L’ACCOGLIENZA
Freevoices rientrano al Trieste Airport, folla di amici e parenti per festeggiare il primo premio in Spagna

Coristi accolti da fiori, cori e applausi allo scalo di Ronchi. Hanno portato alto il nome del Fvg con il canto pop modern e popolare, musical e danze fanno centro
Un festoso comitato composto da famiglie, amici e fan ha accolto il coro Freevoices di Capriva del Friuli atterrato al Trieste Airport di Ronchi poco dopo il mezzogiorno di oggi, martedì primo luglio, al rientro in Italia con il volo proveniente da Barcellona. In Spagna, la compagine musicale diretta dalla maestra Manuela Marussi si è aggiudicata il Gran Prix al Concorso Internazionale “Chorus Inside” svoltosi a Lloret de Mar. Presente allo scalo anche il sindaco di Capriva, Daniele Sergon che ha portato il suo saluto ai coristi esprimendo la gratitudine dell’amministrazione per l’impegno profuso nella trasferta di carattere internazionale.
Punteggio pieno di 30 trentesimi con la partecipazione alla categoria Pop Modern e le annesse fotografie. «Si andava senza alcun supporto di service audio – spiega la direttrice Marussi – era tutto tassativamente live ed abbiamo ricevuto il massimo della votazione». Andate totalmente a segno anche le esibizioni legate alla categoria del Canto Popolare con il raggiungimento dei 28 trentesimi. «Abbiamo lavorato ad un progetto di sensibilizzazione sul territorio e sui compositori locali – commenta ancora la maestra – tutto questo ha una connessione con Go! 2025. È un riconoscimento alle origini e allo stesso tempo confronto con altre identità, un aspetto quest’ultimo fondamentale».
Il terzo riconoscimento è stato quello del Premio per la miglior performance. È la prima volta da trent’anni che un coro italiano vince il primo premio nella severissima competizione che anche questa volta ha visto in gara le migliori espressioni della coralità europea. Il concorso organizzato da Federcori International si è svolto nella nota cittadina balneare della Costa Brava ed ha visto concorrere gruppi polifonici provenienti da Italia, Brasile, Romania, Polonia e Ucraina. La giuria internazionale è stata presieduta dal maestro polacco Darius Dyczwyski, docente di fama internazionale. Assieme a lui c’erano il compositore spagnolo Jordi Lalanzq Garcia e la direttrice d’orchestra Claudia Dube Oranias. I Freevoices hanno gareggiato anche per il canto gospel e il jazz di cui sono, com’è risaputo a livello locale, particolari interpreti.
Nel canto popolare hanno eseguito brani composti dai maestri friulani Mainerio e Dipiazza mentre per la parte moderna hanno proposto brani dal Quartetto Cetra al più recente musical in stile Bollywood per un excursus musicale che comprendeva anche due rivisitazioni sia della celebre Think di Aretha Franklin che di Donne di Zucchero. Il tutto naturalmente accompagnato dallo stile Freevoices che cura per ogni brano l’espressione danzata. E proprio il premio per le migliori coreografie disegnate come sempre da Marco Rigamonti del Teatro Litta di Milano, presente assieme al gruppo, è stato il primo passo verso l’ambito Gran Prix finale cui si è aggiunta la Fascia d’oro per il miglior canto popolare. Nella loro esibizione i Freevoices sono stati accompagnati dal pianoforte del maestro Gianni Del Zotto curatore anche di molte delle elaborazioni musicali e dalle percussioni di Francesco Pandolfo al Kaon per la parte popolare e alla batteria per il pop modern. «Abbiamo incontrato ed ascoltato tante voci internazionali. È stata una grande festa, un importante momento di condivisione nel segno della musica» conclude Marussi.
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