Il Coro Polifonico di Ruda vola a Londra, tre esibizioni tra il Museo del Cinema e le chiese di St. Peter e St. Pancras

Il Coro Polifonico di Ruda vola a Londra, tre esibizioni tra il Museo del Cinema e le chiese di St. Peter e St. Pancras

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Il Coro Polifonico di Ruda vola a Londra, tre esibizioni tra il Museo del Cinema e le chiese di St. Peter e St. Pancras

Di KEVIN DE SABBATA • Pubblicato il 30 Set 2025
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I concerti si sono svolti tra sabato 27 e domenica 28 settembre. In programma brani classici, popolari e contemporanei attorno a guerra, pace, natura e ricerca del divino.

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Questo weekend la capitale inglese Londra ha avuto il piacere di ospitare il Coro Polifonico di Ruda, valente e prestigiosa istituzione corale della regione, che sabato 27 settembre si è esibito presso la St. Peter’s Church, la chiesa della comunità italiana nel quartiere di Clerkenwell.

Il concerto, organizzato dal Fogolâr furlan della Gran Bretagna con il supporto della parrocchia dei Padri Pallottini, ha visto la partecipazione di un caloroso pubblico composto non solo da corregionali e connazionali.

Il programma ha proposto un’interessante combinazione di brani classici e contemporanei provenienti da diverse tradizioni musicali e culturali, spaziando da autori italiani come Gioacchino Rossini, Giovanni Sollima e Giovanni Bonato, al canto popolare della Catalogna, fino a compositori come il russo Pavel Chesnokov, il norvegese Ola Gjeilo, e il giapponese Kentaro Sato. Un repertorio che ruota attorno a temi come quello della guerra e della pace, della meraviglia di fronte alla natura e della ricerca del Divino, evocando ampi orizzonti sia armonici che spirituali.

Il coro, diretto con la consueta perizia da Fabiana Noro, è stato accompagnato al pianoforte dal maestro Ferdinando Musutto, a cui si sono aggiunti in alcuni brani i pregevoli contributi della maestra Chiara Trentin al violoncello e del maestro Gabriele Rampogna alle percussioni.

La performance del coro si è fatta apprezzare per il suono pieno e compatto, il rigore e pulizia esecutivi e l’espressività propri del Polifonico. Le voci maschili del coro riuscivano a rendere a pieno sia i toni scuri e mistici tipici della tradizione russo-ortodossa che caratterizzano “Spaséniye sodélal” di Chesnokov, sia le limpide linee vocali delle Preghiera di Rossini, sia gli slanci e le trasparenze dell’”Expergisci” di Sato e del celebre “Northern Lights” di Gjeilo. Degno di nota anche Stetit Angelus di Bonato, eseguito in versione ‘spazializzata’ con il coro che circondava il pubblico creando un effetto immersivo. Sul finale è stato concesso come bis “Halleluja” di Leonard Cohen.

Domenica 28 settembre lo spettacolo è stato replicato alle 19.30 presso la chiesa di St. Pancras, non lontano dalla famosa stazione dei treni di King’s Cross. Prima del concerto, alle 14.30 di domenica, il Polifonico si è anche esibito presso il Museo del Cinema, nel quartiere londinese di Elephant and Castle, eseguendo alcuni canti legati alla memoria della Prima Guerra mondiale (fra cui “Signore delle Cime” e “Stelutis Alpinis”) prima della proiezione del film "La Grande Guerra" di Mario Monicelli. 

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