LA SERATA
Farra d’Isonzo celebra Anna Bombig e ‘lis sôs stagjons’ con poesia e musica, il recital sabato 17 maggio

Appuntamento alle ore 18 in sala civica. Le opere della poetessa verranno lette da Maria Chiara Visintin e Serena Fogolini. Accompagnamento musicale a cura dell’Orchestra d’Archi di Farra.
Una serata per celebrare la poetessa Anna Bombig, conosciuta anche come "Ana di Fara": è questo l’obiettivo di “Aga frescja cjantarina: Anna Bombig e lis sôs stagjons”, il recital organizzato dalla Società Filologica Friulana che avrà luogo sabato 17 maggio alle 18 nella sala civica di Farra d’Isonzo.
Classe 1919, nata a Firenze da genitori friulani profughi durante la Grande Guerra, Anna Bombig tornò in Friuli Venezia Giulia, visse a Farra fino alla morte nel 2013 e dedicò gran parte della sua vita innanzitutto all’insegnamento: dopo gli studi magistrali a Gorizia, fu impiegata presso le scuole di vari paesi del Goriziano, tra cui Farra d’Isonzo, Mariano del Friuli e alcune località attualmente situate in territorio sloveno.
La sua attività di scrittura si tradusse sia in prosa che in poesia: la prima unisce soprattutto ricordi d’infanzia e aneddoti della vita adulta, racconti che verranno presentati durante l’evento del prossimo sabato da Maria Chiara Visintin. «Nella prosa di Bombig vengono rievocati diversi momenti della storia del Novecento calati nel contesto goriziano - racconta Feliciano Medeot, direttore della Società Filologica Friulana – fornendo anche uno sguardo su come le genti del territorio e le comunità slovene vissero gli ultimi anni del regime fascista, corrispondenti al periodo di formazione dell’autrice».
Sarà invece Serena Fogolini a leggere, alla serata-recital, le poesie di Bombig, le quali – racconta sempre Medeot - «spaziano tra la lirica in friulano e motivi più “classici” fino a temi come la morte e l’età che avanza». Tutti i componimenti sono tratti dall’opera omnia dell’autrice, “Li' mês stagjons”, volume curato e pubblicato proprio dalla Società Filologica Friulana nel 2008.
Quell’ «aga frescja cjantarina» che dà il titolo al recital, verso d’apertura di una poesia di Bombig, si collega inoltre direttamente alla seconda edizione del Festival Cross-culture, rassegna di cui l’evento fa parte dedicata all’incontro di culture e natura senza confini e inserita all’interno delle manifestazioni realizzate per Go! 2025. Filo conduttore del festival Cross-culture 2025, infatti, è proprio il tema dell’acqua.
Insieme alle opere di Anna Bombig, protagonista della serata sarà la musica. Si esibirà infatti, durante il recital, anche l’Orchestra d’Archi dell’associazione musicale e culturale di Farra d’Isonzo, portando un mix di composizioni che unisce i grandi maestri del patrimonio classico agli autori contemporanei.
La formazione guidata da Annalisa Clemente proporrà autentici classici come il Concerto per due violini di Bach, con i solisti Simone Valente e Veronica Del Degan, e il Concerto in mi minore per archi di Antonio Vivaldi, ma anche l’inno “Roz, Podjuna, Zila” del compositore sloveno-carinziano Pavle Kernjak nell’arrangiamento di Barbara Grahor Vovk, accompagnato nell'esecuzione dalla voce di Francesca Bressan, e il canto tradizionale “Zrejlo je žito”, nella rielaborazione di Samo Vovk.
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