L'ESPOSIZIONE
Gorizia, 15 secoli di storia comune tra Italia e Slovenia nella mostra ‘ll fiume Isonzo e i suoi ponti’

L'esposizione sarà visitabile dal 13 maggio all’8 giugno all’Auditorium di Gorizia. I ponti come simbolo di unione tra le due sponde.
Si è tenuta oggi, 8 maggio, la presentazione della mostra “Il fiume Isonzo e i suoi ponti. Storia, tecnica, architettura, ambiente e paesaggio” che verrà inaugurata ufficialmente martedì 13 maggio alle 18 nella sala espositiva dell’Auditorium della Cultura friulana, all’interno del Palazzo Regionale di Gorizia. In contemporanea è previsto anche l’allestimento della mostra con i medesimi contenuti nella città di Nova Gorica. Alla presentazione ha partecipato anche il vicesindaco Gatta Chiara che ha esposto in generale il progetto.
La mostra, come spiegato da Giorgio Brandolin, coordinatore del progetto, punta a sensibilizzare il pubblico sul delicato rapporto tra ambiente naturale e intervento umano, concentrandosi sul fiume, con il suo valore simbolico, e sui ponti, con la loro rilevanza tecnica, inseriti nel contesto storico del territorio isontino. «Il titolo della mostra è anche lo slogan sulla quale ci siamo basati – ha spiegato Brandolin – e i 5 temi che vengono citati, quindi storia, tecnica, architettura, ambiente e paesaggio, sono anche i caratteri che noi vogliamo rappresentare per ricordare oltre 2000 anni di storia attraverso i ponti, specialmente in un anno importante come questo».
Matej Klanjscek, delegato ai rapporti con la Slovenia, ha spiegato che la mostra, nata nel contesto delle collaborazioni transfrontaliere del 2025, celebra i ponti come simbolo di unione tra le due sponde dell’Isonzo, offrendo una visione completa del fiume, dalla foce alla sorgente. La cooperazione con l’Ordine degli ingegneri sloveni è iniziata subito, consentendo in due mesi di raccogliere materiali e fotografie e di organizzare una mostra itinerante che verrà presentata su entrambi i territori.
Il progetto, appunto, è stato organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Gorizia in collaborazione con la Camera degli Ingegneri slovena che hanno scelto questo tema sia in relazione alla natura sia per il valore simbolico rappresentato dai ponti che consentono il collegamento tra le due diverse sponde, permettendo lo sviluppo di rapporti economici e sociali.
Una tematica importante che è stata sottolineata specialmente da Humar Gorazd, Responsabile della ricerca per l’area slovena, che racconta come «per oltre quindici secoli gli abitanti italiani e sloveni delle due sponde dell’Isonzo abbiano condiviso una storia comune, interrotta solo negli ultimi ottant’anni a causa delle guerre. Questa vicenda viene raccontata attraverso i ponti, simbolo di connessione ma anche di divisione durante i conflitti» ha continuato Gorazd, citando poi alcune date significative della storia dei nostri territori, come quella del 20 marzo 1797, quando Napoleone occupò Gorizia e i suoi abitanti fuggirono in Slovenia, trovando accoglienza lungo l’Isonzo. «Durante la raccolta delle fonti con i nostri colleghi italiani abbiamo trovato un valore aggiunto, quello dei ponti come prime vittime delle guerre ed è per questo che verrà dedicato un capitolo apposito durante la mostra con l’obiettivo di richiamare la pace» conclude Gorazd.
Il progetto è il prodotto del lavoro di più di 40 persone, fra ingeneri italiani e sloveni e collaboratori, e vede la realizzazione di 40 pannelli illustrativi di storia, tecnica, architettura, ambiente, paesaggio di 23 ponti distrutti e ricostruiti sull’Isonzo, di cui 14 in territorio italiano e 9 in quello sloveno. Oltre alla mostra, il progetto prevede anche la realizzazione di un catalogo contenente tutto il materiale prodotto in maniera completa. I pannelli saranno disponibili sia in lingua italiana che in lingua slovena, e nei dépliant, grazie al QR code, sarà possibile ascoltare anche la traduzione inglese. Il tutto richiamerà i colori dell’Isonzo e anche di GO!2025.
Eleuterio Proia, delegato ai rapporti con la Slovenia, ha preso parola aggiungendo che «non ci fermeremo alla mostra ma stiamo cercando di aggiungere la proposta di creare video multimediali che permetteranno di camminare direttamente sui ponti».
L’esposizione resterà aperta fino all’8 giugno all’Auditorium per poi essere esposta nelle scuole e nei comuni della regione anche oltre la conclusione degli eventi di GO!2025. Grazie ad una collaborazione con il Festival èStoria, il 30 e il 31 sarà possibile partecipare alla visita guidata della mostra.
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