsabile Sostenibilità di Enel Italia, Nicolò Filippo Rodriguez, e ovviamente la stessa designer Centonze. Alle 19 è prevista la lectio magistralis di Zecchi, seguita dal concerto di Cacciapaglia.
Con una pianta quadrata di 2,50 x 2,50 metri e un’altezza di dieci metri, GO! Pharus avrà una forma slanciata, archetipo di elevazione e connessione tra terra e cielo, rappresentazione della solidità delle radici storiche di Gorizia e della sua proiezione verso un futuro di prosperità e convivenza pacifica. Attraverso l’uso di materiali come il ferro e i vetri cromatizzati, l’obelisco rifletterà e giocherà con la luce, creando un caleidoscopio di colori che trasformerà lo spazio circostante.
Celia Stefania Centonze ha voluto fondere un'attenta ricerca estetica, con il contributo di Marco Nereo Rotelli, che con la sua cifra stilistica dipingerà sei versi di poeti, a un forte impegno sociale. A rendere l’opera ancora più significativa è proprio la collaborazione con la Fondazione Bambini e Autismo di Pordenone, a testimonianza di come la cultura possa essere un veicolo di speranza e unione, abbattendo barriere e creando ponti. Il basamento dell’obelisco ospita un magnifico mosaico realizzato dai giovani della Fondazione, simbolo potente di inclusione e creatività.
Inoltre, l’opera è arricchita dalla poesia, altra forma d'arte che parla un linguaggio universale: sui vetri del manufatto saranno incisi i sopracitati versi di poeti che hanno amato e vissuto il territorio. Questi poeti rappresentano anche quella presenza linguistica che caratterizzava il territorio, in cui si parlava in italiano, friulano, sloveno e tedesco. Ecco la ragione per cui sono stati scelti, oltre a Giuseppe Ungaretti e France Prešeren, anche Celso Macor, Umberto Saba, Carlo Michelstaedter e Franz Korschann.
GO! Pharus sarà quindi un importante tassello a completamento della riqualificazione del piazzale della Casa Rossa, luogo che ha un significato storico per Gorizia e il suo territorio e che recentemente ha cambiato completamente volto. L’opera d’arte rientra nella strategia di sviluppo urbana presentata a corredo della domanda di finanziamento PR FESR 2021 – 2027, intimamente legata alla Capitale Europea della Cultura, nell’ambito degli interventi relativi alle aree urbane caratterizzati da animazione territoriale, interventi infrastrutturali di miglioramento della mobilità e di rigenerazione urbana, come previsto nella strategia di sviluppo urbano integrato sostenibile presentata dal Comune alla Regione.
Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.


Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
