Confini e SconfinaMenti: il ritorno al futuro del 60° Incontro Culturale Mitteleuropeo

Confini e SconfinaMenti: il ritorno al futuro del 60esima Incontro Culturale Mitteleuropeo

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Confini e SconfinaMenti: il ritorno al futuro del 60esima Incontro Culturale Mitteleuropeo

Di Redazione • Pubblicato il 19 Nov 2025
Copertina per Confini e SconfinaMenti: il ritorno al futuro del 60esima Incontro Culturale Mitteleuropeo

Appuntamenti dal 27 al 29 novembre con due momenti musicali il 22 novembre e l'8 dicembre. Alla base il ricordo dell'incontro del 16 novembre 1965 tra Martina e Štrukelj.

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Gorizia e Nova Gorica si preparano a vivere un appuntamento destinato a lasciare un segno profondo nell’anno di Capitale Europea della Cultura 2025. Dal 22 al 29 novembre, il 60° Incontro Culturale Mitteleuropeo rilancia la propria vocazione originaria: fare della cultura un ponte che attraversa confini, lingue, discipline e memorie, restituendo alla parola “incontro” il suo significato più autentico e necessario.

L’edizione del 2025 si presenta come un ritorno alle radici e, allo stesso tempo, come una spinta verso il futuro. Nel clima internazionale attraversato da divisioni e conflitti, l’ICM ripropone la cultura come chiave per avvicinare popoli e storie, evocando lo spirito del primo Incontro del 1966, quando, con sorprendente coraggio politico e visionaria fiducia, intellettuali provenienti da Paesi separati dalla Cortina di Ferro trovarono a Gorizia uno spazio comune di dialogo.

Era, allora, lo stesso spirito del colloquio clandestino del 16 novembre 1965 tra i sindaci Michele Martina e Joško Štrukelj, preludio simbolico a quell’alleanza transfrontaliera che oggi culmina in GO! 2025. Sessant’anni dopo, questa eredità viene raccolta e rinnovata.

«Allargare il senso di fratellanza locale è missione del nuovo direttivo»

Da poco rinnovato, il direttivo di Icm, «Istituto che vanta una lunga storia, ha deciso di proporre un convegno a due tempi raccogliendo contributi anche da associazioni vicine e mirando a una visione mitteleuropea allargando il senso di fratellanza locale», così durante la presentazione di oggi, mercoledì 16 novembre, il presidente Andrea Vacchi.

Tra i punti il racconto dell’archivio, riordinato da Vanni Feresin, e un focus sull’editoria e sul giornalismo «che Icm ha favorito ad ampliare». Temi importanti anche Michelstaedter, «che l’Istituto ha aiutato a riscoprire nel corso di decenni e sul quale ora vogliamo consolidare le collaborazioni», secondo Elena Guerra, i cinquant’anni dal Trattato di Osimo e Basaglia. Romeo Pignat ha voluto ribadire che, nell’ultimo incontro dell’8 dicembre, «si incontreranno tre capitali, Matera, Capitale europea della cultura 2019, Gorizia-Nova Gorizia, Capitali europee della Cultura 2025 e nuovamente Matera che sarà Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo nel 2026».

«Siamo contenti – così l’assessore alla cultura, Fabrizio Oreti – perché se parliamo di internazionalizzazione del nostro territorio è necessaria una visione ampia che Icm ha sempre avuto», mentre per Patrizia Artico, assessore a Go! 2025, «Icm è stata fondamentale in un percorso di decenni verso la Capitale Europea della Cultura e ora il suo ruolo non può che essere ancora più straordinario».

Un Incontro che si apre e “incontra”

Una delle novità dell’edizione 2025 è la formula “L’Incontro incontra”, che estende il programma oltre il convegno principale creando connessioni con associazioni e realtà culturali del territorio. Il primo appuntamento sarà sabato 22 novembre al Kulturni center Lojze Bratuž, dedicato alla figura di Carlo Michelstaedter, al suo pensiero e alla sua inquietudine filosofica attraverso un convegno internazionale con studiosi di primo piano. Si incontreranno Alessandro Arbo, Elena Guerra, Fabrizio Meroi e Stefano Sacher moderati da Mauro Rossi. 

La stessa giornata, nel pomeriggio, Palazzo Lantieri ospiterà la celebrazione del 60° anniversario dello storico incontro del 1965 tra i due sindaci di Gorizia e Nova Gorica. Dopo i saluti istituzionali del presidente Andrea Vacchi e un dialogo con i primi cittadini di oggi, Rodolfo Ziberna e Samo Turel, e un intervento di Lucia Bellaspiga, spazio a un concerto celebrativo – Brüderschaft – firmato dalla pianista e filosofa Letizia Michielon intreccerà Mozart, Beethoven, Chopin, Ravel e una nuova composizione dedicata a Giuseppe Ungaretti, evocando il filo rosso della fratellanza. A esibirsi sarà Letizia Michielon al pianoforte. Sia l'incontro del 22 novembre che del 27 sono realizzati con il contributo del Consiglio Regionale del FVG.

La vocazione editoriale dell’ICM: un patrimonio da valorizzare

Giovedì 27 novembre, al Grand Hotel Entourage, una giornata interamente dedicata alla storia editoriale e culturale dell’ICM esplorerà la sua produzione scientifica, gli archivi recentemente riordinati, i progetti digitali e le pubblicazioni che raccontano decenni di studi mitteleuropei.

La mattinata si aprirà con gli interventi di studiosi e autori come Quirino Principe, Veronica Ronchi, Nicolò Fornasir, Pierfranco Bruni e Hans Kitzmüller, Elena Guerra, Suzana Glavaš, Vanni Feresin e Luca Olivo che offriranno un affondo sulla figura di Michelstaedter e sulle nuove opere edite dall’Istituto.

