Una corona d’alloro ai caduti della strage di Peteano

La cerimonia in ricordo del 31 maggio 1972 è stata organizzata dal Sap di Gorizia e hanno partecipato varie personalità regionali.

Stamane si è svolta la commemorazione della strage di Peteano in cui persero la vita il brigadiere Antonio Ferraro, il carabiniere Donato Poveromo e il carabiniere Franco Dongiovanni, organizzata dal Sap – Sindacato Autonomo di Polizia di Gorizia. L’evento si è svolto in un clima di solenne cordialità e ha visto la deposizione di una corona di alloro al monumento eretto a ricordo della strage.

Hanno partecipato il questore di Gorizia Luigi Di Ruscio, il sindaco di Sagrado Marco Vittori, Francesco del Sordi in rappresentanza del sindaco di Gorizia, il segretario regionale del Sap Lorenzo Tamaro, il segretario provinciale Flavio Pino, il presidente del centro studi Talenta D’Oriano Baiz e l’associazione nazionale della Polizia di Stato con il suo presidente provinciale Ivano Tomba, insieme alla congiunta del brigadiere Ferraro, la signora Famea Rita.

Le celebrazioni del Memorial Day sono organizzate su tutto il territorio nazionale all’indomani dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio, per ricordare le vittime della mafia, del terrorismo, del dovere e di ogni forma di criminalità e per commemorare non solo i servitori dello Stato, ma anche giornalisti, politici, religiosi e semplici cittadini che hanno pagato il loro impegno profuso a favore della collettività con il sacrificio della propria vita.

Mantenere viva la memoria del passato è utile per immaginare e realizzare un futuro migliore per il nostro Paese e per le comunità che ogni giorno siamo chiamati a proteggere. Lo scopo è quello di sensibilizzare la comunità sulle tematiche e sul valore della memoria, della verità e della giustizia, due punti fermi del nostro Sindacato quotidianamente impegnato nella tutela degli operatori di Polizia e, in funzione di ciò, pronto ad opporsi alle disfunzioni del sistema. Le manifestaioni si concluderanno il 14 maggio prossimo con l’omaggio reso all’altare della patria a Roma a tutte le vittime con la deposizione di una corona.

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