LA NOVITÀ
Giallo di Poggio, ritrovati resti dietro la casa di Mezzalira, attesa per le analisi
Svolta nelle ricerche dell’ex postino residente a Sdraussina e scomparso nel 2019. A restituire i resti il terreno retrostante la proprietà.
Svolta nella ricerca di Vito Mezzalira, l’ex postino scomparso nel 2019 a 70 anni e del quale ieri, giovedì 6 novembre, sono riprese le ricerche. Nella giornata di oggi, 7 novembre, sono infatti stati ritrovati dei resti umani nel giardino retrostante al garage della villetta di via Nuova 7 a Sdraussina, grazie al lavoro congiunto di Carabinieri e Vigili del Fuoco, che in due giorni hanno scandagliato con carotaggi, georadar e l’ausilio del cane Klaus della sezione cinofili, coordinati dal sostituto procuratore Giulia Capella della Procura di Gorizia. Saranno ora le analisi sui resti a stabilire la natura e l’eventuale identità degli stessi. Il ritrovamento è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi.
Va detto che sembra che il parente stretto coinvolto nelle indagini sia il fratello dell’ex convivente. I resti ossei sono stati ritrovati ad una profondità di quattro metri nell'angolo esterno tra il garage e la casa. Al di sopra di quest'area c'era una gettata di cemento che ha prolungato il lavoro degli inquirenti che grazie all'azione del georadar e del cane molecolare del Centro Cinofili di Firenze sono riusciti nel ritrovamento delle ossa.
Sul posto erano presenti il Comandante provinciale e il Maggiore Alan Trucchi. Instancabile il lavoro dei Vigili del Fuoco che hanno provveduto ai numerosi scavi e sondaggi. L'area resta sotto sequestro a disposizione della Magistratura. Non è escluso che si continui a scavare anche nelle prossime ore.
Come detto, le ricerche erano riprese ieri nella speranza di una svolta che è arrivata appunto oggi. Le indagini di questi giorni seguono quelle iniziate nel 2024 dai Carabinieri della compagnia di Gradisca d’Isonzo e proseguiti dal nucleo investigativo del comando di Gorizia.
Nel corso degli ultimi mesi era stato ampliato il numero degli indagati: da due ipotesi di reato si è passati a tre, includendo poi anche quella di omicidio. Oltre alla compagna di Mezzalira, M.O., è coinvolto un suo stretto familiare, entrambi accusati di occultamento di cadavere e truffa ai danni dello Stato. Bisogna ora attendere le analisi dei resti per cercare di dare una risposta ad una domanda lunga ormai 6 anni.
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