Il pomeriggio proseguirà con una riflessione sul riordino archivistico dell’ICM (con gli interventi di Vanni Feresin, Luca Caburlotto e Paolo Santoboni) sulle sfide dell’informazione digitale – con una tavola rotonda moderata da Il Goriziano alla quale, moderati da Salvatore Ferrara, interverranno Lucia Bellaspiga, Matevž Čotar e Feliciano Medeot – e sulla crescita della piattaforma multimediale Kadmos, che si propone come laboratorio di ricerca e voce culturale del territorio con interventi di Giuliana Parotto e Romeo Pignat. Nello stesso giorno sarà presentato il progetto “Voci di lingue”. Si chiuderà alle 18.30 con ‘Il sogno grafico di Ossi Czinner’.

Osimo, 50 anni dopo: una giornata per rileggere la storia europea

Venerdì 28 novembre, l’Incontro varcherà fisicamente il confine raggiungendo l’EPICenter di Nova Gorica, luogo simbolico della cooperazione transfrontaliera. Qui si svolgerà una giornata interamente dedicata ai 50 anni del Trattato di Osimo: una riflessione storica e politica che intreccia diplomazia, memoria e attualità europea.

Storici di fama internazionale – tra cui Giovanni Bernardini, Massimo Bucarelli, Borut Klabjan, Benedetto Zaccaria e Patrick Karlsen, ma anche Marko Klavora e Tanja Gomiršek – ricostruiranno il contesto geopolitico nel quale maturò l’accordo del 1975, esplorando le relazioni tra Italia e Slovenia, le tensioni della Guerra Fredda e le ricadute sul territorio.

Nel pomeriggio, la prospettiva storica si allargherà al presente, con interventi di studiosi, giornalisti e rappresentanti istituzionali dedicati al ruolo dei territori di confine nell’Europa contemporanea: alle 14.30, dopo letture storiche di Michele Martina e Joško Štrukelj spazio agli interventi di Patrizia Artico, Marko Marinčič, Georg Maye e Jadran Vecchiet moderati da Diego D’Amelio. Dopo la tavola rotonda, la presentazione del progetto Throne.

La giornata si chiuderà con un concerto nella suggestiva Sala dei Graffiti di Castelnuovo, dove il Duo Grandi proporrà un viaggio musicale attraverso quattro secoli di repertorio, in un luogo carico di memoria: l’ex ospedale militare della Prima guerra mondiale e sede del Parco Ungaretti. Si esibiranno al violino Carlo Grandi e Laura Grandi.

SconfinaMenti: l’eredità di Basaglia e il futuro della cura

Sabato 29 novembre, il convegno si sposterà nell’ex Ospedale Psichiatrico di Gorizia – Parco Basaglia, luogo profondamente legato alla rivoluzione di Franco Basaglia. Qui l’ICM presenterà il nuovo progetto SconfinaMenti, che esplora l’idea di confine come spazio di cura, comunità e rinascita.

La Comunità terapeutica La Tempesta, erede diretta del modello basagliano, racconterà il proprio percorso attraverso le testimonianze degli operatori e la presentazione del libro Borgo Fornasir, dedicato alle storie delle persone che vissero e trasformarono il territorio dell’ex OPP. Sarà Sara Fantin a esporre i progetti e la realtà della Cooperativa ‘La Collina’ cui seguirà l’incontro tra Veronica Ronchi, Alessandro Sartori, Lucia Bellaspiga che intervisterà Nicolò Fornasir e Fabrizio Meroi.

Dialoghi, letture e interventi filosofici – in particolare quello di Fabrizio Meroi sul rapporto tra Basaglia e Michelstaedter – restituiranno un quadro ricco e complesso della cultura della dignità umana che la città di Gorizia continua a portare nel mondo.

Un postludio musicale: Orienti, tra Matera e GO! 2025

L’8 dicembre il programma si chiuderà con un evento “post Incontro” al Grand Hotel Entourage: Orienti, concerto per fisarmonica e orchestra del Fadiesis Accordion Festival, che riunirà musicisti lucani e friulani in un ponte ideale tra Matera, Nova Gorica-Gorizia e Pordenone, tutte città protagoniste di differenti titoli culturali europei. Si esibiranno Gianni Fassetta alla fisarmonica, il Quintetto d’archi lucani e friulani, i musicisti dell’Orchestra Sinfonica di Matera e i Musicisti dell’Ensemble d’Archi Fadiesis.

Sessant’anni dopo: l’ICM come artigiano della storia europea

Il 60° Incontro non è solo un anniversario: è la conferma di una vocazione. Fin dal 1966, con Ungaretti ospite d’onore del primo Incontro, l’ICM ha costruito un percorso culturale capace di unire ciò che la storia aveva diviso. Un mosaico mitteleuropeo in continua evoluzione, un archivio vivente di memoria e possibilità. Come scrisse Claudio Magris, «Forse non ci sarebbe oggi questa capitale culturale senza quegli Incontri Mitteleuropei nati e fioriti negli anni Sessanta».

Nel comitato organizzatore ci sono Patrizia Artico, Vanni Feresin, Elena Guerra, Lisa Miotti, Giuliana Parotto, Romeo Pignat, Veronica Ronchi, Corrado Scropetta, Daniele Tibaldi, Andrea Vacchi, Max Zollia.

Il 2025 diventa dunque il luogo dove tutto ricomincia: dove il passato incontra il presente, e i confini – materiali, culturali, identitari – tornano a essere ciò che sempre avrebbero voluto essere. Punti di incontro. 

Foto di Daniele Tibaldi/Icm

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