Il Giro d’Italia 2025 che abbraccia il confine: la tappa Treviso–Nova Gorica/Gorizia celebra l’unità europea

Il Giro d’Italia 2025 che abbraccia il confine: la tappa Treviso–Nova Gorica/Gorizia celebra l’unità europea

L'evento

Il Giro d’Italia 2025 che abbraccia il confine: la tappa Treviso–Nova Gorica/Gorizia celebra l’unità europea

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 12 Mag 2025
Copertina per Il Giro d’Italia 2025 che abbraccia il confine: la tappa Treviso–Nova Gorica/Gorizia celebra l’unità europea

La 14esima tappa della corsa si concluderà il 24 maggio nelle due città, unite nel nome dello sport. Eventi, simboli e campioni per una giornata che annulla le frontiere.

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La 'frontiera' si tinge di rosa in attesa della carovana del Giro d’Italia, che sabato 24 maggio sarà impegnata nella sua quattordicesima tappa con partenza da Treviso. Un giro particolarmente speciale perché, dopo il Gran premio della Montagna di San Martino (Brda), si concluderà a Gorizia e Nova Gorica nel segno della Capitale europea. In tutto sono 186 i chilometri da percorrere in zone per lo più pianeggianti adatti ai velocisti, con un circuito finale che si snoderà fra Brda, Nova Gorica e Gorizia. 

«I preparativi sono ormai nel pieno delle attività – rimarca il sindaco di Nova Gorica, Samo Turel – e per il 24 maggio prevediamo un inizio dei lavori fin dalle 11». Cornice della conferenza svoltasi stamane, 12 maggio, al Kajak center è stato il fiume Isonzo e il ponte di Salcano, simboli indiscussi di Go!2025 insieme al Castello di Gorizia. «Dal palco installato in Bevkov trg la gara verrà commentata da Ervin Čurlič e trasmessa su maxischermo – aggiunge il primo cittadino di Nova Gorica – mentre fra le 14 e le 15.30 ci saranno anche eventi per bambini con il gruppo Malibu». Tante le attività d’intrattenimento che si susseguiranno dopo l’arrivo dei campioni - atteso fra le 16.30 e le 17 – e culminanti in serata con il concerto gratuito della band italiana The Kolors. Al vincitore della tappa verrà consegnata una rosa di varietà Bourbon dello stesso colore del giro, in riferimento al festival delle rose dell’antico convento di Kostanjevica. 

«La risposta più gradita è stata quella da parte dei bambini della scuola primaria – prosegue Turel – che ci hanno inviato i loro disegni». Oltre ai ristoratori che hanno aderito all’iniziativa di esporre la maglia ufficiale, gli stessi diplomandi degli istituti superiori prenderanno parte al tradizionale ballo all’insegna del colore rosa. Gli spostamenti cittadini saranno garantiti dal trasporto pubblico e dalla mobilità sostenibile, per il quale il sindaco auspica grande adesione anche a sostengo dei favoriti Primož Roglič, Jan Tratnik e Matevž Govekar. 

«In questo luogo c’è un fortissimo simbolismo – interviene l’omologo sindaco Rodolfo Ziberna – basti pensare che dalla sorgente alle foci di questo fiume ci sono 26 o 27 fra ponti e passerelle. Proprio a breve partirà una mostra, organizzata dagli ingegneri del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con quelli sloveni, sui ponti che uniscono le due sponde attraversando l’Isonzo. Che, come le iniziative culturali e quelle sportive, uniscono le persone. Un momento in cui ci si dimentica dell’appartenenza etnica o religiosa per vivere in pieno lo sport», a dimostrazione di come l’essenza di questo confine sia ormai soltanto «ammnistrativo». «La Slovenia ha dei campioni eccezionali – riconosce - e il fatto che possano vincere rende orgogliosi anche noi italiani».

«Ci ritroviamo alla vigilia di una tappa importante – sottolinea invece il Presidente del comitato per le tappe del Giro d’Italia regionale Paolo Urbani che sarà visto da oltre 700 milioni di persone. Il lavoro è partito da diversi mesi, ci stiamo tutti attrezzando con palloncini rosa e sistemi per garantire la massima assistenza». Le strade rimarranno chiuse a partire dalle ore 14 e un piano parcheggi predisposto da entrambi i municipi supporterà il rispetto delle restrizioni di circolazione. «È una tappa diversa dal solito perché è pianeggiante – spiega Urbani – e alcuni municipi aspettavano questa gara da oltre cent’anni». Una tratta che attraverserà il Collio sloveno concludendosi con due anelli per le strade delle città confinarie, dove ancora sono in corso lavori di rifacimento del manto stradale. «Sono presenti alcuni cantieri – precisa il direttore tecnico della parte slovena Rok Lozej – ma riusciremo a concludere i lavori per tempo». 

L’auspicio di Lozej è che non si giri in auto nel centro cittadino, anticipandosi rispetto alla chiusura. In parallelo, il 24 maggio si svolgerà una gara con bici elettriche, replicata il 29 maggio a Cesano Maderno. «Sarà una specie di tappa affiliata al Giro d’Italia», riflette il direttore dell’Ufficio di rappresentanza dell’Ente sloveno per il Turismo in Italia, Aljoša Ota. «Coniugare sport, cultura e intrattenimento è lo spirito della Capitale europea della cultura», ammette dal canto suo la direttrice dell’Ente pubblico GO! 2025 Mija Lorbek. «Per noi è una preziosa occasione per promuovere la Slovenia come destinazione turistica – osserva la responsabile del settore per il marketing digitale dell’Ente sloveno per il Turismo, Ana Savšek – per questo abbiamo approntato un apposito sito in 7 lingue». Previsto un messaggio promozionale da presentare anche durante la Vuelta spagnola e il Tour del France. «Gli eventi genereranno molte visite – specifica la direttrice dell’Ente per il turismo di Nova Gorica e della Valle del Vipava Erika Lojk - perché a seguirci saranno quasi 800 milioni di spettatori. Da un lato avremo il weekend del Giro, dall'altra una campagna digitale che parla del Tour del Contrabbando e del Castello Rihemberk».

 L'appello è a vestirsi di rosa o mostrarlo nelle vetrine e alle finestre, così che l'intera cittadinanza si lasci coinvolgere dalla festa. Previste in alcuni punti anche installazioni artistiche, in sintonia con lo spirito del Go!2025. «Siamo lieti che il Giro sia tornato nelle nostre terre – così la direttrice dell’Istituto per il turismo, la gioventù, la cultura e lo sport di Brda Tina Novak Samec – e la volontà di unione è manifestata dalla stessa scelta di ritrovarsi in questo luogo con tre ponti», conclude. 

Foto Slovenian Tourist Board.

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