I lavori
Giornata di indagini e ricerche a Poggio Terza Armata, si cerca la verità sulla scomparsa di Vito Mezzalira
Scavi, analisi con il georadar, carotaggi tra l'abitazione e il giardino circostante. In via Nuova a Sdraussina movimento per far luce sulla scomparsa dell'uomo avvenuta nel 2019.
Una giornata di ricerche, a Poggio Terza Armata, terminata solo al calar del sole: Carabinieri, con il servizio cinofili tra cui il cane Klaus, e Vigili del Fuoco del comando provinciale di Gorizia. A coordinare i lavori il Magistrato Giulia Capella che, al pari del comandante del nucleo investigativo del comando provinciale di Gorizia dell’Arma dei Carabinieri, il Maggiore Alan Trucchi, non ha rilasciato alcuna dichiarazione al termine delle operazioni avvenuto poco dopo le 17 di oggi, 6 novembre. A coordinare le ricerche la Procura della Repubblica di Gorizia.
Proseguono, così, tra georadar, perforazioni, carotaggi e analisi, le ricerche di Vito Mezzalira, l’ex postino scomparso nel 2019, seguite dalla Procura di Gorizia, che ha deciso di eseguire nuove ricerche nell’abitazione dell’uomo, in via Nuova 7 a Poggio Terza Armata, frazione di Sagrado. Nel corso degli ultimi mesi era stato ampliato il numero degli indagati: da due ipotesi di reato si è passati a tre, includendo poi anche quella di omicidio. Oltre alla compagna di Mezzalira, M.O., è coinvolto un suo stretto familiare, entrambi accusati di occultamento di cadavere e truffa ai danni dello Stato.
Per sostenere l’ipotesi, i Carabinieri della Compagnia di Gradisca d’Isonzo avevano eseguito a inizio 2024 ulteriori rilievi nella villetta di via Nuova, al civico 7, dove Vito aveva scelto di trascorrere la pensione. Secondo fonti investigative, erano stati raccolti elementi «importanti», che potrebbero fare luce su quanto accaduto tra le mura di quella casa.
Vito Mezzalira aveva scelto la tranquillità di Sdraussina per godersi la pensione dopo anni di lavoro, ristrutturando la casa che aveva acquistato meno di dieci anni fa. La convivenza con la compagna, triestina come lui e di dieci anni più giovane, sembrava serena ma isolata: una coppia gentile ma riservata, poco inserita nel tessuto del paese. Quando Vito sparì, nessuno si accorse di nulla. Le versioni della donna – la fuga con un’altra, i debiti, un trasferimento improvviso all’estero – avevano inizialmente convinto. Ma col passare del tempo, le contraddizioni e le anomalie nei prelievi pensionistici avevano insospettito la sorella dell’uomo, che aveva denunciato il caso.
Come detto, nessun commento ufficiale trapela mentre pare sicuro che le ricerche di vario tipo proseguiranno anche nella giornata di domani, 7 novembre 2025: la speranza è che emerga qualche dettaglio che possa portare al recupero dell’eventuale, nel caso molto probabile di decesso dell’uomo, della salma. Vero è che in una giornata di sole novembrino, il vicinato non si è mosso più di tanto se non per la normale vita di tutti i giorni: qualche camino fumante, chi torna a casa e getta uno sguardo veloce a quella casa e qualche tranquillo bambino in bicicletta, incuriosito più dal movimento del cane cinofilo e dalla presenza inconsueta di tanti mezzi tra Vigili del Fuoco e Carabinieri che da altro. Le indagini proseguono, insomma, con la speranza che nelle prossime ore qualche nuovo dettaglio possa emergere dalla tranquilla villetta di via Nuova.
Foto Salvatore Ferrara e Ivan Bianchi.
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