LA CERIMONIA
Ecco Star Princess, l’ultimo gioiello di Fincantieri pronto a lasciare il cantiere di Monfalcone

Consegnata stamane la nuova ammiraglia da 178mila tonnellate, 20 ponti e con una lunghezza di 345 metri. Progettata da Fincantieri, ospita oltre 4300 passeggeri e naviga anche a gas per ridurre l’impatto ambientale. L'impegno dell'Azienda per la sicurezza.
“Shine Different”, questo il trascendentale motto che ha accompagnato l’elegante cerimonia di consegna della nuova Star Princess, ultimo scintillante gigante del mare progettato e costruito da Fincantieri nei cantieri di Monfalcone che da oggi va a ricoprire il ruolo di seconda nave della classe Sphere e viene insignita del prestigioso titolo di nuova ammiraglia della flotta alimentata a gas naturale liquefatto.
Una cerimonia tradizionale e ricca di significato ha sancito il passaggio ufficiale della grande nave da crociera all’armatore statunitense Princess Cruises, realtà crocieristica parte del gruppo anglo-statunitense Carnival Corporation, che ha già pianificato il viaggio inaugurale per il prossimo 4 ottobre.
La Star Princess si presenta come un concentrato di tecnologia, design e comfort con le sue 178mila tonnellate di stazza lorda, i suoi 345 metri di lunghezza, 20 ponti che ospitano cabine, ristoranti, bar, spa e aree comuni all’aperto. Può accogliere fino a 4300 passeggeri e oltre 1500 membri dell’equipaggio. Un vero e proprio transatlantico moderno, concepito per offrire esperienze di viaggio all’insegna dell’eleganza e del relax, ma con un occhio sempre più attento alla sostenibilità.
Proprio come la gemella Sun Princess, anche la Star adotta una tecnologia di propulsione ibrida: i motori tradizionali sono affiancati da un avanzato sistema a gas, che consente all’imbarcazione di navigare esclusivamente a gas naturale liquefatto - siglato GNL - per un periodo fino a due settimane. Un’autonomia eccezionale, resa possibile dalla presenza a bordo di serbatoi con una capacità totale di 4mila metri cubi, pensati per ridurre significativamente le emissioni inquinanti e l’impatto ambientale durante le traversate in tutto il mondo.
«Questa bellissima nave è un esempio di un lavoro svolto in perfetta simbiosi fra il cantiere navale e il nostro territorio, rappresentando la cantieristica come un esempio di patrimonio di eccellenza» così il sindaco di Monfalcone Luca Fasan, salito per primo sul palco del grande Teatro principale. «Un esempio quello di Fincantieri - prosegue Fasan - come un’azienda in perfetta simbiosi con il nostro territorio e un segno identitario italiano che sa procedere avanti a testa alta».
A sottolineare il tema dello spirito ecologico di queste navi è stato il presidente del Consiglio di Amministrazione di Fincantieri Biagio Mazzotta, che ha definito la Star Princess come «il risultato di una strategia per ridurre il più possibile l’inquinamento frutto di un grandissimo lavoro di squadra».
Soluzioni tecniche apprezzate anche da parte dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri Pierroberto Folgiero, che si è detto entusiasta di «un grande progetto reso possibile dalla buone competenze di questo cantiere navale, che ha dato origine ad una bellissima opera ingegneristica gestita in maniera eccelsa».
Folgiero ha spiegato anche come siano stati compiuti importanti recenti investimenti proprio nel cantiere di Monfalcone, con la previsione dell’allargamento del bacino per ospitare navi di dimensioni maggiori e l’installazione di una nuova gru, destinata a sostituire quelle storiche e ormai datate. La nuova attrezzatura avrà una capacità di sollevamento superiore e sarà tecnologicamente più avanzata e sicura. L’amministratore delegato dell’azienda cantieristica ha inoltre voluto sottolineare come sia già stata concretizzata un’innovazione nella gestione dei subappalti, sia italiani che stranieri, attraverso «progetti concreti già in corso d’opera».
Ad intervenire anche il presidente statunitense di Princess Cruises Gus Antorcha, che in lingua inglese ha sottolineato l’importante ruolo del cantiere monfalconese: «Fincantieri è stata straordinaria e si è distinta nel suo stile di gestione e costruzione di questa confortevole, moderna ed elegante nave».
Parole condivise anche dal direttore del cantiere navale di Monfalcone Cristiano Bazzara, che ha definito il lavoro eseguito fino ad ora come «un’avventura serena e straordinaria».
Sentito dal direttore anche il tema dei recenti incidenti sul lavoro capitati nello stabilimento: «Sono accaduti dei seri e spiacevoli incidenti nei giorni scorsi, dai quali possiamo solo imparare e ragionare nella maniera più consona in modo da garantire la sicurezza a coloro che entrano a lavorare quotidianamente nel cantiere navale di Monfalcone».
Il momento ha assunto un tono speciale con il consueto scambio delle bandiere: prima è stata ammainata la bandiera della Marina Militare italiana sulle note dell’Inno Nazionale, poi, accompagnata dalla solennità di God Save the King, è stata issata la bandiera delle Bermuda, sotto la quale la nave batterà ufficialmente. Subito dopo, si è svolto il simbolico passaggio dell’ampolla vitrea contenente l’acqua del varo, un gesto che suggella idealmente il legame tra la nave, il cantiere che l’ha costruita e il mare verso cui è pronta a partire. A consegnarla al capitano è stato proprio Bazzara, mentre lo stesso comandante ha annunciato le prossime rotte della nave da crociera, che solcherà i caldi mari caraibici nel periodo invernale fino a spingersi tra i ghiacci dell’Alaska durante l’estate.
A seguire, il pubblico ha potuto assistere ad un pittoresco frammento dello spettacolo "Meridian", messo in scena da numerosi figuranti tra canti, danze e coreografie coinvolgenti.
Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, Mauro Bordin, Presidente Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, Sua Eccellenza Ester Fedullo, Prefetto della Provincia di Gorizia e infine Luigi Matarazzo, Direttore Generale Divisione Navi Mercantili.
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