LA RETE
Cresce il Distretto del Commercio dei 9 Comuni. Bini: «Far rivivere il commercio di vicinato e scegliere la qualità»
Fasan, «ognuno è espressione di ricchezza». Tra gli obiettivi ci sono il progresso della visibilità aziendale, il miglioramento dell’accessibilità, la rigenerazione degli spazi e la vivibilità urbana.
«La sua importanza si conoscerà nel tempo» - parola del manager monfalconese Andrea Pavano - ma i numeri che ne tracciano la fotografia delineano meglio la sua portata e valenza. Stiamo parlando del Distretto del Commercio “Punto Più A Nord Del Mediterraneo”, la rete di nove Comuni e associazioni di categoria nata grazie alla Legge Regionale 3 del 2021per valorizzare commercio, territorio e collaborazioni. l Distretto del Commercio “Punto Più A Nord Del Mediterraneo” comprende i Comuni di Monfalcone, Aquileia, Duino Aurisina, Muggia, Grado, Ronchi dei Legionari, San Canzian d’Isonzo, San Pier d’Isonzo e Staranzano, e le nove associazioni di categoria Confcommercio - Ascom Monfalcone, Confcommercio - Ascom Trieste e Comuni dell’Area Giuliana, Confcommercio Udine – Ascom Mandamento del Lagunare, Vivacentro Monfalcone, Confartigianato Gorizia, CNA FVG, Unione Artigiani – Confartigianato Udine, C.C.I.A.A. Venezia Giulia Gorizia Trieste e C.C.I.A.A. Pordenone Udine.
Sono 307 i chilometri quadrati di estensione di questa realtà, 5mila le imprese coinvolte e 90mila gli abitanti interessati dalle iniziative messe in campo a sostegno di territorio, cultura e commercio di vicinato per complessivi 960mila euro tra progettazione, marketing, infrastrutturazioni urbane e contributi attinti dal bando per la digitalizzazione urbana. A sostenere il tutto - sono 74 le imprese, ad ora, beneficiarie del bando per la digitalizzazione -c’è il Marchio “Io sono Fvg”.
Se n’è parlato stamane, giovedì 6 novembre, in municipio, alla presenza dell’assessore regionale alle attività produttive, Sergio Emidio Bini, rappresentanti delle associazioni di categoria e amministratori locali.
Secondo l’esponente della Giunta Fedriga, questi distretti – 25 in Fvg in 161 Comuni aderenti - «non sono solo strumento a sostegno delle imprese». Pur sottolineandone la valenza, Bini ha però ricordato che c’è la necessità di «invertire la tendenza» e contribuire affinché «i centri ritornino a favorire la socialità» e a continuare nel dare quella risposta che ha definito «molto forte» e – riferendosi a quello in questione - «un distretto piuttosto effervescente». Bini ha pure fatto riferimento a «sfide future non facili» e rilevato come centrale il dato del 75% del Pil regionale sviluppato dal settore Terziario. Per l’assessore regionale è quindi fondamentale «sostenere e accompagnare» le imprese e questo è possibile solo grazie alle risorse a disposizione che «dagli 80 milioni a disposizione della mia delega all’industria e alle attività produttive di 7 anni fa, è cresciuta arrivando a 580 milioni».
Non è mancata la riflessione sulla semplificazione normativa nazionale ed europea. A proposito di questo tema, Bini ha annunciato che – a livello regionale – si è prossimi al licenziamento di quello che ha definito il Testo Unico del Terziario, «una legge con 143 articoli e permette di abrogare ben 560 norme precedenti». Tutto questo si traduce in un pacchetto di 134 milioni di euro che andranno a sostenere soprattutto il commercio di vicinato nei confronti del quale «chi amministra – continua Bini – ha un obbligo: cercare di farlo rivivere» ma «va tutto regolamentato in modo che venga valorizzato il commercio di qualità e l’artigianato unico che abbiamo in regione».
Tra le espressioni di questo Distretto in crescita - oltre agli arredi urbani installati come il Portale dell’Arte a Monfalcone, le panchine nel parco della Basilica di Aquileia o la panchina circolare posta nel centro cittadino di San Pier d’Isonzo – emergono i totem digitali che contengono un portale di comunicazione in grado di accompagnare cittadini e turisti alla scoperta di eventi, notizie, canali social e geolocalizzazione di imprese locali. «Nove Comuni, altrettante associazioni di categoria e altri attori – sono le parole del sindaco di Monfalcone, Comune capofila, Luca Fasan – vanno oltre i colori politici per portare avanti un progetto di valorizzazione turistica e commerciale. Ognuno è espressione di una ricchezza e tutti esprimono un momento di unione culturale del territorio, una rete per la comunità».
Parole di apprezzamento per quanto intrapreso sono state espresse anche dal professor Alberto Bramanti, docente associato di Economia Regionale e Urbana all’Università Bocconi di Milano che, come ha fatto l’assessore regionale, si è soffermato sulla valenza «non solo economica» del commercio di vicinato. Al centro dell’intervento quindi anche qualità della vita, identità urbana e sviluppo sostenibile. Emersi anche i temi del potenziamento dei rapporti con le realtà “di confine” e dell’applicazione di un nuovo codice regionale del comparto. Incisivo, sempre secondo il docente, anche il cambio della scala dei valori e delle priorità in termini di scelte e priorità.
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