LA REPLICA
Cisint ribatte all’Ad Folgiero, «racconta la sua verità, le regole devono essere condivise»
Dura anche la risposta dell’ex sindaco di Monfalcone che chiede all’Azienda di cambiare e di «considerare la città» valutando «l’illegalità emergente in certe scelte di subappalto».
Non si è fatta attendere la replica dell’onorevole Anna Maria Cisint nei confronti dell’Amministratore Delegato di Fincantieri Pierroberto Folgiero intervenuto con la sua lettera - anche attraverso la nostra testata - a difesa di quanto l’Azienda svolge in termini di responsabilità industriale e sociale «per costruire il futuro». In una breve nota video divulgata poco prima delle 10 di oggi, mercoledì 5 novembre, Cisint parla della mozione «approvata insieme» con la minoranza consiliare.
«Il Consiglio Comunale è uscito compatto nel dire che bisogna cambiare – sono le sue parole – il sistema produttivo deve cambiare». Poi l’invito a «valutare la illegalità emergente di certe scelte di subappalto». Per Cisint «la città va considerata» e Folgiero «racconta la sua verità».
L’europarlamentare ribadisce di essere disponibile al dialogo ma «senza perdere di vista gli obiettivi concreti di modifica di ciò che non funziona». Lo dice «per la città, per chi arriva e per il valore del lavoro». Non è mancato il riferimento finale alla testimonianza «drammatica» del lavoratore bengalese trasmessa in video durante la seduta del Consiglio. «Le regole devono essere condivise» così in chiusura l’ex sindaco di Monfalcone.
«Dopo la decisione unanime del Consiglio Comunale, l’appoggio delle parti sociale e la lettera dell’Ad è tempo di sedersi al tavolo e confrontare le rispettive istanze e per questo è giusto che il Comune chieda formalmente l’incontro da farsi nella sede municipale, fornendo una pluralità di date da conciliare con l’agenda dell’Ad per affrontare la lunga lista di problemi individuata dall’assemblea municipale e le questioni della legalità e della presenza islamica indotta dal modello produttivo che allarmano ogni monfalconese e dovrebbero con uguale responsabilità allarmare anche chi dirige l’azienda» è quanto emerge in una nota scritta da Cisint e divulgata poco dopo le ore 13 di oggi.
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